Citt: fondi europei tema dell'incontro pubblico a Cervignano
(ACON) Trieste, 26 mar - COM/AB - I fondi europei
potenzialmente a disposizione di enti locali, imprese e scuole
friulane è stato il tema dell'incontro pubblico organizzato dal
gruppo consiliare regionale dei Cittadini. Un invito che hanno
raccolto in molti, sindaci, insegnanti e imprenditori, riempiendo
l'auditorium della Casa della Musica di Cervignano, dove il
movimento civico regionale ha coinvolto come relatori alcuni
esperti del settore.
"La Regione Friuli Venezia Giulia - ha esordito il consigliere
regionale Pietro Paviotti, promotore dell'evento - ha stipulato
recentemente una convenzione con Informest affinché, grazie alla
sua competenza nel campo della programmazione comunitaria, svolga
un'attività di informazione, consulenza e assistenza a favore
degli attori territoriali. Nel mio ruolo di consigliere regionale
sono più che mai convinto che dobbiamo imparare a stare in Europa
ed è per questo che ho ritenuto di promuovere un'iniziativa che
possa risultare utile a conoscere meglio una materia complessa e
importante come quella dei fondi europei, opportunità che merita
di essere conosciuta e colta, soprattutto in una regione di
confine come la nostra".
Obiettivo che ha sottolineato nel suo intervento anche Enrico
Bertossi, presidente di Informest che, nell'introdurre la
relazione di Sandra Sodini, dirigente dell'agenzia regionale, ha
subito chiarito un aspetto fondamentale: "I fondi europei non
sono la soluzione a tanti problemi finanziari con cui oggi enti
locali, scuole e imprese debbono purtroppo fare i conti, ma
possono diventare importanti risorse aggiuntive se si sanno
cogliere e seguire le linee guida ci vengono ben indicate
dall'Europa. Dobbiamo lavorare su progetti allineati agli
indirizzi europei e dobbiamo farlo insieme. Mai come in questo
caso l'unione può fare davvero la forza. Informest non può
sostituirsi ai Comuni o alle scuole, ma può essere, a costo zero,
l'interlocutore ideale per capire quali sono le strade da
percorrere per attingere ai finanziamenti europei".
Linee guida che Sodini ha ben illustrato. "L'Europa - ha esordito
la dirigente - non finanzia progetti, ma le proprie politiche
attraverso i progetti. I progetti sono strumenti per finanziare e
realizzare la politica europea e si devono basare su cinque
regole auree: essere pertinenti (l'obiettivo risponde alle
politiche comunitarie non semplicemente alle nostre esigenze);
essere funzionali (aggregare un territorio su un obiettivo
comune); valorizzare le eccellenze (partenariato e risorse
umane); ottimizzare la nostra organizzazione/territorio (salto di
sviluppo grazie ai fondi europei); essere sostenibili (collegati
allo sviluppo strategico). L'idea progettuale deve essere
concreta, efficace e con ricadute e vantaggi misurabili e
sostenibili per lo sviluppo nostro e di chi ci sta vicino".
Regole semplici, che hanno stimolato gli interventi e le domande
di un pubblico attento e partecipe. Le conclusioni dell'incontro
sono state affidate a Francesco Peroni, assessore regionale alle
finanze e alla programmazione comunitaria. "C'è un problema di
consapevolezza di risorse europee disponibili - ha sottolineato
Peroni - che devono essere reclamante con progetti seri da
soggetti organizzati, a cominciare dalla Regione. Va bene dare la
caccia a finanziamenti, ma senza dimenticare che facciamo parte
di un disegno strategico europeo, siamo cittadini di un insieme
più grande e con questo spirito dobbiamo operare e amministrare".