IV Comm: illustrate proposte di modifica a LR caccia n. 6/2008
(ACON) Trieste, 21 ott - RCM - La consigliera Mara Piccin ha
illustrato alla IV Commissione consiliare regionale, presieduta
da Vittorino Boem (Pd), due sue proposte di legge atte a
modificare la legge regionale n. 6 del 2008 sull'attività
venatoria. Medesima finalità anche di un emendamento già
presentato all'Aula dall'assessore Paolo Panontin in occasione
delle variazioni di bilancio, poi ritirato affinché fosse
trattato prima dalla IV Commissione.
Con un articolo, la Piccin intende innanzitutto risolvere la
questione della sanzionabilità delle irregolarità commesse nella
compilazione del tesserino venatorio, in particolare i casi di
erronee o mancate annotazione rilevate dopo che il medesimo è
scaduto e il cacciatore non ne è più in possesso. Tale documento,
infatti, deve essere restituito al termine della stagione di
caccia alla Provincia o alla Riserva quali incaricate del ritiro
e della conservazione. Alcuni esponenti della Vigilanza regionale
hanno effettuato delle verifiche sui tesserini degli anni
2009-2014 contestando ogni irregolarità dei tesserini, anche
ormai scaduti e non più in possesso del titolare. Tali controlli
- ha sottolineato la Piccin - non sono coerenti con le garanzie
di contestazione immediata, o comunque entro novanta giorni,
dell'asserita violazione, previste per legge.
Ecco che si afferma, quale interpretazione autentica della
normativa regionale, che le verifiche sui tesserini venatori
possono essere effettuate solo ai documenti ancora in corso di
validità, ovvero che il tesserino scaduto non può essere oggetto
di controlli, né determinare contestazioni amministrative o
disciplinari essendo la sua validità presupposto indispensabile.
Con la seconda proposta, la Piccin suggerisce l'istituzione di un
ente regionale di carattere tecnico scientifico, denominato
"Istituto regionale per la fauna selvatica", avente il compito di
realizzare studi sulla fauna selvatica e sull'ambiente, nonché di
adottare ogni iniziativa atta a promuovere la gestione
sostenibile del patrimonio faunistico e dei relativi habitat.
Il monitoraggio dello stato di conservazione della fauna - ha
sostenuto la Piccin a testimonianza della sua proposta - lo
studio delle migrazioni e il rilevamento dei dati biometrici, la
consistenza delle singole specie selvatiche nell'ambito del
territorio regionale in rapporto allo stato dell'ambiente
costituiscono attività oramai imprescindibili per la
realizzazione di una corretta valutazione degli interventi in
materia di fauna selvatica omeoterma. Il Consiglio regionale
aveva già provveduto, con la LR 30/1999 sulla gestione venatoria,
a dar vita all'Istituto faunistico regionale, cancellato però
dalla LR 6/2008 sempre sulla programmazione faunistica.
Oggi la Piccin ritiene si debbano rielaborare le esperienze che
hanno caratterizzato gli istituti regionali per la fauna
selvatica delle altre regioni e provincie autonome, privilegiando
il carattere scientifico e tecnico dell'ente in modo che possa
essere di supporto all'Istituto nazionale per la fauna selvatica
(ISPRA) di Bologna.
Infine, è stata illustrata la modifica chiesta dalla Giunta alla
LR 6/2008 ove tratta del Piano venatorio distrettuale (Pvd),
affermando il controllo dei risultati di gestione del Piano
stesso da parte della struttura regionale competente.
La Commissione ha stabilito di dare priorità alla proposta della
Piccin per i cartellini di caccia e alla richiesta
dell'Esecutivo; in tal senso saranno organizzate delle audizioni
già per i primi di novembre con i soggetti competenti e quanto
deciso arrivi in Aula quel mese. Per quanto attiene, invece, la
previsione di un Istituto per la fauna selvatica, la cosa
potrebbe rientrare nel riordino più generale della legge 6/2008
già preannunciato dall'assessore Panontin e per il quale i
consiglieri di centrodestra hanno, però, chiesto garanzie
affinchè sia discusso anche questo prima che i lavori si
concentrino sulla Finanziaria.
(immagini tv)