AR: Revelant, grave chiudere distributore carburanti di Campiolo
(ACON) Trieste, 7 lug - COM/RCM - Dare ascolto all'appello dei
sindaci dell'area montana friulana e convocare al più presto un
tavolo tecnico, agendo contemporaneamente nei confronti di
Autostrade per l'Italia e Tamoil per scongiurare la definitiva
chiusura dell'impianto di distribuzione di carburante di Campiolo
Ovest, sull'A23. La chiusura dell'area di rifornimento, oltre al
contraccolpo occupazionale, rischia di avere pericolose
conseguenze in termini di sicurezza e rappresentare un danno sia
economico che di immagine per la nostra regione.
A intervenire è il consigliere regionale di Autonomia
Responsabile Roberto Revelant, che ha depositato una
interrogazione alla Giunta.
Occorre intervenire - scrive Revelant - per rinnovare la
concessione dell'area di servizio, che lo scorso 30 giugno ha
cessato l'attività per il mancato accordo tra Tamoil e Autostrade
per l'Italia, con l'immediata conseguenza della perdita di sei
posti di lavoro, destinati purtroppo ad aumentare dato il
prevedibile calo di presenze anche nella struttura Autogrill. In
termini di sicurezza è allarmante che per un tratto di ben 100
chilometri tra il confine di Stato e Udine Nord, caratterizzato
da molte gallerie, non sia più possibile fare rifornimento. Tutto
questo crea disservizi agli utenti e situazioni di pericolo,
basti pensare ai mezzi pesanti che rischiano di trovarsi per un
lunghissimo tratto senza carburante, assistenza stradale e pronto
intervento.
A tutto ciò - prosegue l'esponente di AR - si aggiunge sia il
danno economico per la Regione, derivante dall'azzeramento delle
entrate sulle accise del carburante, sia quello di immagine, dato
che il turista che arriva dall'Austria percepirà immediatamente
con la carenza di servizi. Un altro autogoal incredibile per il
"sistema Italia", mentre l'Austria ancora una volta senza nulla
fare ringrazia. L'assenza di rifornimento, inoltre, porterà ad un
ulteriore appesantimento del traffico lungo la strada Pontebbana.
La Giunta - conclude Revelant - dopo aver rigettato il progetto
Tarvis che puntava a un incremento degli introito per la nostra
regione, valuti le conseguenze e le ripercussione di questa
ulteriore chiusura per il territorio montano che, già penalizzato
e carente di opportunità lavorative, verrebbe ulteriormente
impoverito di servizi essenziali e di possibilità occupazionali.
Oltre al caso Tamoil, la Giunta informi il Consiglio regionale se
è vero che altri impianti in scadenza, quali l'area di servizio
Ledra e Fella Est, sono a rischio chiusura per il mancato accordo
sugli oneri di affitto tra la società Autostrade e le società
petrolifere.