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CR: no dell'Aula a referendum su alcune disposizioni sulle Uti (4)

05.07.2016
17:11
(ACON) Trieste, 5 lug - MPB - L'Aula ha bocciato l'ammissibilità del referendum per l'abrogazione di alcune disposizioni riguardanti le UTI contenute nella legge 26 del 2014, in particolare gli articoli da 1 a 20, da 23 a 40 e da 56 a 70. La proposta era stata sottoscritta da 901 cittadini.

L'Assemblea regionale si è espressa con 25 voti contrari di Pd, Cittadini e Sel, con l'eccezione del consigliere Pustetto che ha votato sì. Così i voti favorevoli sono stati complessivamente 22, espressi anche da FI, M5S, Ncd, Autonomia Responsabile, Gruppo Misto, FdI/AN, LN.

In un ordine del giorno della maggioranza (Moretti-Pd, Lauri-Sel, Paviotti-Citt) sono delineate le ragioni della inammissibilità in considerazione, tra l'altro, che i gruppi di disposizioni indicate - talune modificate o aggiunte successivamente - hanno contenuti eterogenei, tali da non poter essere ricondotti a una matrice razionalmente unitaria; che il quesito non contempla alcune disposizioni che per finalità paiono connesse con le disposizioni indicate; che la proposta non soddisfa il requisito della completezza del quesito.

Analogamente, un ordine del giorno sottoscritto dalle opposizioni - a eccezione del MoVimento 5 Stelle che aveva annunciato che non avrebbe presentato un proprio documento - riassume le ragioni dell'ammissibilità, evidenziando che la riforma in questo periodo di applicazione ha dimostrato notevoli criticità in più aspetti; inoltre, invita l'Aula a rivedere quanto prima la disciplina degli istituti di partecipazione popolare nella nostra regione affinchè il procedimento di ammissibilità sui referendum sulle leggi regionali venga affidato un organo consiliare terzo.

(immagini tv)

(segue)