FI:Ziberna/Novelli,presentata mozione su utilizzo animali nei circhi
(ACON)Trieste, 6 set - COM/MPB - Nei circhi italiani ci sono
2.000 animali prigionieri, sottoposti a condizioni di tortura e
sofferenze. La materia è disciplinata con legge statale ma la
Regione può rendere non agevole o vietare, ed ecco la ragione per
cui i consiglieri regionali di Forza Italia Rodolfo Ziberna e
Roberto Novelli hanno presentato una mozione in Consiglio
regionale con cui, in sitesi, promuovere regolamenti comunali
che, disciplinando la materia in oggetto, facciano divieto
all'attendamento nel territorio regionale di circhi e mostre
viaggianti con al seguito esemplari delle seguenti specie:
primati, delfini, lupi, orsi, grandi felini, foche, elefanti,
rinoceronti, ippopotami, giraffe, rapaci diurni e notturni.
"La tortura degli animali è reale - hanno sostenuto Ziberna e
Novelli - se si considerano le dimensioni medie di un circo e gli
animali ospitati (un leone o una tigre del circo vive in uno
spazio di 3 metri quadri). La realtà dell'addestramento, inoltre,
si basa prevalentemente sulla violenza, fisica e psicologica,
sulla paura del dolore fisico prodotto da bastoni, percosse, a
volte anche dai pungoli elettrici, e sulla privazione del cibo.
In gabbia gli animali soffrono, e i segnali del loro malessere
sono evidenti: in cattività sviluppano atteggiamenti
stereotipati, come dondolarsi continuamente, o girare su sé
stessi.
"Non c'è nulla di educativo in tutto questo - commentano i due
consiglieri di Forza Italia - e, oltre ad essere un'ingiustizia
nei confronti di animali innocenti, il circo è un insegnamento
pericoloso per tutti i bambini che vanno a vederlo: uno show
basato sul comando e lo sfruttamento di animali inermi insegna al
bambino a ridere di situazioni che dovrebbero invece generare un
profondo senso di ingiustizia e indignazione.
"La Dichiarazione Universale dei Diritti dell'Animale - ricordano
Ziberna e Novelli - sottoscritta il 15 ottobre 1978 presso la
sede dell'UNESCO a Parigi, avente lo scopo di fornire un codice
etico per sancire i diritti che spettano ad ogni animale,
stabilisce - tra l'altro - che ogni animale ha dei diritti e che
il disconoscimento e il disprezzo di questi diritti hanno portato
e continuano a portare l'uomo a commettere crimini contro la
natura e contro gli animali; che il riconoscimento da parte della
specie umana del diritto all'esistenza delle altre specie animali
costituisce il fondamento della coesistenza delle specie nel
mondo; che l'educazione deve insegnare sin dall'infanzia a
osservare, comprendere, rispettare e amare gli animali.
"In Italia - hanno aggiunto i consiglieri azzurri - le leggi
281/91 e 189/2004, hanno fissato principi di grande valore etico,
quali il dovere dello Stato di tutelare gli animali d'affezione,
il riconoscimento dei reati di maltrattamento e uccisione degli
animali se compiuti per crudeltà e senza necessità, punendo
chiunque maltratti gli animali, anche contravvenendo alle loro
caratteristiche etologiche e che per tale via sono state poste le
basi per il riconoscimento giuridico degli animali in quanto
esseri senzienti e non più "res".
"Il maltrattamento di animali nei circhi - sostengono Ziberna e
Novelli - si concretizzerebbe nel mancato rispetto delle Linee
Guida CITES , che vietano l'attendamento di circhi che detengono
primati, delfini, lupi, orsi, grandi felini, foche, elefanti,
rinoceronti, ippopotami, giraffe, rapaci diurni e notturni nonché
l'esposizione di rettili.
"La legge - notano i consiglieri regionali - attribuisce al
Sindaco la responsabilità del controllo e della vigilanza sul
benessere e la tutela di tutti gli animali presenti nel
territorio comunale, siano essi d'affezione, da reddito, da
cortile, selvatici o esotici, e che tale obbligo deve quindi
considerarsi naturalmente esteso anche alle strutture che
detengono gli animali, imponendo l'attenzione sui loro aspetti
gestionali, strutturali, amministrativi, igienici, sanitari,
urbanistici e ambientali.
"Ecco la ragione per cui abbiamo depositato una mozione in
Consiglio regionale con cui si chiede alla Giunta regionale di
attivarsi, in collaborazione con l'ANCI Fvg, affinché tutte le
competenti istituzioni comunali presenti sul territorio regionale
provvedano a dotarsi di appositi regolamenti che disciplinando la
materia in oggetto, facciano divieto all'attendamento nel
territorio regionale di circhi e mostre viaggianti con al seguito
esemplari delle specie citate".