Giunta elezioni: caso Violino, trasparenza situazioni consiglieri
(ACON) Trieste, 9 set - RCM - La presunta causa di
ineleggibilità sollevata da un cittadino - Stefano Teghil - nei
confronti del consigliere regionale Claudio Violino per fatti
legati al periodo in cui ricopriva la carica di assessore
all'Agricoltura (con tale carica, era divenuto anche presidente
della società Crita di Udine) si è rivelata un nulla di fatto.
La Giunta delle elezioni, presieduta dal presidente del Consiglio
regionale, Franco Iacop, ha respinto l'istanza di Teghil dopo che
questi non ha sollevato alcuna obiezione alle considerazioni
emerse nella seduta della stessa Giunta delle elezioni di luglio
scorso, ovvero che la carica ricoperta da Violino era cessata
automaticamente con il formarsi della Giunta Serracchiani.
La Giunta delle elezioni ha, poi, approvato l'esito dei controlli
incrociati effettuati ai dati sulle situazioni di tutti i
consiglieri regionali per accertare eventuali loro posizioni di
ineleggibilità o incompatibilità, accogliendo in particolare il
metodo del controllo. Un modus operandi - ha sottolineato il
presidente Iacop - che con la modifica del regolamento interno
del Consiglio regionale, che andremo a trattare già con la seduta
della Giunta per il regolamento del 17 settembre prossimo,
entrerà a pieno regime. È l'atto con cui l'Istituzione risponde a
un preciso impegno verso gli elettori, di trasparenza e di
correttezza delle procedure per quanto attiene le posizioni dei
consiglieri regionali.
Dalle schede preparate dagli uffici competenti non emerge alcun
elemento - è stato dichiarato - che possa dar luogo e possibili
situazioni di incompatibilità o ineleggibilità nei riguardi dei
consiglieri con la carica rivestita ai sensi e per gli effetti
della legge regionale 21/2004 (Determinazione dei casi di
ineleggibilità e incompatibilità relativi alla carica di
consigliere regionale e di membro della Giunta regionale, ai
sensi dell'articolo 12, secondo comma, dello Statuto).