Citt: concordi con schema disegno di legge riordino Autonomie locali
(ACON) Trieste, 23 set - COM/ET - L'approvazione da parte della
Giunta regionale dello schema di disegno di legge sul riordino
del sistema Regione-Autonomie locali nel Friuli Venezia Giulia è
accolta con soddisfazione dal Gruppo consiliare dei Cittadini.
"Non sfugge a nessuno l'importanza strategica di questa riforma
che - affermano i consiglieri del Gruppo - mira a definire un
nuovo assetto, più moderno e funzionale, dell'intero sistema
delle Autonomie locali.
"I Comuni sono e rimarranno l'ente più vicino ai cittadini: hanno
il compito non facile di programmare un equilibrato sviluppo del
loro territorio oltre a dover organizzare e gestire una pluralità
di servizi a favore della comunità. Un ruolo così delicato, però,
non può più essere svolto con efficacia su ambiti comunali troppo
piccoli e quindi - continuano i consiglieri - la norma propone la
costituzione di "Unioni di Comuni" in grado di superare le
difficoltà organizzando, su scala più ampia e adeguata, le
politiche programmatorie e l'organizzazione dei servizi
essenziali. Tra i temi maggiormente dibattuti ve ne sono alcuni
che meritano una riflessione, come l'individuazione e la
dimensione delle future Unioni.
"Il Piano di riordino territoriale verrà presentato dalla Giunta
regionale appena approvata la legge. Questo sarà vincolato a una
serie di precisi e condivisibili criteri che condurranno a un
risultato che non dovrebbe discostarsi sostanzialmente, come da
sempre auspicato dal gruppo dei Cittadini, dai perimetri degli
ambiti socio-sanitari su cui già si esercita da molto tempo una
proficua collaborazione tra Comuni. Ciò non toglie che esistano
situazioni particolari, per esempio quelle che riguardano i
Comuni di frangia, che meritano una valutazione più approfondita
anche ascoltando le determinazioni dei territori.
"Per queste ragioni - proseguono i Cittadini - la norma descrive
la cornice entro la quale la Giunta dovrà operare, in prima
battuta con l'individuazione di una proposta di perimetrazione e
successivamente con la definizione ultima delle Unioni una volta
considerate le eventuali richieste argomentate di modifica
provenienti da singoli Comuni che riterranno opportuno far parte
di un diverso ambito territoriale".
Altro fattore da dibattere, secondo il gruppo consiliare, la
governance dei nuovi organismi sovraccomunali.
"L'assemblea dell'Unione sarà formata dai soli sindaci (con voto
ponderale mediato) ma gli argomenti di maggiore rilevanza
dovranno ottenere, preventivamente e in un tempo però ben
definito, il parere dei singoli Consigli comunali.
"In conclusione - sottolineano i consiglieri - la nostra è una
forte condivisione dello schema di disegno di legge che, prima
dell'approdo in V Commissione consiliare, inizierà ora un utile
percorso al Consiglio delle Autonomie locali, consentendo
certamente i necessari approfondimenti. L'obiettivo di portare a
compimento la riforma della Sanità e delle Autonomie locali entro
il 2014 è da oggi più vicino".