V Comm: audizione presidente Paritetica Illy, votate linee indirizzo
(ACON) Trieste, 25 feb - MPB - La V Commissione del Consiglio
regionale, presieduta da Vincenzo Martines (PD), presenti il
presidente del Consiglio regionale Franco Iacop, l'assessore
Gianni Torrenti e i capigruppo, ha votato all'unanimità le linee
programmatiche di indirizzo politico per la componente regionale
della Commissione paritetica Stato-Regione, che ora l'Aula, in
forma di mozione, voterà nella seduta del Consiglio fissata per
giovedì prossimo, 27 febbraio.
Il voto, dopo brevi approfondimenti, è venuto subito dopo
l'audizione del presidente della Commissione paritetica Riccardo
Illy in merito appunto alle linee di indirizzo riguardo le quali
la componente regionale della Paritetica era stata ascoltata la
settimana scorsa.
In apertura, Martines ha sottolineato l'importanza del lavoro
della Paritetica e di un raccordo stretto con l'Esecutivo e il
Consiglio regionale, anche alla luce di quanto detto dal
presidente del Consiglio incaricato Matteo Renzi nel discorso al
Senato, a proposito del fatto di prendere atto che è cambiato il
clima nei confronti delle Regioni. Il quadro generale impone un
ragionamento approfondito - ha affermato Martines ricordando
l'impegno della Commissione a licenziare, contestualmente alle
linee di indirizzo, anche un ordine del giorno di contenuto
politico di impegno per la presidente della Regione, che mette al
centro della discussione la specialità, anche considerando le
indicazioni europee a favore di regionalismo e sussidiarietà.
Questi i motivi per cui la Commissione ha chiesto l'audizione con
l'auspicio - ha sottolienato Martines - che il lavoro avviato
dalla Paritetica possa continuare con la riconferma presto dei
suoi membri. Con il cambio di Governo, infatti, la Commissione è
decaduta e i suoi componenti vanno riconfermati o meno.
Per Riccardo Illy è fondamentale che tutti i componenti la
Paritetica abbiano un rapporto stretto con la Regione ed è
indispensabile lavorare in maniera coordinata, possibilmente
all'unisono. E ricordando che il primo adempimento della
Commissione, prima del cambio di Governo, è stata l'approvazione
di una bozza di decreto legislativo sulla fiscalità di vantaggio,
Illy ha indicato le tre linee di impegno: affrontare i problemi
derivati dal passato, quelli presenti e le questioni future e,
fra queste, innanzitutto le ipotesi di modifica costituzionale.
Quanto al passato, l'obiettivo è rivedere, se possibile,
l'accordo Tondo-Tremonti o attuarlo diversamente, limitandolo nel
tempo, posto che oltre alla rinuncia di risorse finanziarie (370
milioni di euro l'anno) prevede l'acquisizione di altre
competenze, aspetto sul quale una riflessione va fatta. E se
questo è il principale problema ereditato, altro punto è
l'applicazione parziale o non soddisfaciente di molti decreti
attuativi; ad esempio in materia di viabilità e trasporti, di
acquisizione di strade e rapporti con l'Anas.
Le competenze sono il capitolo più importante. La Regione,
secondo Illy, deve arrivare ad acquisire tutte quelle che possono
essere gestite utilmente portando benefici socioeconomci. Un
allargamento deve riguardare il campo dell'educazione, per la
gestione delle lingue minoritarie che, stando agli atti della
Costituente, sono la ragione fondante della specialità. Ma
andranno acquisite anche tutte le competenze che le altre Regioni
hanno già, in cambio di una riduzione del taglio di risorse
(Tondo-Tremonti) o con l'aumento dei decimi di trasferimenti. Il
Friuli Venezia Giulia ben gestendo le sue competenze e mediando
le cose che hanno funzionato nelle consorelle speciali e nelle
Province autonome, potrebbe diventare un modello per il sistema
Paese.
Due i temi per il futuro. La modifica costituzionale e il
coordinamento della finanza, temi sui quali sensibilizzare anche
i nostri parlamentari.
Illy infine non si è sottratto a una valutazione di natura
giuridica e politica riguardo la questione delle Regioni sulle
quali, in particolare le speciali, il vento soffia contrario e si
denuncia il loro sovrafinanziamento, mentre nessuno ha mai speso
una parola per dire cosa di buono hanno fatto. Un esempio valido,
citato, è la gestione della sanità, ma Illy ha anche ricordato
l'introduzione del criterio della competenza concorrente che ha
generato molti problemi comportando ricorsi a non finire. La
battaglia delle Regioni dovrà essere, dunque, per il
riconoscimento di competenze esclusive, ma sarà anche opportuno
avviare una campagna informativa preventiva che, oltre a chiarire
le motivazioni che hanno determinato l'attribuzione
dell'autonomia, evidenzi quanto di positivo è stato fatto, e di
cose buone il Friuli Venezia Giulia ne ha molte.
Una unità di intenti sottolineata in chiusura da Martines, dopo
che il presidente del Consiglio regionale Franco Iacop,
rinnovando a Illy gli auguri per la riconferma dell'incarico,
aveva evidenziato l'importanza di esprimere nelle diverse sedi
competenza tecnica circa l'autonomia, in una logica di servizio
dell'intero sistema regionalistico e del processo federalista
responsabile avviato, ma che potrebbe essere interrotto da una
semplificazione istituzionale con l'avvio di una nuova
architettura dello Stato.
Ci sono molti luoghi comuni, ma l'assunzione di responsabilità
riguarda la capacità di gestione e non i privilegi - ha detto
Iacop - e questo è stato inserito nel documento della Conferenza
dei presidenti dei Consigli regionali, dove si afferma il valore
del regionalismo e del federalismo e che il sistema delle
autonomie speciali è un esempio per le Regioni ordinarie in una
riqualificazione delle competenze. Un contributo, anche questo,
che sarà presentato in Aula e che andrà a rafforzare quanto si
afferma nell'ordine del giorno.
(immagini tv)