CR: vicepresidente Cargnelutti commemora artista Arrigo Poz (1)
(ACON) Trieste, 11 mag - AB - In apertura di seduta del
Consiglio regionale, il vicepresidente Paride Cargnelutti ha
ricordato l'artista Arrigo Poz, scomparso a fine marzo all'età di
85 anni a Risano.
Nato a Castello di Porpetto il 2 luglio 1929 - ha sottolineato
Cargnelutti - si è sempre sentito figlio della terra friulana e
nelle sue opere ha saputo coniugare da un lato valori universali,
sia civili che religiosi, dall'altro il forte senso di
appartenenza che lo ha unito in modo indissolubile alle sue
radici.
Artista maturato in piena libertà e indipendenza, non si è mai
piegato a esigenze commerciali o alla ricerca di un facile
successo, preferendo intraprendere la strada, più difficile e
impervia, della coerenza nei confronti dei propri valori. Valori
non dettati da astratte ideologie, bensì da una concreta
esperienza di vita che gli ha fatto riconoscere i fondamenti
dell'esistenza nella fede cristiana, nella famiglia, nell'amore
per la natura.
Nelle sue opere - ha aggiunto Cargnelutti - ha saputo trasporre,
con grande sensibilità e lirismo, la vera identità del mondo
friulano e, in particolare, le virtù della pazienza, del
coraggio, della solidarietà, dello spirito di sacrificio, degli
affetti umani vissuti con discrezione e senso di responsabilità.
In tutto ciò i friulani si sono riconosciuti, come testimonia la
notevole affluenza di pubblico alle due grandi mostre antologiche
che la città di Udine gli ha dedicato nel 1998 e nel 2010.
Dopo aver richiamato gli esordi della sua carriera nel 1946
caratterizzati da un clima neorealista, Cargnelutti ha
evidenziato come Poz abbia tratto ispirazione dal mondo a lui
circostante, che ha sempre osservato e rappresentato come
depositario di cultura e di valori: la campagna friulana, gli
interni dalle case contadine, la vita quotidiana delle persone
semplici - operai, artigiani, contadini, con un'attenzione
particolare alle donne e al loro lavoro silenzioso. La sua
creatività si è espressa inizialmente nella pittura, ma già dalla
fine degli anni Sessanta si è dedicato ad altre tecniche,
diventando ben presto un artista poliedrico, capace di comunicare
in modo chiaro e diretto il sentire comune della gente, che lo ha
ricambiato sentendosi rappresentata e ancor più coinvolta nella
sua potenza espressiva.
Il suo messaggio è testimoniato dai numerosi dipinti, mosaici e
vetrate che abbelliscono chiese ed edifici pubblici, spesso opere
d'arte polimateriche di notevoli dimensioni e di grande
complessità esecutiva, come il mosaico che decora l'ingresso
della sede del Consiglio regionale a Trieste.
Arrigo Poz ci ha lasciato una notevole produzione artistica - ha
concluso Cargnelutti - che affonda le radici nella sua sincera
onestà di uomo e di cittadino, nel suo profondo senso di libertà
e solidarietà, e nell'intimo richiamo all'identità delle sue
radici culturali. Sono i valori che ha professato, con coerenza,
per tutta la vita.
(segue)