Pd:Cremaschi, slow medicine e riforma sanitaria per centralità persona
(ACON) Trieste , 25 lug - COM/MPB -"Da un modello antico di
medicina, bisogna ritornare a una medicina che sia dialogo e
incontro tra paziente e medico in un'ottica di sintonia che
cerchi di dare risposte insieme alla malattia. Questa è la Slow
medicine, medicina sobria, rispettosa e giusta".
Si inserisce in un percorso che richiama quello della riforma
sanitaria regionale, ossia mettere al centro la persona, il
convegno "Slow Medicine" che si è svolto oggi a Udine
nell'auditorium del palazzo della Regione di via Sabbadini. Oltre
300 partecipanti, in gran parte operatori del settore, hanno
preso parte all'incontro pubblico promosso dall'associazione
"Slow Medicine" con il patrocinio del Consiglio regionale del
Friuli Venezia Giulia e di Federsanità ANCI FVG.
A sottolineare gli aspetti di correlazione tra Slow medicine e la
riforma sanitaria regionale che prevede la centralità della
persona e il rafforzamento dei servizi sul territorio, è la
consigliera regionale del Pd, Silvana Cremaschi, primario di
neuropsichiatria infantile, tra gli organizzatori, insieme al
presidente della III Commissione Salute, Franco Rotelli (Pd),
della giornata di approfondimento sanitario.
"Il termine 'sobria' - spiega Cremaschi - comprende i concetti di
etica, sostenibilità, rigore e chiede di tornare al classico
percorso della medicina: ascolto, osservazione, costruzione di
un'ipotesi diagnostica, verifica con eventuali indagini cliniche
appropriate, cura (non esclusivamente farmacologica), valutazione
dei risultati. Medicina 'rispettosa' si riferisce, invece, alla
gestione del 'potere' del medico; poter fare quello che il malato
da solo non sa e non può fare, poter facilitare la persona malata
nelle sue decisioni, poter mettere a disposizione la competenza
professionale; poter aiutare e poter curare, se non è possibile
guarire".
Infine, conclude Cremaschi, "una medicina 'giusta': E' giusta una
medicina che garantisce cure appropriate e di buona qualità per
tutti: una medicina giusta contrasta le disuguaglianze e facilita
l'accesso ai servizi socio-sanitari, supera la frammentazione
delle cure e favorisce lo scambio di informazioni e di saperi".
Durante il convegno sono intervenuti, tra gli altri, oltre a
Silvana Cremaschi, e a Franco Rotelli i consiglieri regionali
Giovanni Barillari, Stefano Pustetto, Gino Gregoris e Andrea
Ussai, per l'associazione "Slow Medicine" i fondatori, Andrea
Gardini e Sandra Vernero, i direttori generali Giogio Ros (Ass
4), Luciano Pletti (Ass 5) e Mauro Delendi dell'Ospedale di
Udine, i presidenti di Federsanità Anci Fvg, Giuseppe Napoli, e
dell'Ordine dei Medici, Maurizio Rocco.