GM: Barillari, proposte per una sanità più efficiente
(ACON) Trieste, 20 ott - COM/AB - Il consigliere regionale
Giovanni Barillari (Gruppo Misto) interviene nel dibattito
relativo allo scontro sulla sanità fra ministro e Regione.
"Non credo che la centralizzazione dei servizi sanitari sia la
risposta più efficace ed efficiente per correggere il sistema
sanitario nazionale. Ritengo invece che si debba procedere a una
sempre maggiore responsabilizzazione dei sistemi regionali, che
dovranno impegnarsi in prima persona per garantire standard
elevati di assistenza sanitaria. Noi, in Friuli Venezia Giulia,
lo facciamo dagli anni '90 con l'autofinanziamento nel campo
della sanità e avremmo addirittura tutte le caratteristiche per
poter chiedere maggiore potestà decisionale".
"Penso che il metodo migliore per agire in ambito sanitario -
aggiunge Barillari - sia di attuare una declinazione territoriale
di linee guida nazionali, ferma restando la necessità di fissare
i principi e i livelli essenziali di assistenza. Con la dovuta
responsabilizzazione delle Regioni si potrebbero raggiungere alti
livelli di efficacia ed efficienza. La mia proposta è che ogni
Regione abbia un finanziamento dallo Stato che si basi su tre
criteri principali: le caratteristiche demografiche del
territorio, l'incidenza delle patologie registrate, il numero dei
residenti. Il tutto sulla base di costi standard che riconoscano
il medesimo costo per ciascuna prestazione indipendentemente da
dove venga effettuata, per evitare differenze che trovano una
sempre più difficile spiegazione. Nel caso in cui una Regione
sforasse il suo budget, lo Stato potrebbe intervenire, per un
determinato e limitato numero di anni, con un contributo
straordinario di entità decrescente, secondo noi al massimo entro
il 10% annuo della quota di sforamento. Le Regioni poi, alla luce
della propria responsabilità, dovranno trovare il modo per
ripianare il deficit restante. Solo in questo modo si potrà
giungere a un sistema virtuoso ed equo, ferme restando le
peculiarità dei singoli territori".
"È fondamentale trasmettere un messaggio di responsabilità ed
equità unitamente alla definizione dei costi standard, perché non
si può accettare che in alcune Regioni si arrivi alla situazione
che, quando si esaurisce il finanziamento sanitario, i pazienti
siano costretti a pagarsi in prima persona le cure, come ho
rilevato personalmente in altre regioni nelle settimane passate.
La nostra Regione, in questo senso, può essere da esempio e da
valido modello esportabile a livello nazionale".