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V Comm: audizione presidente Paritetica Illy, votate linee indirizzo

25.02.2014
13:43
(ACON) Trieste, 25 feb - MPB - La V Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Vincenzo Martines (PD), presenti il presidente del Consiglio regionale Franco Iacop, l'assessore Gianni Torrenti e i capigruppo, ha votato all'unanimità le linee programmatiche di indirizzo politico per la componente regionale della Commissione paritetica Stato-Regione, che ora l'Aula, in forma di mozione, voterà nella seduta del Consiglio fissata per giovedì prossimo, 27 febbraio.

Il voto, dopo brevi approfondimenti, è venuto subito dopo l'audizione del presidente della Commissione paritetica Riccardo Illy in merito appunto alle linee di indirizzo riguardo le quali la componente regionale della Paritetica era stata ascoltata la settimana scorsa.

In apertura, Martines ha sottolineato l'importanza del lavoro della Paritetica e di un raccordo stretto con l'Esecutivo e il Consiglio regionale, anche alla luce di quanto detto dal presidente del Consiglio incaricato Matteo Renzi nel discorso al Senato, a proposito del fatto di prendere atto che è cambiato il clima nei confronti delle Regioni. Il quadro generale impone un ragionamento approfondito - ha affermato Martines ricordando l'impegno della Commissione a licenziare, contestualmente alle linee di indirizzo, anche un ordine del giorno di contenuto politico di impegno per la presidente della Regione, che mette al centro della discussione la specialità, anche considerando le indicazioni europee a favore di regionalismo e sussidiarietà. Questi i motivi per cui la Commissione ha chiesto l'audizione con l'auspicio - ha sottolienato Martines - che il lavoro avviato dalla Paritetica possa continuare con la riconferma presto dei suoi membri. Con il cambio di Governo, infatti, la Commissione è decaduta e i suoi componenti vanno riconfermati o meno.

Per Riccardo Illy è fondamentale che tutti i componenti la Paritetica abbiano un rapporto stretto con la Regione ed è indispensabile lavorare in maniera coordinata, possibilmente all'unisono. E ricordando che il primo adempimento della Commissione, prima del cambio di Governo, è stata l'approvazione di una bozza di decreto legislativo sulla fiscalità di vantaggio, Illy ha indicato le tre linee di impegno: affrontare i problemi derivati dal passato, quelli presenti e le questioni future e, fra queste, innanzitutto le ipotesi di modifica costituzionale.

Quanto al passato, l'obiettivo è rivedere, se possibile, l'accordo Tondo-Tremonti o attuarlo diversamente, limitandolo nel tempo, posto che oltre alla rinuncia di risorse finanziarie (370 milioni di euro l'anno) prevede l'acquisizione di altre competenze, aspetto sul quale una riflessione va fatta. E se questo è il principale problema ereditato, altro punto è l'applicazione parziale o non soddisfaciente di molti decreti attuativi; ad esempio in materia di viabilità e trasporti, di acquisizione di strade e rapporti con l'Anas.

Le competenze sono il capitolo più importante. La Regione, secondo Illy, deve arrivare ad acquisire tutte quelle che possono essere gestite utilmente portando benefici socioeconomci. Un allargamento deve riguardare il campo dell'educazione, per la gestione delle lingue minoritarie che, stando agli atti della Costituente, sono la ragione fondante della specialità. Ma andranno acquisite anche tutte le competenze che le altre Regioni hanno già, in cambio di una riduzione del taglio di risorse (Tondo-Tremonti) o con l'aumento dei decimi di trasferimenti. Il Friuli Venezia Giulia ben gestendo le sue competenze e mediando le cose che hanno funzionato nelle consorelle speciali e nelle Province autonome, potrebbe diventare un modello per il sistema Paese.

Due i temi per il futuro. La modifica costituzionale e il coordinamento della finanza, temi sui quali sensibilizzare anche i nostri parlamentari.

Illy infine non si è sottratto a una valutazione di natura giuridica e politica riguardo la questione delle Regioni sulle quali, in particolare le speciali, il vento soffia contrario e si denuncia il loro sovrafinanziamento, mentre nessuno ha mai speso una parola per dire cosa di buono hanno fatto. Un esempio valido, citato, è la gestione della sanità, ma Illy ha anche ricordato l'introduzione del criterio della competenza concorrente che ha generato molti problemi comportando ricorsi a non finire. La battaglia delle Regioni dovrà essere, dunque, per il riconoscimento di competenze esclusive, ma sarà anche opportuno avviare una campagna informativa preventiva che, oltre a chiarire le motivazioni che hanno determinato l'attribuzione dell'autonomia, evidenzi quanto di positivo è stato fatto, e di cose buone il Friuli Venezia Giulia ne ha molte.



Una unità di intenti sottolineata in chiusura da Martines, dopo che il presidente del Consiglio regionale Franco Iacop, rinnovando a Illy gli auguri per la riconferma dell'incarico, aveva evidenziato l'importanza di esprimere nelle diverse sedi competenza tecnica circa l'autonomia, in una logica di servizio dell'intero sistema regionalistico e del processo federalista responsabile avviato, ma che potrebbe essere interrotto da una semplificazione istituzionale con l'avvio di una nuova architettura dello Stato.

Ci sono molti luoghi comuni, ma l'assunzione di responsabilità riguarda la capacità di gestione e non i privilegi - ha detto Iacop - e questo è stato inserito nel documento della Conferenza dei presidenti dei Consigli regionali, dove si afferma il valore del regionalismo e del federalismo e che il sistema delle autonomie speciali è un esempio per le Regioni ordinarie in una riqualificazione delle competenze. Un contributo, anche questo, che sarà presentato in Aula e che andrà a rafforzare quanto si afferma nell'ordine del giorno.

(immagini tv)