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Citt: Paviotti, in Aula voteremo no a pdl modifica Crpo

10.03.2015
15:34
(ACON) Trieste, 10 mar - COM/RCM - La modifica della legge istitutiva la Commissione regionale pari opportunità uomo/donna (Crpo) approvata in V Commissione consiliare con il solo voto favorevole del MoVimento 5 Stelle (le altre forze politiche presenti al momento del voto si sono astenute) sta raccogliendo diverse perplessità, tra cui quella del gruppo dei Cittadini.

In vista della discussione in Aula prevista per mercoledì 18 marzo, il capogruppo dei civici, Pietro Paviotti, ha sottolineato i dubbi emersi nel corso della discussione e delle audizioni, dubbi - scrive in una nota lo stesso Paviotti - che riguardano l'opportunità di inserire nella Commissione pari opportunità una componente maschile e quella delle associazioni che rappresentano categorie discriminate.

Alla collega Frattolin del M5S ho chiesto invano di ritirare la proposta di modifica della legge - spiega Paviotti - perché a fine discussione era evidente che il tema andava approfondito. Pur essendo convinti che ogni forma di discriminazione, compresa quella riferita ai diversi orientamenti sessuali, vada contrastata sempre e instancabilmente, non ci sembra che il modo migliore sia quello di annacquare una Commissione che come obiettivo principale deve mantenere il raggiungimento della garanzia, della tutela e della valorizzazione del ruolo femminile nella società, rafforzando appunto la parità di genere tra uomo e donna.

C'è bisogno di approfondire - conclude Paviotti - è c'è bisogno di farlo coinvolgendo la stessa Crpo, che attualmente lavora con impegno e serietà. Una proposta condivisa avrebbe avuto il merito di cercare la soluzione e non i riflettori, di trovare il modo migliore per coinvolgere l'intera società regionale nella lotta a tutte le discriminazioni, tema serio e complesso che non ha bisogno di essere strumentalizzato. Il voto contrario annunciato in Commissione dal movimento dei Cittadini sarà manifestato in Aula, non prima di aver sottolineato che la nostra contrarietà non è sul merito, ma sul metodo usato per affrontare il tema in discussione.