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CR: vicepresidente Cargnelutti commemora artista Arrigo Poz (1)

11.05.2015
14:43
(ACON) Trieste, 11 mag - AB - In apertura di seduta del Consiglio regionale, il vicepresidente Paride Cargnelutti ha ricordato l'artista Arrigo Poz, scomparso a fine marzo all'età di 85 anni a Risano. Nato a Castello di Porpetto il 2 luglio 1929 - ha sottolineato Cargnelutti - si è sempre sentito figlio della terra friulana e nelle sue opere ha saputo coniugare da un lato valori universali, sia civili che religiosi, dall'altro il forte senso di appartenenza che lo ha unito in modo indissolubile alle sue radici. Artista maturato in piena libertà e indipendenza, non si è mai piegato a esigenze commerciali o alla ricerca di un facile successo, preferendo intraprendere la strada, più difficile e impervia, della coerenza nei confronti dei propri valori. Valori non dettati da astratte ideologie, bensì da una concreta esperienza di vita che gli ha fatto riconoscere i fondamenti dell'esistenza nella fede cristiana, nella famiglia, nell'amore per la natura.

Nelle sue opere - ha aggiunto Cargnelutti - ha saputo trasporre, con grande sensibilità e lirismo, la vera identità del mondo friulano e, in particolare, le virtù della pazienza, del coraggio, della solidarietà, dello spirito di sacrificio, degli affetti umani vissuti con discrezione e senso di responsabilità. In tutto ciò i friulani si sono riconosciuti, come testimonia la notevole affluenza di pubblico alle due grandi mostre antologiche che la città di Udine gli ha dedicato nel 1998 e nel 2010. Dopo aver richiamato gli esordi della sua carriera nel 1946 caratterizzati da un clima neorealista, Cargnelutti ha evidenziato come Poz abbia tratto ispirazione dal mondo a lui circostante, che ha sempre osservato e rappresentato come depositario di cultura e di valori: la campagna friulana, gli interni dalle case contadine, la vita quotidiana delle persone semplici - operai, artigiani, contadini, con un'attenzione particolare alle donne e al loro lavoro silenzioso. La sua creatività si è espressa inizialmente nella pittura, ma già dalla fine degli anni Sessanta si è dedicato ad altre tecniche, diventando ben presto un artista poliedrico, capace di comunicare in modo chiaro e diretto il sentire comune della gente, che lo ha ricambiato sentendosi rappresentata e ancor più coinvolta nella sua potenza espressiva.

Il suo messaggio è testimoniato dai numerosi dipinti, mosaici e vetrate che abbelliscono chiese ed edifici pubblici, spesso opere d'arte polimateriche di notevoli dimensioni e di grande complessità esecutiva, come il mosaico che decora l'ingresso della sede del Consiglio regionale a Trieste.

Arrigo Poz ci ha lasciato una notevole produzione artistica - ha concluso Cargnelutti - che affonda le radici nella sua sincera onestà di uomo e di cittadino, nel suo profondo senso di libertà e solidarietà, e nell'intimo richiamo all'identità delle sue radici culturali. Sono i valori che ha professato, con coerenza, per tutta la vita.

(segue)