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I Comm: legge di stabilità 2016, assessore Peroni (1)

24.11.2015
12:55
(ACON) Trieste, 24 nov - AB - L'assessore Francesco Peroni ha illustrato alla I Commissione, presieduta da Renzo Liva (Pd) e alla presenza di presidenti delle altre Commissioni e del presidente del Consiglio regionale Franco Iacop, la "legge di stabilità 2016", ossia il provvedimento che fino allo scorso anno si chiamava "finanziaria" e che ha assunto questa nuova denominazione a seguito dell'adeguamento alle nuove disposizioni sulla finanza pubblica.

Per le politiche regionali nei diversi settori di intervento saranno disponibili complessivamente 3,4 miliardi di euro (che sarebbero 3,7 se si tenesse conto delle rigidità derivanti da poste già vincolate).

Mettiamo le stesse poste dell'anno scorso - ha precisato l'assessore Peroni - con alcuni disallineamenti al rialzo dove abbiamo riscontrato esigenze particolari, soprattutto nelle aree che sono state interessate da percorsi di riforma che richiedono un'implementazione di risorse per guidare questi processi.

Il riferimento è alle autonomie locali, alla salute, all'economia e, in vista della nuova normativa che verrà presentata a inizio 2016, alla casa.

Così, al sistema delle autonomie verranno trasferiti 437 milioni, che garantiranno certezza finanziaria per i prossimi tre anni e consentiranno agli enti locali una programmazione certa della loro attività.

Sistema sanitario e politiche sociali, come sempre assorbiranno la quota più consistente: 2.149 milioni per la spesa corrente del Servizio sanitario (2.117 nel 2015), ai quali si aggiungeranno 20 milioni per gli investimenti dedicati all'ammodernamento dei beni tecnologici.

Per le politiche sociali, 72,8 milioni (erano 71,2 nel 2015) al sistema integrato dei servizi socioassistenziali dei Comuni attraverso il fondo sociale; 21,5 per il sostegno al reddito e il contrasto ai fenomeni di povertà e disagio sociale; 2 per l'accesso alle prestazioni sanitarie; 45 per l'abbattimento rette case di riposo; 0,7 centri diurni; 32,7 fondo per l'autonomia possibile; 3 per il sostegno a domicilio delle persone con bisogno assistenziale a elevata intensità; 37,5 (erano 34,8) per interventi destinati ai servizi dei centri socioriabilitativi ed educativi, alle soluzioni abitative protette e all'inserimento lavorativo dei disabili; 5,2 alle famiglie per il contenimento rette servizi prima infanzia e 1,5 ai gestori; 6,7 carta famiglia; 3,25 contributi acquisti a famiglie in difficoltà; 1 progetti di associazionismo familiare; 3,2 (0 nel 2015) investimenti attraverso il fondo sociale; 1,7 (erano 0,7) abbattimento barriere architettoniche nelle abitazioni private.

(immagini tv)

(segue)