M5S: Sergo, impedire realizzazione elettrodotto Udine Ovest-Redipuglia
(ACON) Trieste, 30 ago - COM/AB - Renzi e Serracchiani vogliono
distruggere il nostro paesaggio. A dirlo non è solo il MoVimento
5 Stelle e non sono solo i cittadini, sindaci e comitati locali.
A dirlo è stato il ministero dei beni e delle attività culturali
e del turismo (Mibact) che, nel giugno scorso dando parere
negativo alla realizzazione dell'elettrodotto aereo Udine
ovest-Redipuglia, sottolineava l'estraneità di quest'opera al
contesto della campagna friulana che resterà per sempre sfregiata.
A sostenerlo è il portavoce del M5S in Consiglio regionale
Cristian Sergo, che aggiunge:
L'affermazione "ormai era stato deciso" della presidente della
Regione non ha alcun fondamento. Il 7 maggio 2010 l'allora
eurodeputata Debora Serracchiani gridava allo scandalo, accusando
Terna di voler imporre con un atto d'imperio l'elettrodotto
aereo. Dello stesso avviso era anche l'attuale presidente del
Consiglio regionale Iacop, che in quei giorni presentava
un'interpellanza, chiedendo alla Giunta regionale di coinvolgere
il Consiglio regionale nella decisione di interrare l'opera.
Eppure, una volta al governo, il Partito democratico e l'attuale
presidente nulla hanno fatto per impedire la realizzazione
dell'opera aerea.
Anzi, dopo che il Consiglio di Stato ha annullato l'intero
procedimento di VIA, dopo che il ministero dei beni culturali ha
espresso parere contrario, dopo che i Comuni attraversati
dall'elettrodotto si sono espressi una volta ancora in maniera
negativa, la Giunta regionale un mese fa ha espresso parere di
compatibilità ambientale favorevole, cosa che nemmeno la Giunta
Tondo era riuscita a fare quando è stato il suo turno di decidere.
Due settimane fa è arrivata da Roma la notizia che il Governo ha
consentito la prosecuzione del procedimento, volto ad autorizzare
la realizzazione dell'opera. Perché mai Renzi è dovuto interviene
in una procedura ordinaria sulla quale non ha alcun dovere di
intervenire? Avremmo voluto commentare le ragioni di questa
anomala, irrituale e incomprensibile intromissione nella
procedura amministrativa, ma dal 10 agosto stiamo chiedendo la
delibera agli uffici di Roma senza aver ottenuto alcuna risposta.
Che cosa c'è di tanto segreto da non poter essere reso pubblico?
Forse il motivo risiede nel fatto che il ministero dell'ambiente
si trovava nell'imbarazzante situazione di "dover" dare a tutti i
costi parere favorevole nonostante il giudizio contrario del
ministero dei beni culturali?
Non ci stancheremo mai di ripetere che l'articolo 9 della
Costituzione recita che la Repubblica tutela il paesaggio e il
patrimonio storico e artistico della Nazione. La Costituzione nel
nostro Paese andrebbe difesa e attuata nei suoi principi
fondamentali, non riformata.
La Giunta Serracchiani deve dimettersi prima di arrecare
ulteriori danni irreparabili al territorio del Friuli Venezia
Giulia.