Pdl: Ziberna, patto generazionale per assumere giovani lavoratori
(ACON) Trieste, 24 gen - COM/AB - Una ricerca condotta da
un'agenzia specializzata fa emergere come la provincia di Gorizia
sia all'ottavo posto in Italia quanto a disoccupazione giovanile.
Nel nostro Paese, infatti, il 25% dei giovani di età inferiore ai
30 anni è disoccupato, percentuale che sale al 40% per i giovani
al di sotto dei 25 anni.
"Da diversi mesi - afferma il consigliere regionale di
centrodestra Rodolfo Ziberna - ho proposto alla Giunta di
adottare uno strumento che la Provincia di Bolzano ha adottato
alcune settimane fa, il patto generazionale, che consiste in un
accordo tra quei lavoratori ai quali mancano al massimo cinque
anni per porsi in quiescenza, i quali possono volontariamente
collocarsi in part-time, con una riduzione del lavoro dal 25%
sino al 50%, una contestuale riduzione del salario ma non dei
contributi, che consentirà loro di andare in pensione come se
avessero lavorato a tempo pieno".
"Ciò, però, a condizione che il datore di lavoro assuma un
giovane con contratto di apprendistato o a tempo indeterminato",
precisa Ziberna, aggiungendo che "non vi sarebbero oneri
aggiuntivi per la semplice ragione che un lavoratore alla soglia
della pensione ha un costo largamente superiore del neo assunto e
la forbice di differenza servirebbe per assicurare i medesimi
contributi pensionistici".
"Diversi gli obiettivi che si raggiungerebbero nel medesimo
momento - aggiunge Ziberna - tra i quali un ricambio
generazionale nel lavoro dando la possibilità di occupare
moltissimi giovani, affrancandoli dalla famiglia, dando loro la
possibilità di crearsi una vita propria, di acquisire una
professionalità e di uscire da quella precarietà che oggi nega
loro al diritto a un futuro".
"È una proposta che ho ripetutamente formulato alla Giunta
Serracchiani - ha assicurato Ziberna - trovando però il solito
muro di gomma sul quale rimbalzano le proposte. Il patto
generazionale tra chi è prossimo alla pensione e i giovani in
cerca di lavoro non sarà il toccasana di tutti i mali e non sarà
sufficiente a risolvere il problema della disoccupazione
giovanile, ma sarebbe comunque un punto di partenza realizzabile
senza oneri".