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Corecom: i dati dell'indagine su informazione ai cittadini (2)

21.10.2015
16:5
(ACON) Udine, 21 ott - MPB - L'indagine sull'accesso alle informazioni attraverso i nuovi media e quelli tradizionali da parte delle generazioni è stata illustrata dal presidente di Ixè Roberto Weber.

Quanto alla molteplicità dei mezzi di comunicazione a disposizione è maggiore per i più giovani che mostrano una progressiva distanza dalla tv e dalla radio; la presenza dominante e intensa di Internet (non solo per l'informazione) è nella fascia fino a 44 anni, ridotta fra gli over 64enni (tra cui però risulta una nicchia di oltre il 10% ad alta intensità fruitiva); gli under 18 ricercano poco l'informazione; il picco si manifesta fra i 25 e i 44 anni, con l'utilizzo di più fonti e canali. Con l'aumentare dell'età aumenta anche l'interesse per l'informazione rivolta al territorio. Le fasce più anziane testimoniano una fruizione più concentrata su media locali. Quanto a Internet è il canale che più di tutti viene utilizzato con frequenza costante e quotidiana. Al web i giovani, critici verso la tv, assegnano la loro fiducia primariamente se non quasi esclusivamente.

Andando più in dettaglio, in merito a quella che viene definita "dieta mediatica", esiste nella popolazione del Friuli Venezia Giulia una curva dell'interesse verso l'informazione su politica italiana ed estera, attualità, economia e società, che registra il punto più basso sui più giovani: tra gli under 18 la quota che non si informa tocca il 15%, e nella fascia 18-24 anni è del 9%. Il picco degli informati è nella fascia attiva, tra i 35 e i 54 anni, poi si riduce per assestarsi su una media di non informati del 5%.

Per informarsi i cittadini della regione utilizzano innanzitutto la televisione, segue la lettura dei giornali e Internet, poi con percentuali più basse la radio e infine i periodici; più è elevata la scolarità e la classe socio-economica, più sono i mezzi e i canali attraverso cui ci si informa.

E la dieta si differenzia per fasce di età: gli under 25 usano soprattutto Internet; la fascia tra i 24 e i 44 anni utilizza più mezzi (Internet, periodici, canali tv a pagamento); comportamento analogo nella fascia dai 45 ai 64 anni anche se si riduce l'utilizzo di Internet e periodici; oltre i 64 anni si utilizza un numero inferiore di mezzi, concentrandosi su tv in chiaro e quotidiani.

La ricerca si è soffermata anche su generi dell'informazione ed emittenti tv e radio, così è emerso che il telegiornale è il veicolo dominante, meno della metà dei fruitori di informazione televisiva guarda i programmi di attualità e un terzo circa i dibattiti politici (seguiti da soprattutto dagli over 44enni) mentre le inchieste attraggono più della media i 25-44enni.

Sull'utilizzo di tv per informazione il 62% riguarda quella in chiaro e il 14% quella pay: 88% emittenti private nazionali in chiaro; 86% Rai escluso Rai Regione; 83% Rai Regione; 65% emittenti private locali; 37% emittenti private a pagamento.

L'utilizzo della radio per informazione è pari al 33%: 78% network privati nazionali; 78% Rai (escluso Rai Regione; 71% radio Rai Regione; 59% Radio Private locali). L'ascolto di radio aumenta in corrispondenza degli under 24 e degli over 64.

Nella carta stampata calano le vendite ma regge la lettura. L'utilizzo dei quotidiani per informazione è pari al 49%, vengono letti mediamente per 4 o 5 giorni alla settimana, e la frequenza aumenta con l'età.

E per quanto riguarda l'informazione sui quotidiani al centro sono ancora i territori.

Il 60% della popolazione FVG utilizza Internet, la media è il 46% che lo utilizza per informarsi - la percentuale sale fino al 69% quando si parla di 25-44enni e scende al 17% con gli over 64 - e lo fa con una frequenza media di oltre 6 giorni la settimana; quanto all'informazione nel web, è diffusa l'abitudine a navigare sui siti dei quotidiani, ma piuttosto frequentati sono anche i siti di informazione, oltre ai social network.L'utilizzo del web mostra comunque di essere in netta crescita.

Alcuni dati riguardano la valutazione che gli intervistati danno sull'indipendenza, l'obiettività e la completezza dei contenuti. Il mezzo più indipendente è identificato in Internet, quelli più obiettivi e completi sono ancora Internet e poi la televisione in chiaro, considerata però anche la più noiosa e superficiale. Critica comunque la posizione dei giovani verso la televisione.

Infine un capitolo su politici e social networks invita a fare molta attenzione: infatti se un 4% apprezza molto che i politici comunichino con i cittadini tramite i social, il 28% apprezza abbastanza, il 25% apprezza poco e il 31% non apprezza per niente (un 12% non risponde). Intorno ai dati emersi dall'indagine hanno poi ragionato Giovanna Cosenza, in particolare su i giovani e i social network, Marco del Mastro su informazione e Internet in Italia, con specifico riferimento a modelli di business, consumi e professioni, e Sandro Vannini, sul ruolo dei Corecom a sostegno dell'informazione televisiva locale, prima che i direttori del Messaggero Veneto Tommaso Cerno e del Piccolo Paolo Possamai, chiudessero con un dibattito assieme a Weber e Marzini.

(fine)