CR: no dell'Aula a referendum su alcune disposizioni sulle Uti (4)
(ACON) Trieste, 5 lug - MPB - L'Aula ha bocciato
l'ammissibilità del referendum per l'abrogazione di alcune
disposizioni riguardanti le UTI contenute nella legge 26 del
2014, in particolare gli articoli da 1 a 20, da 23 a 40 e da 56 a
70. La proposta era stata sottoscritta da 901 cittadini.
L'Assemblea regionale si è espressa con 25 voti contrari di Pd,
Cittadini e Sel, con l'eccezione del consigliere Pustetto che ha
votato sì. Così i voti favorevoli sono stati complessivamente 22,
espressi anche da FI, M5S, Ncd, Autonomia Responsabile, Gruppo
Misto, FdI/AN, LN.
In un ordine del giorno della maggioranza (Moretti-Pd, Lauri-Sel,
Paviotti-Citt) sono delineate le ragioni della inammissibilità in
considerazione, tra l'altro, che i gruppi di disposizioni
indicate - talune modificate o aggiunte successivamente - hanno
contenuti eterogenei, tali da non poter essere ricondotti a una
matrice razionalmente unitaria; che il quesito non contempla
alcune disposizioni che per finalità paiono connesse con le
disposizioni indicate; che la proposta non soddisfa il requisito
della completezza del quesito.
Analogamente, un ordine del giorno sottoscritto dalle opposizioni
- a eccezione del MoVimento 5 Stelle che aveva annunciato che non
avrebbe presentato un proprio documento - riassume le ragioni
dell'ammissibilità, evidenziando che la riforma in questo periodo
di applicazione ha dimostrato notevoli criticità in più aspetti;
inoltre, invita l'Aula a rivedere quanto prima la disciplina
degli istituti di partecipazione popolare nella nostra regione
affinchè il procedimento di ammissibilità sui referendum sulle
leggi regionali venga affidato un organo consiliare terzo.
(immagini tv)
(segue)