Capigruppo incontrano OOSS su situazione Hypo Alpe-Adria Bank
(ACON) Trieste, 30 mar - AB - La situazione di Hypo Alpe-Adria
Bank all'attenzione del Consiglio regionale del FVG in un
incontro tra le organizzazioni sindacali aziendali e i
capigruppo, assieme al presidente dell'Assemblea Franco Iacop, al
vicepresidente Paride Cargnelutti, ai presidenti della prima e
della seconda Commissione, Renzo Liva e Alessio Gratton e, per la
Giunta, all'assessore Gianni Torrenti.
Nessuno si sa spiegare - hanno tenuto a precisare i
rappresentanti sindacali aziendali di FABI, FIRST-CISL e
FISAC-CGIL - perché si vuol chiudere, senza avere quindi alcun
introito, invece di vendere, anche perché ci sono state alcune
manifestazioni di interesse, che però si sono scontrate su un
muro alzato dall'azionista di riferimento.
Il ramo italiano di Hypo Bank è una banca sana, pulita dal punto
di vista dei crediti, ha personale giovane (37 anni la media) e
motivato e può contare su una rete abbastanza estesa in tutto il
Nord-Est, quindi è inspiegabile l'atteggiamento del Governo
austriaco, che si trincera dietro motivazioni che nessuno riesce
a capire.
A rischio ci sono 300 posti di lavoro, persone che si sentono
inspiegabilmente scaricate dopo aver fatto crescere la banca,
aver risposto alle esigenze di tante famiglie, piccole e medie
imprese e aver anche contribuito a portare benefici all'Austria,
con la quale la nostra regione intrattiene storicamente ottimi
rapporti.
L'opacità di comportamento da parte austriaca è poco
comprensibile, ha commentato l'assessore Torrenti, che ha
confermato l'impegno dell'Esecutivo, ma anche l'imbarazzo che si
riverbera sui rapporti importanti e amichevoli in essere.
Renzo Tondo (AR) ha consigliato di evitare le polemiche in questo
momento e a spostare ogni ragionamento sul piano politico. Da
parte sua incontrerà i precedenti amministratori carinziani per
cercare di capire una situazione piuttosto complicata.
Renzo Liva (Pd) si è detto disponibile ad approfondire la
questione in Commissione per arrivare alla prossima sessione
d'Aula con un documento condiviso, proposta sostenuta da tutti, a
iniziare da Pietro Paviotti (Citt).
O siamo nella condizione di aprire un canale tra i due Governi
centrali - così Riccardo Riccardi (FI) - o le azioni di
solidarietà rischiano di non produrre risultati apprezzabili.
Le relazioni tra FVG e Carinzia sono molteplici - ha sottolineato
Alessandro Colautti (Ncd) - la via maestra è l'iniziativa tra
Governi. Noi però possiamo contribuire con una presa di posizione
che possa rafforzare le iniziative in atto.
A tirare le fila il presidente Franco Iacop, che ha evidenziato
come l'incontro debba rimanere aperto grazie alla disponibilità
unanime manifestata oggi da maggioranza e opposizione, ma ha
anche affermato di ritenere importante la sollecitazione politica
nei confronti del nostro Governo. Quanto al Consiglio regionale,
ha dato la sua disponibilità a proporre all'ordine del giorno del
Consiglio regionale, già nella sessione di aprile, l'esame di un
documento che richiami quanto emerso nel corso dell'incontro.
(immagini tv)