FI: Ziberna, riforma sanitaria contestata da medici e paramedici
(ACON) Trieste, 23 mar - COM/AB - "Devo riconoscere al collega
consigliere regionale monfalconese Diego Moretti grande coraggio
nel difendere sulla stampa la riforma sanitaria voluta da questa
Giunta regionale che, a parere di chi di sanità ne capisce assai
più della presidente Debora Serracchiani, ovvero i medici e
paramedici, non assicura contenimento dei costi e non migliora la
qualità dei servizi. Insomma è stata fatta per la smania della
presidente di apporsi sul bavero della giacca una medaglietta,
sulla pelle però dei nostri cittadini".
A sostenerlo è il vicecapogruppo di Forza Italia in Consiglio
regionale Rodolfo ziberna, che aggiunge.
"Testimonianza ne è anche la polemica in corso tra il Pd e i
medici di Trieste, o la reazione della Giunta a seguito della
contrarietà espressa da medici e infermieri: nella circostanza la
Giunta Serracchiani affermò di prenderne atto ma di tirare
avanti, che sarebbe come dire di prendere atto che chi ne capisce
qualcosa è contrario, ma che a loro non interessa nulla".
"Non vorrei che la presa di posizione del consigliere del Pd
Moretti contro la Casa del parto, che la Giunta regionale aveva
assicurato di voler sostenere, intenda anticipare una nuova
parola rimangiata da parte del duo Serracchiani-Telesca.
Ricordate le loro solenni promesse di ritornare a Gorizia ogni
mese per illustrare l'applicazione della riforma che non avrebbe
tolto nulla e che, anzi, avrebbe aggiunto qualcosa alla sanità di
Gorizia? Come volevasi dimostrare, niente di tutto ciò. Chi ha
più visto la presidente, se non in televisione? Dove sono gli
infermieri che la Giunta aveva assicurato di voler trasferire
dall'ospedale al territorio? L'organico del personale medico e
paramedico non è mai stato così scarno e la Giunta Serracchiani
dovrebbe assumere consapevolezza che le prestazioni sanitarie non
si erogano nei salotti televisivi, ma perlomeno ripristinando le
dotazioni di personale".
"Questa Giunta regionale, se volesse cominciare a interessarsi di
sanità senza fare altri disastri, dovrebbe tempestivamente
disporre la proroga dei contratti a tempo determinato dei 36
infermieri e Oss, in scadenza a fine marzo, tra cui anche un
infermiere che opera presso il Pronto soccorso, che dovrebbe
essere invece potenziato e non sguarnito".
"Riteniamo che i contratti debbano essere prorogati sino
all'assunzione di nuovo personale a tempo indeterminato per
coprire i turni e i servizi da garantire ai cittadini. Tra i
contratti che sono scaduti o che stanno per scadere anche alcuni
riferiti all'ambulatorio di neuropsicomotricità di Gorizia e di
Monfalcone, che esegue 1.800 trattamenti tra Gorizia e Monfalcone
su bambini nella fascia d'età tra 1/8 anni, e all'ambito della
pediatria, ginecologia e ostetricia di Gorizia".
"Sembra quasi - conclude Ziberna - che Moretti sia stato mandato
avanti, a guisa di testa d'ariete, per giustificare un ulteriore
venire meno alla parola data dalla Giunta di sinistra sulla
sanità goriziana, perché la loro faccia evidentemente la
presidente Serracchiani e l'assessore Telesca non intendono
metterla".