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Giunta elezioni: caso Violino, trasparenza situazioni consiglieri

09.09.2015
14:53
(ACON) Trieste, 9 set - RCM - La presunta causa di ineleggibilità sollevata da un cittadino - Stefano Teghil - nei confronti del consigliere regionale Claudio Violino per fatti legati al periodo in cui ricopriva la carica di assessore all'Agricoltura (con tale carica, era divenuto anche presidente della società Crita di Udine) si è rivelata un nulla di fatto.

La Giunta delle elezioni, presieduta dal presidente del Consiglio regionale, Franco Iacop, ha respinto l'istanza di Teghil dopo che questi non ha sollevato alcuna obiezione alle considerazioni emerse nella seduta della stessa Giunta delle elezioni di luglio scorso, ovvero che la carica ricoperta da Violino era cessata automaticamente con il formarsi della Giunta Serracchiani.

La Giunta delle elezioni ha, poi, approvato l'esito dei controlli incrociati effettuati ai dati sulle situazioni di tutti i consiglieri regionali per accertare eventuali loro posizioni di ineleggibilità o incompatibilità, accogliendo in particolare il metodo del controllo. Un modus operandi - ha sottolineato il presidente Iacop - che con la modifica del regolamento interno del Consiglio regionale, che andremo a trattare già con la seduta della Giunta per il regolamento del 17 settembre prossimo, entrerà a pieno regime. È l'atto con cui l'Istituzione risponde a un preciso impegno verso gli elettori, di trasparenza e di correttezza delle procedure per quanto attiene le posizioni dei consiglieri regionali.

Dalle schede preparate dagli uffici competenti non emerge alcun elemento - è stato dichiarato - che possa dar luogo e possibili situazioni di incompatibilità o ineleggibilità nei riguardi dei consiglieri con la carica rivestita ai sensi e per gli effetti della legge regionale 21/2004 (Determinazione dei casi di ineleggibilità e incompatibilità relativi alla carica di consigliere regionale e di membro della Giunta regionale, ai sensi dell'articolo 12, secondo comma, dello Statuto).