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II Comm: audizioni con soggetti sistema cooperativo

22.09.2015
14:11
(ACON) Trieste, 22 set - MPB - Audizioni in II Commissione del Consiglio regionale, presieduta da Alessio Gratton (Sel), presente l'assessore alle attività produttive Sergio Bolzonello, con diversi soggetti del sistema cooperativo del Friuli Venezia Giulia, per proseguire quell'approfondimento - ha ricordato Gratton - già avviato sulla meteria nei mesi scorsi, in vista della revisione della legge regionale 27 del 2007 (disciplina organica di promozione e vigilanza del comparto cooperativo che discende dalla LN 220/2002) per dare alla normativa una specificità regionale.

E se i rappresentanti della cooperazione sociale, non intervenuti oggi, saranno sentiti in una prossima audizione, l'analisi si è sviluppata con i rappresentanti di FP-Cgil, Legacoop-FVG e Confcooperative-FVG sostanzialmente intorno a un duplice centro di attenzione.

Da una parte la rappresentanza di FP-Cgil si è soffermata sulla necessità del reinserimento delle clausole sociali per garantire nei casi in cui si verifichi un cambio di appalto, sia pure affidamento o esternalizzazione, la conservazione del posto di lavoro per quanti risultino lavorare nell'appalto iniziale. Una questione che - ha ricordato Gratton - riguarda la formulazione delle gare d'appalto e che è all'attenzione di un tavolo tecnico specifico che ha già visto incontrarsi i presidenti delle Commissioni consiliari I, II e III con il direttore generale dell'Amministrazione regionale Roberto Finardi.

L'altro argomento, affrontato in particolare da Confcooperative e Legacoop, riguarda il delicato capitolo dell'attività di revisione ordinaria e straordinaria, che - è stato detto - in FVG mutua il sistema statale. Una proposta di riforma - già presentata in più sedi - è stata avanzata dall'Alleanza delle Cooperative (in cui sono riunite le tre centrali che a livello nazionale stanno portando avanti un progetto di fusione) e che ha assunto come modello di riferimento la normativa adottata in Trentino Alto Adige e il cui aspetto principale è la definizione di ciò che fanno rispettivamente la Regione e le società, con la previsione di un'autorità di revisione e di un amministratore di sostegno (che nell'esperienza del Trentino Alto Adige si è rivelato utile nella risoluzione di molte crisi aziendali).

E se sullo sfondo delle analisi e delle riflessioni era stagliata l'immagine delle crisi che hanno segnato il sistema cooperativo regionale con i casi di Trieste e Tolmezzo e la drammatica situazione di chi ha perso il lavoro e di chi ha perso i risparmi, alcuni consiglieri sono intervenuti con richieste di approfondimento: in particolare Cristian Sergo (M5S) circa le competenze in fatto di revisione concesse alla nostra Regione, con riferimento alla possibilità di accertare la consistenza dello stato patrimoniale dell'ente, ma anche in merito ai compiti soprattutto nel caso in cui siano disattesi; Luca Ciriani (FdI/AN), ponendo l'attenzione sul fatto che il controllato non può chiedere il controllo su se stesso, ha anche ribadito che chi fa le revisioni per le cooperative non deve avere rapporti con il mondo della cooperazione e se il problema è separare il controllore dal controllato, la specialità consente di realizzare ciò; per Enio Agnola (Pd) le aspettative riposte nel sistema della revisione pongono interrogativi da affrontare con serietà, partendo dal soggetto più debole che è il socio, tanto più tale quanto più grande è la cooperativa.

Proposta e interventi degni di grande attenzione per l'assessore Bolzonello, per il quale il modello del Trentino è realisticamente la base su cui confrontarsi e lavorare assieme. Ci sono gli spazi per creare un organo indipendente per il sistema di controllo, che consenta di eliminare le ambiguità: per l'assessore una idea possibile è a una authority indipendente. Sui tempi, per Bolzonello, se si è tutti d'accordo si può puntare a definire un documento nel giro di pochi mesi.

(immagini tv)