FI: Ziberna, gestione pubblica terme Arta è scelta anacronistica
(ACON) Trieste, 8 lug - COM/AB - "Perché la Giunta Serracchiani
ha scelto la gestione pubblica delle Terme di Arta, anziché
quella privata con gli incentivi? Una decisione assolutamente
anacronistica e destinata a fallire, anche perché, a oggi, non
sono visibili all'orizzonte ipotesi di guadagni provenienti dalle
strutture termali così come sono impostate".
A porre il quesito è il vicecapogruppo di Forza Italia in
Consiglio regionale Rodolfo Ziberna che ha presentato
un'interrogazione.
"Dallo scorso gennaio - rileva Ziberna - lo stabilimento termale
carnico di Arta, di proprietà municipale, era gestito da
Promoturismo FVG dopo la rinuncia del precedente gestore, la Casa
di cura Città di Udine, per gli elevati costi di gestione,
soprattutto energetici, che rendono assolutamente non economica
la gestione. A gennaio è stato annunciato che Promoturismo FVG
avrebbe assunto solo temporaneamente la gestione dei servizi
delle terme di Arta, come richiesto dal Comune proprietario della
struttura, rilevandola in comodato e assumendo a proprio carico
tutti gli oneri e proventi derivanti dalla gestione, fino al
termine delle procedure di gara e all'avvio di una nuova
gestione. Le terme carniche sarebbero state gestite
operativamente da Carnia Welcome sino al 31 marzo, quando avrebbe
dovuto essere operativa la nuova gestione".
"Il bando, però, non ha sortito l'esito auspicato, così
l'impianto termale è rimasto senza offerte di gestione da parte
di privati. A fronte di questa situazione la giunta regionale
cosa fa? Decide di affidare la gestione alla GIT Grado Impianti
Turistici SpA, soggetto che solo nella fantasia di qualcuno è di
natura privata, visto che gli amministratori sono nominati da
soggetti pubblici, tra i quali la Regione".
"Una scelta pubblica preoccupante da parte della Regione -
prosegue l'esponente di Forza Italia - che, avendo deciso di non
incentivare la gestione privata dei servizi da parte della Casa
di cura Città di Udine, ha preferito puntare su una gestione
diretta che va dalle spiagge agli impianti di risalita.
Un'opzione assolutamente anacronistica e destinata a fallire,
visto che non sono visibili all'orizzonte ipotesi di guadagni
provenienti dalle strutture termali così come ora impostate".
"Per questo - conclude Ziberna - chiedo alla Giunta quali siano i
piani economici, entrate e uscite finanziarie previste,
investimenti, costi di gestione, affluenze per il futuro sia
dell'impianto termale carnico che di quello balneare; quali sono
i costi e l'affluenza negli ultimi tre esercizi e quali sono gli
intendimenti dell'Amministrazione per il costituendo polo termale
(Arta, Grado, Monfalcone) in termini di gestione (auspicata
gestione privata o gestione pubblica come quella attuale?) di
incentivi regionali, costi, affluenza e fruizione dei relativi
servizi e iniziative promozionali".