Ncd: Colautti, sentenza Tar su Tricesimo fissa principio volontarietà
(ACON) Trieste, 24 mar - COM/AB - Con la sentenza del Tar che
permette al Comune di Tricesimo di aderire all'UTI Udinese, di
fatto salta il piano di riordino territoriale fatto dalla Regione
in modo dirigistico. Il recinto delle UTI disegnato dalla Regione
nei fatti cambia, con Udine che acquisisce Tricesimo e Tarcento
che, perdendo il Comune, è un'area depotenziata, una sorta di UTI
bonsai".
E' questo il commento del capogruppo Ncd in Consiglio regionale
Alessandro Colautti alla decisione del Tribunale Amministrativo
di accogliere la richiesta (bocciata dalla Regione) del Comune di
Tricesimo di aderire all'UTI udinese e non a quella tarcentina.
"Questa decisione, oltre a evidenziare un vulnus di fondo della
legge regionale 26 che impone recinti dirigistici top down, fissa
quali principi cardine la volontarietà e la flessibilità alla
base delle scelte. Forse è bene che la presidente Serracchiani
resetti il tutto e accolga la nostra proposta di far slittare la
riforma a inizio 2017, tolga le penalità economiche ai Comuni
dissenzienti, e continui il lavoro sul tavolo politico che è
stato costituito con l'ordine del giorno di Ncd, che è l'unica
sede appropriata per un percorso bottom up, partecipato,
condiviso e caratterizzato dalla flessibilità e volontarietà. La
sentenza del Tar - conclude Colautti - dimostra che la nostra
posizione non è faziosa, ma corretta sia sul piano giuridico che
politico".