FI: Ziberna, isontini declassati per prestazioni sanitarie urgenti
(ACON) Trieste, 31 mar - COM/AB - "Ha dello scandaloso ciò che
ho appreso in riferimento alle prenotazioni ed erogazioni delle
prestazioni specialistiche sanitarie, siano esse visite mediche o
esami diagnostici: se l'assistito al quale il medico di base
prescrive una prestazione con un grado di urgenza (da trattare
prioritariamente) risiede in provincia diversa da quella in cui
la prestazione sarà eseguita, questi non può prenotare
telefonicamente attraverso il CUP - centro unico di prenotazione,
dovendosi recare presso gli sportelli della struttura sanitaria,
ma soprattutto la priorità o l'urgenza che dir si voglia non vale
perché questa ha valore solo nella provincia di residenza
dell'assistito".
"Cosa comporta in pratica tutto ciò? Semplicemente che i
cittadini che risiedono nelle province dotate di minori
possibilità di visite specialistiche e diagnostiche, grazie alla
progressiva spogliazione subita a causa della Giunta
Serracchiani, ovvero chi abita nelle province di Gorizia e di
Pordenone, dovendosi rivolgere alle strutture sanitarie di
Trieste o Udine non potranno prenotare la prestazione, ritenuta
urgente dal proprio medico di base, a mezzo telefono e potranno
beneficiare della prestazione solo dopo i residenti nelle
province dove verrà erogata la prestazione. Insomma i cittadini
dell'Isontino sono declassati a cittadini di serie B, pur
concorrendo quanto gli altri alla spesa sanitaria regionale".
A metterlo in evidenza è Rodolfo Ziberna, vicecapogruppo di Forza
Italia in Consiglio regionale.
"Per questa ragione ho rivolto un'interrogazione alla presidente
Debora Serracchiani e all'assessore Maria Sandra Telesca per far
rilevare come la provincia isontina sia ulteriormente penalizzata
e come lo siano in particolare gli anziani che maggiormente
fruiscono di prestazioni specialistiche urgenti".
"Non solo i cittadini goriziani - ha aggiunto Ziberna - sono
disagiati per doversi recare in altre province per sottoporsi a
prestazione specialistica, ma se lo devono fare urgentemente
saranno ancor più disagiati per non poter prenotare al telefono e
per non poter rispettare l'urgenza valutata dal medico".
"Per questi motivi - conclude Ziberna - ritengo assolutamente
necessario che il CUP debba essere in grado di assicurare tutte
le prenotazioni, incluse quelle con un grado di priorità, senza
costringere i cittadini di serie B a recarsi presso le strutture
sanitarie d'oltre provincia e che tutti i cittadini della regione
debbano essere assolutamente uguali davanti alla priorità di
prenotazione, che deve essere individuata esclusivamente in virtù
allo stato di bisogno e di urgenza valutata dal medico e non già
dalla distanza della propria residenza dal luogo di erogazione
della prestazione sanitaria. Appare necessario adottare, semmai,
linee guida condivise con i medici di medicina generale per
individuare le ragioni che possono determinare indici di
priorità."