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FdI/AN: Ciriani, tutelate lavoratori stagionali da nuova NASPI

21.04.2015
15:16
(ACON) Trieste, 21 apr - COM/AB - La Regione deve intervenire per tutelare i tantissimi lavoratori stagionali che dal 1 maggio si vedranno puniti dall'introduzione delle nuove misure previste dalla NASPI (Nuova assicurazione sociale per l'impiego) vedendosi togliere parte del sussidio della disoccupazione nei periodi che non lavorano".

A chiedere l'intervento dell'Esecutivo regionale è il consigliere regionale di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale, Luca Ciriani, che ha formulato un'interrogazione alla Giunta.

"Con la NASPI - spiega Ciriani - nel calcolo della durata del sussidio non si terrà conto dei periodi di lavoro precedenti, per i quali il dipendente ha già beneficiato dell'assegno di disoccupazione. Si tratta di una disposizione che rischia di penalizzare chi ha avuto impieghi discontinui e stagionali. Facendo un esempio: se nell'ultimo quadriennio un lavoratore ha ottenuto un contratto di assunzione di 7-8 mesi ogni anno (come gli stagionali), quando verrà licenziato avrà in teoria diritto a un sussidio di soli 3-4 mesi. Nel calcolare la durata dell'indennità, infatti, non si terrà conto dei precedenti periodi di lavoro per i quali sono già stati pagati degli assegni di disoccupazione. Si tratta di un meccanismo penalizzante rispetto a quello attualmente in vigore per l'Aspi ordinaria, che viene riconosciuta per almeno 10 mesi a chiunque abbia versato almeno un anno di contributi contro la disoccupazione nell'ultimo biennio, anche se con contratti precari, discontinui e stagionali".

"Tutto ciò comporterà che moltissimi lavoratori stagionali che operano prevalentemente a Grado e Lignano si vedranno togliere parte del sussidio di disoccupazione nei periodi che non lavorano. È opportuno - conclude Ciriani - sapere se la Giunta, attraverso l'assessorato al lavoro, intenda intervenire nei confronti del Governo per difendere centinaia di lavoratori in FVG che a causa dell'entrata in vigore della NASPI si vedranno ulteriormente puniti, oltre a dover accontentarsi di una attività stagionale che dura solo sei mesi e nella quale sono disponibili a lavorare nei weekend e nelle festività".