FI: Novelli, sost. al reddito, Giunta legifera per approssimazioni
(ACON) Trieste, 21 set - COM/MPB - "Portali informatici
limitati e di difficile utilizzo, carenza di personale, problemi
con l'applicazione dei trattamenti previdenziali: sono queste le
criticità evidenziate dagli Ambiti socio-sanitari dei Comuni.
Tutti dati che ci fanno dire che la misura attiva di sostegno al
reddito, così come è stata pensata e sviluppata, è un totale
fallimento".
Ad affermarlo il consigliere regionale di Forza Italia Roberto
Novelli a seguito dell'audizione in III Commissione dei
responsabili degli Ambiti.
"Tutti gli Ambiti - rileva Novelli - hanno evidenziato difficoltà
nella stesura ed elaborazione del patto di inclusione, il cardine
di questa misura. Difficoltà legate al funzionamento dei portali
di applicazione che, in alcuni casi, hanno ritardato la redazione
e la sottoscrizione dei patti stessi da parte dei beneficiari
che, nel frattempo, hanno, però, percepito il sostegno economico.
Quindi la misura deve essere intesa come assistenzialismo? Non mi
risulta che sia questo l'intento della norma. E se le persone che
hanno beneficiato del sostegno economico poi effettivamente non
ne avevano diritto, cosa succede? Restituiscono i soldi?
"Vogliamo poi parlare del costo economico della misura? La Giunta
ha già stanziato oltre 40 milioni di euro ma, stando agli ultimi
dati dell'Ires, per soddisfare tutte le domande sarebbero
necessari almeno 70 milioni. Senza contare i fondi che la Regione
dovrà prevedere per l'assunzione di ulteriore personale, al fine
di gestire la mole di domande: 2,2 milioni per 18 persone a tempo
determinato. Esigenza, peraltro, espressa anche dagli Ambiti che
evidenziano carenze di personale.
"E che dire - prosegue l'esponente di Forza Italia - della scelta
di erogare la misura attraverso una carta prepagata che non
consente, ad esempio, di poter pagare spese fondamentali come
l'affitto?
"Com'è ormai prassi del centrosinistra e della Giunta
Serracchiani - conclude Novelli - si decide senza pensare al
funzionamento dei servizi e ai costi reali in un continuo
legiferare per approssimazioni successive. Siamo alla solita
'annuncite', pubblicizzata in pompa magna, ma che poi, nella
pratica, non solo non funziona, ma ha anche appesantito il lavoro
degli Ambiti dei servizi sociali dei Comuni dal punto di vista
burocratico e amministrativo".