II Comm: audizioni con soggetti sistema cooperativo
(ACON) Trieste, 22 set - MPB - Audizioni in II Commissione del
Consiglio regionale, presieduta da Alessio Gratton (Sel),
presente l'assessore alle attività produttive Sergio Bolzonello,
con diversi soggetti del sistema cooperativo del Friuli Venezia
Giulia, per proseguire quell'approfondimento - ha ricordato
Gratton - già avviato sulla meteria nei mesi scorsi, in vista
della revisione della legge regionale 27 del 2007 (disciplina
organica di promozione e vigilanza del comparto cooperativo che
discende dalla LN 220/2002) per dare alla normativa una
specificità regionale.
E se i rappresentanti della cooperazione sociale, non intervenuti
oggi, saranno sentiti in una prossima audizione, l'analisi si è
sviluppata con i rappresentanti di FP-Cgil, Legacoop-FVG e
Confcooperative-FVG sostanzialmente intorno a un duplice centro
di attenzione.
Da una parte la rappresentanza di FP-Cgil si è soffermata sulla
necessità del reinserimento delle clausole sociali per garantire
nei casi in cui si verifichi un cambio di appalto, sia pure
affidamento o esternalizzazione, la conservazione del posto di
lavoro per quanti risultino lavorare nell'appalto iniziale. Una
questione che - ha ricordato Gratton - riguarda la formulazione
delle gare d'appalto e che è all'attenzione di un tavolo tecnico
specifico che ha già visto incontrarsi i presidenti delle
Commissioni consiliari I, II e III con il direttore generale
dell'Amministrazione regionale Roberto Finardi.
L'altro argomento, affrontato in particolare da Confcooperative e
Legacoop, riguarda il delicato capitolo dell'attività di
revisione ordinaria e straordinaria, che - è stato detto - in FVG
mutua il sistema statale. Una proposta di riforma - già
presentata in più sedi - è stata avanzata dall'Alleanza delle
Cooperative (in cui sono riunite le tre centrali che a livello
nazionale stanno portando avanti un progetto di fusione) e che ha
assunto come modello di riferimento la normativa adottata in
Trentino Alto Adige e il cui aspetto principale è la definizione
di ciò che fanno rispettivamente la Regione e le società, con la
previsione di un'autorità di revisione e di un amministratore di
sostegno (che nell'esperienza del Trentino Alto Adige si è
rivelato utile nella risoluzione di molte crisi aziendali).
E se sullo sfondo delle analisi e delle riflessioni era stagliata
l'immagine delle crisi che hanno segnato il sistema cooperativo
regionale con i casi di Trieste e Tolmezzo e la drammatica
situazione di chi ha perso il lavoro e di chi ha perso i
risparmi, alcuni consiglieri sono intervenuti con richieste di
approfondimento: in particolare Cristian Sergo (M5S) circa le
competenze in fatto di revisione concesse alla nostra Regione,
con riferimento alla possibilità di accertare la consistenza
dello stato patrimoniale dell'ente, ma anche in merito ai compiti
soprattutto nel caso in cui siano disattesi; Luca Ciriani
(FdI/AN), ponendo l'attenzione sul fatto che il controllato non
può chiedere il controllo su se stesso, ha anche ribadito che chi
fa le revisioni per le cooperative non deve avere rapporti con il
mondo della cooperazione e se il problema è separare il
controllore dal controllato, la specialità consente di realizzare
ciò; per Enio Agnola (Pd) le aspettative riposte nel sistema
della revisione pongono interrogativi da affrontare con serietà,
partendo dal soggetto più debole che è il socio, tanto più tale
quanto più grande è la cooperativa.
Proposta e interventi degni di grande attenzione per l'assessore
Bolzonello, per il quale il modello del Trentino è
realisticamente la base su cui confrontarsi e lavorare assieme.
Ci sono gli spazi per creare un organo indipendente per il
sistema di controllo, che consenta di eliminare le ambiguità: per
l'assessore una idea possibile è a una authority indipendente.
Sui tempi, per Bolzonello, se si è tutti d'accordo si può puntare
a definire un documento nel giro di pochi mesi.
(immagini tv)