CR: documenti indirizzi in materia di attività internazionale (3)
(ACON) Trieste, 9 giu - ET - L'Aula ha accolto a maggioranza -
7 le astensioni e nessun voto contrario - il documento di
indirizzi generali in materia di cooperazione e attività
internazionale della Regione e di rapporti con l'Unione europea.
"Si tratta di un documento previsto dalla legge statutaria sulla
forma di governo, la legge regionale 17/2007, che ha attribuito
al Consiglio regionale la funzione di formulare indirizzi
sull'attività internazionale della Regione", ha spiegato nella
sua illustrazione il presidente della V Commissione consiliare
competente in materia, Vincenzo Martines (PD).
Il documento di indirizzo politico è stato elaborato considerando
i poteri che la Regione ha in materia di rapporti internazionali
e le prerogative della Regione riguardo ai rapporti con l'Unione
europea, con la quale partecipa alla formazione degli atti
normativi e alla loro attuazione ed esecuzione.
Nella predisposizione del documento, ha spiegato Martines, la V
Commissione ha tenuto conto, oltre che del programma di governo
della presidente della Regione, delle informazioni apprese per
mezzo delle audizioni, compiute con l'obiettivo di redigere un
documento di indirizzi che sia concretamente utile allo sviluppo
della collettività regionale.
Nel formulare gli indirizzi si è dato rilievo alla collocazione
geografica del Friuli Venezia Giulia, caratterizzata dalla
prossimità con gli Stati del centro - est Europa da poco
entrati nell'UE, o in procinto di entrarvi; in tale contesto la
Regione riveste un ruolo di cerniera con le realtà istituzionali,
sociali ed economiche che fanno parte dell'area centroorientale
dell'Europa.
Per questo motivo, riguardo al processo di allargamento dell'UE,
la V Commissione ritiene di interesse per la Regione favorire
l'adesione all'Unione europea dei Paesi dell'area balcanica
che ancora non ne fanno parte, in quanto un allargamento dell'UE
verso questa area intensificherà le relazioni istituzionali,
sociali ed economiche con tali Paesi e contribuirà al loro
sviluppo economico e sociale.
Di massima importanza per la Regione sono anche la cooperazione
transfrontaliera, transnazionale e interregionale; occorrerà
rafforzare la presenza della Regione nella programmazione
dell'UE, al fine di cogliere tutte le opportunità offerte dai
nuovi strumenti.
Il documento di indirizzi pone attenzione al processo di
internazionalizzazione del sistema produttivo regionale, che non
dovrà tradursi in una mera delocalizzazione delle attività
produttive, senza un reale beneficio per l'economia regionale,
nonché all'internazionalizzazione dei sistemi culturali e sociali.
Riguardo allo sviluppo delle relazioni internazionali in ambito
extraeuropeo, la Regione dovrà individuare i nuovi Paesi
emergenti, con i quali sviluppare o avviare i rapporti di
collaborazione, e i settori d'intervento, dopo aver verificato i
risultati conseguiti, per valutare se confermare e rafforzare
l'azione intrapresa.
Oltre che dei rapporti internazionali, il documento tratta anche
dei rapporti con l'Unione europea, per quanto riguarda: i Fondi
strutturali e di investimento europei (fondi SIE) della politica
di coesione - la fase ascendente - nonché la presenza della
Regione nei vari organismi che associano le autonomie regionali
europee. Si auspica un'azione congiunta di Consiglio e Giunta
nella partecipazione al processo decisionale europeo; il
Consiglio seguirà con attenzione i procedimenti normativi europei
riguardanti materie che interessano la Regione o di particolare
valenza politica, inoltre terrà un dialogo costante con gli
europarlamentari eletti nel collegio comprendente la nostra
Regione, per il ruolo sempre maggiore che il neoeletto Parlamento
europeo è destinato a svolgere nei processi decisionali. Pari
attenzione sarà data dal Consiglio ai rapporti con il Comitato
delle regioni, quale sede di consultazione e rappresentanza degli
interessi delle autonomie locali e regionali, partecipando anche
alle consultazioni avviate attraverso la rete di controllo della
sussidiarietà.
Secondo Martines, la condivisione degli indirizzi contenuti nel
documento assume un particolare significato per promuovere
l'apertura internazionale della collettività regionale e
costruire un'Europa dei cittadini.
Contestualmente, l'Aula ha accolto due integrazioni. La prima,
portata da Martines, Cristiano Shaurli, Diego Moretti, Franco
Rotelli, Silvana Cremaschi e Renata Bagatin (PD), insieme a
Giulio Lauri (SEL), tratta specificatamente di supporto alla
cooperazione internazionale in campo sanitario. L'altra,
a firma di Franco Codega, Armando Zecchinon e Moretti (PD),
aggiunge al documento l'indicazione ad accedere ai fondi UE
Horizon 2020, che si riferiscono alla scienza d'eccellenza, alla
leadership industriale e alle sfide della società.
Accolti anche due ordini del giorno. Il primo, proposto dal
MoVimento 5 Stelle, impegna la Giunta a verificare
l'aggiornamento delle informazioni sulle pagine del sito della
Regione e dei siti collegati, relative al contenuto del documento
sull'attività internazionale, affinché sia puntuale e costante.
Il secondo odg, firmato da Alessandro Colautti e Paride
Cargnelutti (NCD), Rodolfo Ziberna (FI), Valter Santarossa (AR) e
Shaurli, impegna la Giunta a tutelare e sviluppare nei confronti
del Governo il ruolo internazionale della Regione, perseguire
iniziative per ridurre il divario - anche fiscale - tra regioni
europee per evitare delocalizzazioni, potenziare il coordinamento
tra tutti i portatori d'interesse in ambito internazionale, per
migliorare l'utilizzazione dei fondi europei.
(segue)
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