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GM: Piccin, gravi anomalie su gare di pesca in FVG

05.02.2016
16:10
(ACON) Trieste, 5 feb - COM/AB - "Rimpalli di responsabilità e l'incomprensione della realtà dei fatti e dell'ambito normativo ai quali si riferiscono non assicurano il regolare svolgimento delle gare di pesca in Friuli Venezia Giulia".

Così la consigliera regionale Mara Piccin, esponente del Gruppo Misto, denuncia la grave situazione che si è venuta a creare in regione.

"Appena la settimana scorsa, in seguito all'approvazione da parte della Giunta regionale della delibera del Consiglio direttivo dell'Ente tutela pesca (ETP), che indica i canoni per le autorizzazioni di pesca sportiva nelle acque interne del FVG per il 2016 per i residenti in altre regioni d'Italia o all'estero, l'assessore Panontin commentava: "si è colta l'occasione per riconoscere a tutti i cittadini la possibilità di praticare la pesca sportiva nelle acque interne del Friuli Venezia Giulia". Ma se l'ETP non concede l'autorizzazione alle gare, di cosa stiamo parlando?".

La consigliera pordenonese precisa: "È evidente che è necessaria una ponderazione degli interessi tra la difesa dell'ambiente e delle specie protette e il buon senso: la direttiva Habitat vieta l'immissione in natura di specie alloctone a difesa di quelle autoctone, tra le quali la trota marmorata, ma non per questo ogni fiumiciattolo deve essere interessato dalla semina e quindi precluso alla pesca sportiva".

Piccin annuncia un'interrogazione: "Già interessai la Giunta due anni fa della questione e i problemi si ripetono con alcune assurdità: ad esempio, nel fiume Meschio che nasce a Vittorio Veneto e nella sua breve corsa verso sud si getta nel Livenza, che segna il confine con il Friuli Venezia Giulia poco lontano da Sacile, le gare di pesca sportiva sono consentite sulla sponda veneta ma non su quella friulana".