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III Comm: audizione direttori Aas regionali e assessore Telesca (1)

27.07.2015
16:33
(ACON) Trieste, 27 lug - RCM - Per ogni segnalazione che un cittadino fa all'Ufficio relazioni con il pubblico (Urp) delle Aziende sanitarie, ci sono almeno altre 7 o 8 persone che, pur avendo titolo a parlare, non segnalano nulla. Perciò i dati riportati, si tratti di elogi piuttosto che di reclami o segnalazioni semplici, non sono attendibili.

Se il reclamo è l'espressione di insoddisfazione del cittadino che attiva una procedura interna con risposta entro 30 giorni, l'elogio è la soddisfazione dell'utente, mentre la segnalazione semplice indica un disservizio ma non attiva la procedura del reclamo.

È questa la premessa che ha dato il via all'audizione richiesta da Roberto Novelli (FI), in III Commissione consiliare con i direttori generali delle Aziende per l'assistenza sanitaria (Aas) e ospedaliero-universitarie (Aou) della regione e a cui il presidente Franco Rotelli (Pd) ha dato seguito.

La premessa è arrivata dal commissario straordinario dell'Aas n. 1 "Triestina", Nicola Delli Quadri, che ha anche ricordato che il sistema è un po' datato basandosi sulla legge n. 150 del 2000 ma poi ha comunque snocciolato numeri su numeri, comparando il 2013 al 2014 e con il primo semestre 2015.

In totale, nel 2014 alla Aas 1 sono arrivate 388 segnalazioni, la maggior parte attraverso la stampa, a seguire via e-mail oppure messe in cassetta. Erano 395 nel 2013, con meno elogi e più reclami. Le segnalazioni registrate nel primo semestre del 2015 sono 192, di cui elogi 125 (con un andamento simile allo scorso anno) e reclami 23.

I motivi delle segnalazioni sono più o meno uguali. La criticità maggiore segnalata si riferisce alla cortesia e alla gentilezza ricevute dal paziente, che però sono anche le cose più elogiate, al pari della tutela della fragilità. Critico, invece, il tempo di attesa per l'erogazione degli esami.

Nel 2014 - ha reso noto Delli Quadri - abbiamo attivato 8 tavoli conciliativi. Una buona risposta è arrivata con l'attivazione del numero verde "Linea amica. La PA al tuo servizio" 800-991170: aperto lo scorso anno, da gennaio a dicembre ha avuto 9.994 contatti. I motivi principali, segnalazioni per le tariffe e le richieste di esenzione del ticket, da ultimo i rapporti con il medico di famiglia e il pediatra di libera scelta.

Anche le indagini fatte da un punto di vista statistico, per Delli Quadri non sono considerate attendibili perché influenzate da luogo di distribuzione del questionario, persona che lo distribuisce, interesse del momento del cittadino all'argomento. Meglio utilizzare i Focus Group organizzati tra cittadini, medici e specialisti.

Altro dato emerso, più di 4.000 persone al giorno entrano in contatto con l'ospedale triestino di Cattinara, oltre 600 solo come accessi al Cup. Nel 2014 sono stati registrati 175 reclami (erano 163 nel 2013 e sono 82 nel primo semestre del 2015) soprattutto per gli aspetti professionali e le procedure amministrative, i tempi di attesa, ultimo il comfort alberghiero. Gli elogi sono in crescita: 195 nel 2013, 236 nel 2014 e 144 nel primo semestre 2015. L'anno "nero" è stato il 2012: 229 i reclami contro 196 elogi. Infine il fattore umano è principale - ha detto Delli Quadri -, non va dimenticato.

Paolo Bordon, direttore generale della Aas n. 5 "Bassa Friulana", ha evidenziato che oggi il rapporto con il cittadino è più dinamico rispetto al passato.

I reclami sono in forte flessione, nel primo semestre 2015, rispetto al 2014, concentrati soprattutto nei presidi ospedalieri, ma sono in flessione anche gli elogi. L'umanizzazione è un tema ritenuto prioritario e tra poco sarà attivato un Focus Group con i professionisti per migliorare la situazione nel suo complesso.

Bordon, però, dati a parte, ritiene sia intercettata solo una parte del fenomeno; i servizi erogati ogni giorno forse non sono tradotti in una segnalazione, sia di reclamo sia di elogio. Ma soprattutto c'è l'esigenza di avere regole definite, regionali, condivise tra tutte le Aziende, manca un protocollo aziendale. A questo si sta lavorando con l'azienda informatica regionale Insiel.

Mauro Delendi, commissario straordinario della Aas n. 4 "Friuli Centrale" e dell'Aou "Santa Maria della Misericordia" di Udine, ha parlato di andamento abbastanza costante, dal 2012 al 2014, delle segnalazioni (764, 655, 756), dove la forma preferita di presentazione è quella di persona all'Urp, seguono via posta ordinaria e per posta elettronica. Elogi in crescita, sempre nel triennio: 197, 223, 232. Costanti i reclami: 550, 423, 512. Il che significa, guardando al 2014, che il cittadino è soddisfatto del servizio ricevuto al 67,7% e non lo è per il 30,7%.

Se prima l'accessibilità alla prenotazione era il disagio principale, oggi lo sono gli aspetti tecnico-professionali, ovvero la modalità con cui le prestazioni sanitarie e quelle amministrative sono erogate, ma sono contestate anche le comunicazioni cliniche a pazienti e familiari.

Non c'è solo la difficoltà tempistica nell'ottenere la prestazione - ha spiegato Delendi -, ma si aggiungono altri aspetti fastidiosi che il paziente deve affrontare, come il tempo da perdere per pagare la prestazione stessa, l'attesa in sala di attesa, uno scarso rispetto degli orari della visita. Sono tutti aspetti che vanno migliorati - ha accusato - e di cui si deve tenere conto.

Elemento importante, l'Associazione tutela diritti del malato, che si fa carico dei reclami. Dal 2012 al 2014 si è passati da 15 casi registrati dall'Associazione ai 94 del 2014, come dire il 200% in più. Si tratta per lo più (65) di reclami rivolti ad aspetti professionali (ad esempio terapie farmacologiche, ozonoterapia, ritardi di diagnosi delle patologie, trattamento dei pazienti oncologici). Delendi, però, non ha mancato di segnalare che i reclami non fondati sul totale di quelli rivolti a motivi professionali hanno superato quelli fondati: il 22% nel 2012 e 2013 e 9% nel 2014.

Per il resto, il commissario ha parlato delle modifiche alla logistica, ovvero agli arredi delle sale di attesa perché segnalati come non confortevoli. Ha detto che i Focus Group sono estremamente efficaci, quando coinvolgono anche i pazienti, per riuscire a spiegarsi all'interno della compagine professionale con l'utente. Ma non da ultimo conta molto la percezione individuale: ad esempio il microclima di una stanza, allo stesso giorno, per alcuni è troppo freddo, per atri troppo caldo. Lo stesso dicasi per la ristorazione: posto che i controlli sono contrattuali sugli indici sanitari, sulla temperatura, sulla quantità delle porzioni, ma resta che il gusto è personale.

Infine, il caso di una mancata erogazione da parte di un libero professionista a un utente si è risolta con il rimborso, da parte del medico, delle spese di viaggio sostenute appunto dall'utente.

(immagini tv)

(segue)