Conferenza Consigli regionali: riforme e referendum idrocarburi
(ACON) Trieste, 25 set - COM/MPB - Coordinata dal presidente
del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Franco Iacop, l'Assemblea plenaria
della Conferenza dei presidenti delle Assemblee legislative delle
Regioni e delle Provincie Autonome, riunita Campobasso nella sede
del Consiglio regionale del Molise, ha approfondito le tematiche
inerenti le riforme costituzionali e fatto il punto delle
procedure per il referendum abrogativo sulle norme in materia di
idrocarburi.
Iacop, in proposito, ha riferito degli incontri e dei confronti
avuti con autorevoli esponenti del Governo e del Parlamento per
rappresentare la posizione della Conferenza sulla riforma della
parte II della Costituzione, in terza lettura al Senato. In
particolare ha sottolineato agli interlocutori governativi e
parlamentari alcune eccezioni, perplessità e richieste scaturite
dall'ampio dibattito svolto sul punto in precedenti sedute dalla
Conferenza dei presidenti dei Consigli regionali per quanto
riguarda le funzioni del nuovo Senato e il ruolo, i poteri e le
attribuzioni delle Regioni.
Nel dibattito sviluppatosi tra i presidenti si è poi discusso
degli emendamenti presentati dalla maggioranza di governo e si è
quindi iniziato a ragionare su quelle che dovrebbero essere le
fasi successive all'approvazione della riforma costituzionale per
quel che riguarda l'emanazione di una legge ordinaria da parte
del Parlamento, per strutturare la rappresentanza delle Regioni
in seno al Senato, e della variazione - a valle di questa - degli
Statuti, ed eventualmente delle leggi elettorali, per ciascuna
autonomia regionale.
L'Assemblea ha quindi fatto il punto sulle procedure per il
referendum abrogativo delle norme del decreto Sblocca Italia in
materia di "semplificazione Idrocarburi". La Conferenza ha
infatti svolto in merito alla problematica, particolarmente
sentita nelle regioni che si affacciano sull'Adriatico e sullo
Ionio, un'attività di raccordo e di coordinamento. Una
problematica, quella delle perforazioni, che interessa, come
emerso dai vari interventi, tutte le Regioni, anche perché vede
messa in discussione la titolarità di ciascuna di loro a
programmare e progettare liberamente il proprio sviluppo
territoriale.