News


I Comm: audizione direttore generale su organizzazione personale

14.09.2015
14:39
(ACON) Trieste, 14 set - RCM - Audizione, in I Commissione consiliare presieduta da Renzo Liva (Pd), del direttore generale della Regione, Roberto Finardi, affiancato dall'assessore al Personale, Paolo Panontin, sull'attuazione del mandato politico in riferimento alla riorganizzazione del personale e della struttura nel suo complesso, ma anche al controllo strategico della struttura.

I dati - ha subito precisato Finardi - si riferiscono al 31 dicembre 2014 e parlano di 3.210 assunti, dei quali 2.631 a tempo indeterminato a cui aggiungere poco più di un centinaio di dirigenti. Sono poi 39 le persone operanti in altri uffici, esterni a Giunta e Consiglio, più 17 in comando di uscita: 13 da Turismo FVG, una dal TAR FVG e altrettante dall'Inps di Grosseto, dall'Agenzia delle Entrate e dalla Regione Puglia.

Se le categorie vanno dalla A alla D, il 2% è nella prima categoria mentre il 58% degli assunti è in categoria D, perché - è stata la riflessione del direttore generale - si è premiata l'anzianità, ma non sempre questo significa premiare anche le capacità.

Nel 2011 gli assunti sono stati 17 e i cessati dal servizio 93, l'anno dopo si è passati a 23 assunti contro 87 cessati, l'anno dopo ancora si è avuta una inversione di tendenza con 39 assunti e 27 cessati, poi nel 2014 gli assunti sono stati 27 e 67 i cessati. L'età media del personale non dirigente nel 2015 risulta essere di 52 anni, a fronte dei 56 anni di media dei dirigenti, seguendo un innalzamento annuale costante.

Guardando al quadriennio 2015-2018, sono rispettivamente 65, 61, 92 e 119 i dipendenti che dovrebbero andare in pensione, dove la direzione più coinvolta risulta oggi essere quella delle Attività produttive con 10 persone entro l'anno, mentre a seguire saranno 12, poi 24 e infine 34.

Quanto alle caratteristiche del personale, si nota che c'è una forte presenza di personale amministrativo, dirigenza inclusa; l'età media è elevata; la presenza femminile è pari al 53%, che però scende al 17% quando si tratta di dirigenti apicali. Inoltre peccano di scarsa flessibilità e sono molto gerarchizzati, però sono affidabili; hanno un elevato senso di appartenenza all'azienda (l'Amministrazione regionale), con però scarsa attitudine alla trasversalità e manca un forte orientamento ai risultati.

Ecco che si sente l'esigenza di razionalizzare la macro struttura, pur già riorganizzata nel settembre 2013 - ha detto Finardi. L'elemento maggiormente individuato è la responsabilizzazione della dirigenza: riportare alla dirigenza responsabilità che sono state "diluite" in quanto passate spesso alle posizioni organizzative, ma anche favorire la mobilità interna, uscire dalla logica del settore, esercitare il coordinamento, incrementare la produttività, ridurre il lavoro precario.

Tra gli interventi alla struttura, sono stati incrementati i gruppi di lavoro interdirezionali, si è creato un bando per la mobilità interna, istituito il Comitato di direzione, avviata la revisione degli istituti contrattuali così come delle posizioni organizzative (oggi è stata tolta una ventina di posizioni) e delle strutture stabili, ricostituito l'Organismo indipendente di valutazione. E si è dato avvio sia a un processo di programmazione sia ai Piani strategico e della prestazione.

Per la programmazione dei fabbisogni si punta a un respiro pluriennale che consideri in modo puntale i posti vacanti, a criteri di selezione che favoriscano la conoscenza delle nuove tecnologie informatiche, ad avere la visione delle disponibilità degli enti e degli organismi partecipati, ad avere attenzione al contenimento dei costi favorendo il ricambio generazionale, a ridurre il personale precario.

Passando ad analizzare il Piano strategico e quello della prestazione, Finardi ha ricordato che sono 6 le priorità strategiche della Regione: la gestione della crisi e il rilancio del settore manifatturiero; la ripresa con politiche del lavoro e ricerca; le infrastrutture e le reti di comunicazione; lo sviluppo dell'economia sostenibile; la persona attraverso salute, cultura e istruzione; la trasparenza per i cittadini e le risorse dell'amministrazione. Come si raggiungono i risultati, lo dice il Piano della prestazione.

I due Piani sono stati elaborati attraverso una piattaforma informatica più efficiente, così come si è puntato a integrare due banche dati essenziali: quella del personale e quella del bilancio.

Il monitoraggio dell'azione dell'amministrazione si concretizza in una relazione trimestrale ed è tutto pubblicato sul sito Internet della Regione (unica d'Italia che lo fa).

(immagini tv)