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FI: Riccardi, riforma Insiel, più costi che risparmi

16.02.2014
10:14
(ACON) Trieste, 16 feb - COM/MPB - In merito alla riforma Insiel interviene il capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, Riccardo Riccardi.

"Forse - avverte Riccardi - sarebbe il caso che gli azionisti di Insiel, convocati in prima data lunedì, facciano bene attenzione a quanto previsto dalla legge regionale in vigore dallo scorso dicembre che riforma i vertici della società. In un articolo della norma infatti, per giustificare il nuovo assetto del Cda e la conseguente defenestrazione degli attuali amministratori, si fa esplicito riferimento al "fine della razionalizzazione e del contenimento della spesa", principio che starebbe alla base dell'introduzione dell'amministratore unico o del Cda nella nuova composizione.

"Peccato però - puntualizza il consigliere - che, conti e carte alla mano, di questo risparmio non solo non ci sia traccia, ma anzi i costi sembrerebbero lievitare. Come noto, infatti, il Presidente uscente ricopriva anche l'incarico di direttore generale per un costo di 79mila Euro all'anno, ai quali vanno sommati gli emolumenti per il Cda, arrivando così a una cifra complessiva di 117mila Euro. Ora - precisa Riccardi - a seguito della nuova legge, la Giunta il 7 febbraio ha stabilito che il nuovo presidente, che sarà anche amministratore delegato, percepirà in tutto oltre 150mila Euro, ai quali si somma anche il rimborso spese. Nella fattispecie, essendo stato individuato un manager proveniente da Torino, i costi di viaggio, vitto e alloggio non saranno certo insignificanti e di sicuro superiori alle spese del presidente uscente, visto che é residente in regione. D'altronde, sotto questo aspetto ci é andata bene, visto che la Presidente Serracchiani si é dichiarata disposta ad andare a reperire i vertici delle società partecipate fino su Marte, località notoriamente più distante di Torino.

"Ora - conclude l'esponente di Forza Italia - dal momento che non pare proprio esserci quel contenimento della spesa previsto, e Insiel é si una Spa, ma a partecipazione pubblica, un eventuale controllo potrebbe essere rinviato a un giudizio contabile della Corte dei conti, considerato che i costi sono stati fissati dalla stessa Giunta regionale. Sullo sfondo, inoltre, la possibilità, ventilata alla stampa dallo stesso assessore Panontin, che la Regione possa essere condannata a pagare la rimozione anticipata senza giusta causa degli attuali amministratori. Un'ulteriore spesa aggiuntiva di soldi pubblici. Insomma questa di Insiel pare essere una riforma che, in contrasto con le annunciate intenzioni, rischia di ritorcersi contro i contribuenti del Friuli Venezia Giulia aprendo scenari di opacità che sarebbe bene evitare".