VI Comm: audizione famiglie contro teorie gender nelle scuole (1)
(ACON) Trieste, 9 dic - RCM - Si è parlato di fertilità,
educazione sessuale e bullismo omofobico nelle scuole, in VI
Commissione consiliare regionale presieduta da Franco Codega
(Pd), ma soprattutto di consenso dei genitori e partecipazione
diretta degli insegnanti.
A iniziare il discorso sulle problematiche relative
all'introduzione di teorie sulla parità tra genere maschile e
femminile all'interno dell'offerta formativa delle scuole del
Friuli Venezia Giulia è stato Giancarlo Biasoni, rappresentante
del Forum delle associazioni familiari e della Consulta nazionale
della famiglia. Ciò che il Forum chiede - ha detto Biasoni - è
che nelle scuole di ogni ordine e grado non sia introdotta la
teoria gender, ma sia rispettata l'educazione della fertilità e
della sessualità creando un percorso in tal senso che coinvolga
genitori e ragazzi.
A seguire, la testimonianza del genitore che si è rifiutato di
far partecipare il proprio figlio al "Gioco del rispetto"
(rivolto ai piccoli dai 3 a i 6 anni, va dal leggere loro
storielle contenenti specifiche morali sino allo scambio dei
vestiti tra i bambini) all'interno di una scuola materna comunale
triestina a cui era stato iscritto e che non frequenta più. Si
afferma che tutti lo vogliono - ha detto il padre -, invece in
tanti siamo contrari, non c'è un buon clima verso coloro che lo
criticano e non ci hanno offerto alcuna proposta alternativa a
quel gioco.
Accuse di introdurre progetti su sessualità e fertilità senza il
consenso dei genitori e senza la presenza in classe degli
insegnanti sono poi arrivate da Elisabetta Chiudina,
professoressa di Scienze naturali e matematiche di una scuola
media di Trieste. Così si fa violenza sui ragazzi perché non c'è
nessuno che conosca e protegga il loro livello di maturità e si
tradiscono i genitori - ha affermato. La Chiudina ha anche
descritto e criticato il progetto "Porcospini" sugli abusi
sessuali sui minori, organizzato per le IV e le V elementari e
presentato ai genitori come un percorso di gestione delle
emozioni.
Gianluca Stocchi e Roberto Castenetto, in rappresentanza del
Comitato genitori Pordenone "Vogliamo educare i nostri figli",
hanno concentrato le loro rimostranze al progetto contro il
bullismo omofobico "A scuola per conoscerci", rivolto al terzo
anno delle scuole medie e al biennio delle superiori, finanziato
dalla Regione. È un progetto con cui si diffonde la teoria gender
nelle realtà scolastiche del FVG - hanno detto -. Noi auspichiamo
un tavolo costituito da Regione, Uffici scolastico regionale e
associazioni dei familiari, per un monitoraggio della situazione
nelle scuole. E che il progetto sia rivisto e nel frattempo
sospeso. C'è un'intromissione - hanno ribadito - nell'educazione
tra docente e allievo, perché la lezione è portata avanti da
figure esterne di cui si contesta la preparazione didattica ed
educativa. Va tenuto presente che educazione sessuale e omofobia
non sono materie disciplinari. Chiediamo attenzione al metodo,
che deve essere chiaro e trasparente, prevedendo il
coinvolgimento dei genitori prima e degli insegnanti poi.
A seguire, si sono svolte le audizioni con i rappresentanti
dell'Ufficio scolastico regionale, di alcuni istituti comprensivi
scolastici e del Comune di Trieste.
(immagini tv)
(segue)