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CR: relazione europarlamentare Martina Dlabajova (2)

22.04.2016
12:11
(ACON) Trieste, 22 apr - RCM - Dal controllo di bilancio dell'Unione europea emergono i problemi dell'Unione stessa, e si può capire come ci si deve muovere e verso cosa si deve andare. Ne è convinta l'europarlamentare Martina Dlabajova, vicepresidente della Commissione europea per il controllo di bilancio, la cui attività principale è analizzare il "discharge" (letteralmente "discarico", ma nello specifico si traduce con "conto di gestione") europeo del 2014, pari a circa 142,5 miliardi di euro (rappresenta circa il 2% del totale della spesa pubblica degli Stati membri Ue, ovvero l'1% del Pil europeo). Un controllo - ha piegato la Dlabajova - che operiamo in parallelo con quanto fa, autonomamente, la Corte dei Conti europea su ogni spesa e ogni progetto, e che poi prepara una propria relazione.

L'europarlamentare ha, quindi, illustrato il complesso iter in cui si snoda il controllo effettuato dalla Commissione di cui è vicepresidente e l'importanza che possiede. Inoltre - ha spiegato - possiamo decidere autonomamente cosa controllare, se e quando abbiamo l'impressione che ci siano errori nell'utilizzo dei fondi elargiti dall'Ue, oppure se non ravvisiamo ne nasca un valore aggiunto. Perciò i controlli sono sì alla parte formale (conformità al regolamento, correttezza nella compilazione della documentazione) della concessione del contributo, ma anche ai risultati, e questo è un aspetto che si è aggiunto dall'anno scorso: è fondamentale poter evidenziare anche i risultati raggiunti, ne va anche della fiducia dei cittadini verso l'Europa istituzione.

La Dlabajova non ha, poi, mancato di dire che comunque non tutti gli errori costituiscono necessariamente una frode. Inoltre ha criticato la rigidità del bilancio Ue: "È necessaria maggiore flessibilità, dobbiamo poter intervenire lì dove c'è necessità, perché gli eventi storici, vedi ad esempio il problema immigrazione, dimostrano che è indispensabile andare verso questo cambiamento". E un'altra critica è arrivata alla mancanza di un collegamento diretto tra la Commissione controllo bilanci europea e le Commissioni controllo bilanci dei singoli Stati membri, legame che invece sarebbe fondamentale per limitare gli errori.

Quanto al contributo dell'Italia nel 2014, la spesa totale Ue in Italia è pari a -10,695 miliardi (come percentuale del Pil italiano -0,66%); il totale del contributo italiano al bilancio Ue è pari a -14,368 miliardi (come percentuale del suo Pil -0,89%).

(foto; immagini tv)

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