Pd: Shaurli, legge stabilità, proceda il dialogo Governo-Regione
(ACON) Trieste, 18 ott - COM/AB - "I consiglieri regionali e i
parlamentari di FI che ora attaccano strumentalmente fingono di
non sapere che le loro proposte sono da sempre centraliste.
Coerenza vorrebbe che ricordassero che l'ex ministro Gelmini
propone addirittura accorpamenti in macroregioni, seguita a ruota
da Maroni e dalla Lega Nord, alla faccia della nostra specialità".
Entrando nel dibattito sulla legge di stabilità, oltre
all'attacco al centrodestra, il capogruppo Pd in Consiglio
regionale Cristiano Shaurli richiama la necessità di evitare
rischi di neocentralismi, ma al contempo sottolinea come "il
distinguo sta proprio nel fatto che, lontani da avere posizioni
subordinate nei rapporti con il Governo, vanno considerati anche
gli strumenti per superare la crisi contenuti dalla legge di
stabilità: dal taglio dell'Irap, al rilancio delle opere
pubbliche con beneficio per l'edilizia e famiglie. Alcune
criticità saranno affrontate nel dialogo fra Regioni con il
Governo cui si sta lavorando in queste ore".
Sulle reazioni del centrodestra, dalla Lega a FI e NCD, Shaurli
rincara sostenendo che "le preoccupazioni, sincere o di parte,
erano facilmente prevedibili come lo strumentale e ormai noioso
riferimento al ruolo nazionale di partito della presidente. Un
ruolo che auspico venga ricordato anche quando si portano a casa
risultati concreti".
"Da tempo invece - afferma Shaurli - è indubbio che in maniera
trasversale, non certo con questa legge di stabilità, stiamo
assistendo a un rischio neocentralista che individua solo nelle
autonomie sprechi e inefficienze, affievolendo i concetti di
sussidiarietà, federalismo e soprattutto dimenticandosi che il
sistema delle Regioni, che certo in passato non aveva brillato,
sta facendo la sua parte in termini di economie di spesa mentre
ancora molto può fare la burocrazia centrale".
Il capogruppo Pd, ricordando che "le Regioni non sono tutte
uguali", precisa che "passi importanti vanno compiuti nel campo
delle riforme da parte di tutti e il Friuli Venezia Giulia sta
facendo la sua parte con responsabilità. Le sfide - continua -
per noi sono ancora il superamento del patto Tondo/Tremonti, la
strategicità nazionale degli investimenti infrastrutturali e ora
il riconoscimento compensativo di un taglio Irap che per le
Regioni a Statuto speciale impatta direttamente sul bilancio, ma
che per una Regione industriale come la nostra può avere
importanti effetti di crescita come l'ulteriore apertura di spazi
finanziari ai nostri Comuni".
Infine, Shaurli commenta il riconoscimento delle agenzie di
rating come "un segnale importante per la nostra convinzione di
essere attori reali nel cambiamento del Paese, sapendo ciò che
abbiamo fatto e sapendo che siamo fondamentali per le politiche
territoriali e per evitare derive disgregatrici dell'unità
nazionale. Nel complesso, le Regioni molto hanno ancora da fare,
a partire da costi standard e omogeneità di riforme - conclude -
ma il reciproco riconoscimento e impegno è fondamentale tanto per
noi che per il Governo centrale".