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CR: presidente Iacop commemora ex consigliere Corrado Cecotto (1)

25.01.2016
13:28
(ACON) Trieste, 25 gen - COM/MPB - Il presidente Franco Iacop, in occasione della prima convocazione dell'Assemblea legislativa del FVG nel 2016, ha commemorato la figura di Corrado Cecotto, consigliere regionale dal 1968 al 1973 e tra i fondatori del Movimento Friuli, scomparso lo scorso dicembre all'età di 89 anni, esprimendo ai figli Francesca e Lorenzo il cordoglio del Consiglio regionale.

Nato nel 1926, orfano di padre e cresciuto assieme a cinque fratelli a Buia in una famiglia dalle ridotte possibilità economiche, Cecotto frequentò il liceo scientifico diplomandosi poche settimane dopo la Liberazione e conseguendo più tardi la laurea in medicina e chirurgia a Padova, un traguardo che aveva coltivato sin da ragazzo.

Dalla fine del 1944, studente diciottenne, combattè a Pielungo al fianco dei partigiani della "Osoppo", aderendo successivamente alla Brigata Rosselli composta da osovani e garibaldini, con la quale sfilò a Udine nell'aprile del 1945. Autonomista convinto, nel 1966 fu con pre Checo Placereani e Arturo Toso tra i fondatori del Movimento Friuli, venendo eletto in Consiglio regionale due anni dopo nelle fila del Movimento allora guidato da Fausto Schiavi.

Nel corso del suo mandato, nella seconda legislatura regionale Cecotto ha sostenuto sempre le ragioni del Friuli, intervenendo a favore di diverse iniziative e di istituzioni come l'ospedale di Udine, dove fondò la neurochirurgia. Guidò con gli altri esponenti del Movimento Friuli le battaglie per l'Università autonoma e la facoltà di medicina, ottenute poi con le leggi della ricostruzione post-terremoto. Prima di aprire la divisione neurochirurgica del nosocomio udinese, dovette confrontarsi con quanti, di volta in volta, non ritenevano indispensabili le conquiste innovative dell'Ospedale "Santa Maria della Misericordia" quali la prima Tac, la sezione di neurotraumatologia e l'unità spinale.

Cecotto, nella sua lunga attività professionale, ha contribuito a valorizzare il ruolo nazionale della struttura sanitaria udinese che ha prodotto un centinaio di contributi medico-scientifici e ha eseguito circa 12.000 interventi.

Negli anni della pensione si è dedicato alla scrittura, alla lettura e all'arte rinnovando gli interessi giovanili quando, con Andreina Ciceri, Renato Calligaro e Mattia Monassi, fu tra i fondatori dell' "Accademia bujense degli Accesi", attiva dal 1944 al 1951.

Molto attento alle vicende della Regione si riavvicinò, seppur per un periodo limitato, all'impegno politico tra il 1991 e 1992 sostenendo sempre le ragioni dell'autonomismo del Friuli.

(immagini tv)

(segue)