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CR: Agenzia lavoro, relatore maggioranza Gratton (1)

19.05.2015
12:07
(ACON) Trieste, 19 mag - MPB - Alessio Gratton (SEL) è il relatore di maggioranza del disegno di legge n.91 (35 articoli in tutto) riguardante l'istituzione dell'area Agenzia regionale per il lavoro e modifiche della legge regionale 18/2005 contenente norme regionali per l'occupazione, la tutela e la qualità del lavoro.

Un provvedimento - ha spiegato all'Aula - che, oltre a rappresentare un primo banco di prova della legge 26/2014 (riforma Enti locali), ha la finalità di riformare l'organizzazione dei servizi per l'impiego della Regione e disciplinare il trasferimento delle funzioni provinciali in materia di lavoro, realizzando una nuova organizzazione delle competenze anche attraverso l'istituzione dell'Agenzia regionale del lavoro.

Nell'insieme, rappresenta un primo passo per una riforma strutturale creando le condizioni necessarie per attuare e potenziare le politiche attive del lavoro e quelle funzionali a rendere più efficace il sistema dei servizi per l'impiego della Regione, fermo restando che a questo primo passo dovranno seguire atti amministrativi e regolamentari.

È l'occasione - ha aggiunto Gratton - per scardinare vecchie rigidità facendo tesoro delle buone esperienze sviluppate in altri Paesi, per avviare un cambiamento culturale nei rapporti tra tutti i soggetti coinvolti, lavoratori, imprese, operatori, istituzioni pubbliche, mondo della scuola ed enti di formazione; per liberare risorse e creare opportunità di investimenti lungimiranti per un'occupazione di qualità e contesti più accoglienti per lavoratori e imprese sane.

I CPI - Centri per l'impiego devono diventare parte attiva nella costruzione di un mercato del lavoro adeguato ai contesti socio economici e territoriali, una piattaforma attraverso la quale mettere in rete tutti i soggetti interessati.

E se il contesto economico non permette di accedere a tutte le risorse di cui ci sarebbe bisogno per migliorare i servizi per l'impiego in termini qualitativi (competenze e strumenti) e quantitativi (personale dedicato), il provvedimento è un buon punto di partenza, garantendo la stabilizzazione, in un percorso triennale, dei lavoratori dei CPI, che permetterà di rafforzare l'operatività dell'Agenzia sul territorio e di salvaguardare il patrimonio di competenze e professionalità acquisito dal personale in questi anni.

Non scelte rivoluzionare, ma certamente innovative, spostando l'attenzione - ha concluso il relatore - sulle reali esigenze delle imprese e sulle competenze dei lavoratori, creandone di nuove, laddove necessario, attraverso percorsi di formazione adeguati.

(immagini tv)

(segue)