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AR: Revelant, grave chiudere distributore carburanti di Campiolo

07.07.2014
16:15
(ACON) Trieste, 7 lug - COM/RCM - Dare ascolto all'appello dei sindaci dell'area montana friulana e convocare al più presto un tavolo tecnico, agendo contemporaneamente nei confronti di Autostrade per l'Italia e Tamoil per scongiurare la definitiva chiusura dell'impianto di distribuzione di carburante di Campiolo Ovest, sull'A23. La chiusura dell'area di rifornimento, oltre al contraccolpo occupazionale, rischia di avere pericolose conseguenze in termini di sicurezza e rappresentare un danno sia economico che di immagine per la nostra regione.

A intervenire è il consigliere regionale di Autonomia Responsabile Roberto Revelant, che ha depositato una interrogazione alla Giunta.

Occorre intervenire - scrive Revelant - per rinnovare la concessione dell'area di servizio, che lo scorso 30 giugno ha cessato l'attività per il mancato accordo tra Tamoil e Autostrade per l'Italia, con l'immediata conseguenza della perdita di sei posti di lavoro, destinati purtroppo ad aumentare dato il prevedibile calo di presenze anche nella struttura Autogrill. In termini di sicurezza è allarmante che per un tratto di ben 100 chilometri tra il confine di Stato e Udine Nord, caratterizzato da molte gallerie, non sia più possibile fare rifornimento. Tutto questo crea disservizi agli utenti e situazioni di pericolo, basti pensare ai mezzi pesanti che rischiano di trovarsi per un lunghissimo tratto senza carburante, assistenza stradale e pronto intervento.

A tutto ciò - prosegue l'esponente di AR - si aggiunge sia il danno economico per la Regione, derivante dall'azzeramento delle entrate sulle accise del carburante, sia quello di immagine, dato che il turista che arriva dall'Austria percepirà immediatamente con la carenza di servizi. Un altro autogoal incredibile per il "sistema Italia", mentre l'Austria ancora una volta senza nulla fare ringrazia. L'assenza di rifornimento, inoltre, porterà ad un ulteriore appesantimento del traffico lungo la strada Pontebbana.

La Giunta - conclude Revelant - dopo aver rigettato il progetto Tarvis che puntava a un incremento degli introito per la nostra regione, valuti le conseguenze e le ripercussione di questa ulteriore chiusura per il territorio montano che, già penalizzato e carente di opportunità lavorative, verrebbe ulteriormente impoverito di servizi essenziali e di possibilità occupazionali. Oltre al caso Tamoil, la Giunta informi il Consiglio regionale se è vero che altri impianti in scadenza, quali l'area di servizio Ledra e Fella Est, sono a rischio chiusura per il mancato accordo sugli oneri di affitto tra la società Autostrade e le società petrolifere.