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IV Comm: illustrate proposte di modifica a LR caccia n. 6/2008

21.10.2014
16:42
(ACON) Trieste, 21 ott - RCM - La consigliera Mara Piccin ha illustrato alla IV Commissione consiliare regionale, presieduta da Vittorino Boem (Pd), due sue proposte di legge atte a modificare la legge regionale n. 6 del 2008 sull'attività venatoria. Medesima finalità anche di un emendamento già presentato all'Aula dall'assessore Paolo Panontin in occasione delle variazioni di bilancio, poi ritirato affinché fosse trattato prima dalla IV Commissione.

Con un articolo, la Piccin intende innanzitutto risolvere la questione della sanzionabilità delle irregolarità commesse nella compilazione del tesserino venatorio, in particolare i casi di erronee o mancate annotazione rilevate dopo che il medesimo è scaduto e il cacciatore non ne è più in possesso. Tale documento, infatti, deve essere restituito al termine della stagione di caccia alla Provincia o alla Riserva quali incaricate del ritiro e della conservazione. Alcuni esponenti della Vigilanza regionale hanno effettuato delle verifiche sui tesserini degli anni 2009-2014 contestando ogni irregolarità dei tesserini, anche ormai scaduti e non più in possesso del titolare. Tali controlli - ha sottolineato la Piccin - non sono coerenti con le garanzie di contestazione immediata, o comunque entro novanta giorni, dell'asserita violazione, previste per legge.

Ecco che si afferma, quale interpretazione autentica della normativa regionale, che le verifiche sui tesserini venatori possono essere effettuate solo ai documenti ancora in corso di validità, ovvero che il tesserino scaduto non può essere oggetto di controlli, né determinare contestazioni amministrative o disciplinari essendo la sua validità presupposto indispensabile.

Con la seconda proposta, la Piccin suggerisce l'istituzione di un ente regionale di carattere tecnico scientifico, denominato "Istituto regionale per la fauna selvatica", avente il compito di realizzare studi sulla fauna selvatica e sull'ambiente, nonché di adottare ogni iniziativa atta a promuovere la gestione sostenibile del patrimonio faunistico e dei relativi habitat.

Il monitoraggio dello stato di conservazione della fauna - ha sostenuto la Piccin a testimonianza della sua proposta - lo studio delle migrazioni e il rilevamento dei dati biometrici, la consistenza delle singole specie selvatiche nell'ambito del territorio regionale in rapporto allo stato dell'ambiente costituiscono attività oramai imprescindibili per la realizzazione di una corretta valutazione degli interventi in materia di fauna selvatica omeoterma. Il Consiglio regionale aveva già provveduto, con la LR 30/1999 sulla gestione venatoria, a dar vita all'Istituto faunistico regionale, cancellato però dalla LR 6/2008 sempre sulla programmazione faunistica.

Oggi la Piccin ritiene si debbano rielaborare le esperienze che hanno caratterizzato gli istituti regionali per la fauna selvatica delle altre regioni e provincie autonome, privilegiando il carattere scientifico e tecnico dell'ente in modo che possa essere di supporto all'Istituto nazionale per la fauna selvatica (ISPRA) di Bologna.

Infine, è stata illustrata la modifica chiesta dalla Giunta alla LR 6/2008 ove tratta del Piano venatorio distrettuale (Pvd), affermando il controllo dei risultati di gestione del Piano stesso da parte della struttura regionale competente.

La Commissione ha stabilito di dare priorità alla proposta della Piccin per i cartellini di caccia e alla richiesta dell'Esecutivo; in tal senso saranno organizzate delle audizioni già per i primi di novembre con i soggetti competenti e quanto deciso arrivi in Aula quel mese. Per quanto attiene, invece, la previsione di un Istituto per la fauna selvatica, la cosa potrebbe rientrare nel riordino più generale della legge 6/2008 già preannunciato dall'assessore Panontin e per il quale i consiglieri di centrodestra hanno, però, chiesto garanzie affinchè sia discusso anche questo prima che i lavori si concentrino sulla Finanziaria.

(immagini tv)