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VI Comm: audizione famiglie contro teorie gender nelle scuole (1)

09.12.2015
13:13
(ACON) Trieste, 9 dic - RCM - Si è parlato di fertilità, educazione sessuale e bullismo omofobico nelle scuole, in VI Commissione consiliare regionale presieduta da Franco Codega (Pd), ma soprattutto di consenso dei genitori e partecipazione diretta degli insegnanti.

A iniziare il discorso sulle problematiche relative all'introduzione di teorie sulla parità tra genere maschile e femminile all'interno dell'offerta formativa delle scuole del Friuli Venezia Giulia è stato Giancarlo Biasoni, rappresentante del Forum delle associazioni familiari e della Consulta nazionale della famiglia. Ciò che il Forum chiede - ha detto Biasoni - è che nelle scuole di ogni ordine e grado non sia introdotta la teoria gender, ma sia rispettata l'educazione della fertilità e della sessualità creando un percorso in tal senso che coinvolga genitori e ragazzi.

A seguire, la testimonianza del genitore che si è rifiutato di far partecipare il proprio figlio al "Gioco del rispetto" (rivolto ai piccoli dai 3 a i 6 anni, va dal leggere loro storielle contenenti specifiche morali sino allo scambio dei vestiti tra i bambini) all'interno di una scuola materna comunale triestina a cui era stato iscritto e che non frequenta più. Si afferma che tutti lo vogliono - ha detto il padre -, invece in tanti siamo contrari, non c'è un buon clima verso coloro che lo criticano e non ci hanno offerto alcuna proposta alternativa a quel gioco.

Accuse di introdurre progetti su sessualità e fertilità senza il consenso dei genitori e senza la presenza in classe degli insegnanti sono poi arrivate da Elisabetta Chiudina, professoressa di Scienze naturali e matematiche di una scuola media di Trieste. Così si fa violenza sui ragazzi perché non c'è nessuno che conosca e protegga il loro livello di maturità e si tradiscono i genitori - ha affermato. La Chiudina ha anche descritto e criticato il progetto "Porcospini" sugli abusi sessuali sui minori, organizzato per le IV e le V elementari e presentato ai genitori come un percorso di gestione delle emozioni.

Gianluca Stocchi e Roberto Castenetto, in rappresentanza del Comitato genitori Pordenone "Vogliamo educare i nostri figli", hanno concentrato le loro rimostranze al progetto contro il bullismo omofobico "A scuola per conoscerci", rivolto al terzo anno delle scuole medie e al biennio delle superiori, finanziato dalla Regione. È un progetto con cui si diffonde la teoria gender nelle realtà scolastiche del FVG - hanno detto -. Noi auspichiamo un tavolo costituito da Regione, Uffici scolastico regionale e associazioni dei familiari, per un monitoraggio della situazione nelle scuole. E che il progetto sia rivisto e nel frattempo sospeso. C'è un'intromissione - hanno ribadito - nell'educazione tra docente e allievo, perché la lezione è portata avanti da figure esterne di cui si contesta la preparazione didattica ed educativa. Va tenuto presente che educazione sessuale e omofobia non sono materie disciplinari. Chiediamo attenzione al metodo, che deve essere chiaro e trasparente, prevedendo il coinvolgimento dei genitori prima e degli insegnanti poi.

A seguire, si sono svolte le audizioni con i rappresentanti dell'Ufficio scolastico regionale, di alcuni istituti comprensivi scolastici e del Comune di Trieste.

(immagini tv)

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