Ncd-FdI/AN: Colautti, violati rapporti istituzionali Giunta/Consiglio
(ACON) Trieste, 14 mar - COM/RCM - Si rivolge con una lettera
al presidente del Consiglio regionale, Franco Iacop e al
presidente della V Commissione consiliare Affari istituzionali,
Vincenzo Martines, il capogruppo di Ncd-FdI/AN, Alessandro
Colautti, per esternare tutto il suo dissenso verso "l'ennesima
grave, violazione dei rapporti istituzionali tra Giunta e
Consiglio regionali", e chiedere più tutela delle "funzioni e
delle prerogative del Consiglio regionale e di tutti i
consiglieri regionali".
"Il 10 marzo 2016 - è il racconto di Colautti - i consiglieri
regionali vengono a conoscenza dalla stampa che la Regione
impugna presso la Corte costituzionale alcune norme della legge
statale di Stabilità."
Al di là del merito dell'impugnazione, che non è oggetto della
nota scritta da Colautti, l'esponente di centrodestra lamenta la
violazione della legge regionale sulla determinazione della forma
di governo e del sistema elettorale regionali ove dispone che il
presidente della Regione, tra l'altro "promuove i giudizi di
legittimità costituzionale e solleva i conflitti di attribuzione,
previa deliberazione della Giunta regionale, informandone il
Consiglio". Inoltre, la Giunta regionale "delibera l'impugnazione
delle leggi statali e delle altre Regioni e i conflitti di
attribuzione dinanzi alla Corte costituzionale".
Eppure, rileva Colautti, "nessun consigliere regionale ha saputo,
dal 25 febbraio al 10 marzo, per ben 14 giorni, della volontà
della presidente della Regione di impugnare le norme statali
citate. È evidente che non intendo farmi promotore o silenzioso
attore di un Consiglio regionale ridotto a una semplice clausola
di stile, ma conscio che la forma è anche sostanza e che il
ruolo, le funzioni e le prerogative del Consiglio regionale non
rappresentano orpelli di un tempo che fu, ma giusti contrappesi
in un sistema che elegge direttamente il presidente della
Regione, contemporaneamente però a tutti i consiglieri regionali
che di quella elezione ne fanno parte e che pretendono di essere
rispettati e, quando occorre, tutelati per poter svolgere
correttamente il lavoro che i cittadini hanno chiesto loro".
"Certo che converrete sulla necessità e opportunità di segnalare
il 'disguido' alla presidente della Regione, informando anche di
un tanto, perché no, tutti i consiglieri regionali, rimango in
attesa di un vostro cortese cenno di riscontro".