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I Comm: audizione pres. Insiel su attuazione Piano industriale

21.09.2016
14:49
(ACON) Trieste, 21 set - RCM - A distanza di un anno dalla prima illustrazione del crono-programma 2014-2017, il presidente della società informatica regionale Insiel, Simone Puksic, e l'assessore Paolo Panontin si sono ripresentati alla I Commissione consiliare presieduta da Renzo Liva (Pd) per aggiornarla sull'attuazione del Piano industriale dell'azienda.

Per effetto del Piano industriale approvato dalla Giunta regionale esattamente due anni fa, Insiel - ha rammentato Puksic - ha assunto il ruolo di Centro servizi per l'innovazione digitale e di integratore globale di sistemi e infrastrutture ICT (Information and Communications Technology, ovvero Tecnologie dell'informazione e della comunicazione) al servizio della pubblica amministrazione, della sanità, degli enti locali e in generale dei cittadini del Friuli Venezia Giulia. Ecco che Insiel ha il compito prioritario di affiancare la Regione nell'attuare riforme come quella sanitaria e degli enti locali.

Puksic ha così citato per primo il progetto Ermes con cui la Regione intende portare la banda larga (fase 1, terminata a giugno, 96% dell'infrastruttura realizzata) e ultra larga (fase 2, terminerà entro l'anno) alle pubbliche amministrazioni, alle imprese e alle famiglie del FVG, anche per non dire soprattutto nelle aree marginali del territorio, le cosiddette bianche - Cluster C e D, ha spiegato Panontin - finanziando interventi volti a colmare il divario digitale che affligge tali zone attraverso l'infrastrutturazione della rete di telecomunicazione.

Così gli obiettivi: attivazione in 217 Comuni; collegamento di 1.012 sedi utente; 1.679 chilometro di infrastruttura di dorsale; 720 chilometri di infrastruttura di cablaggio nelle 86 zone industriali afferenti i 18 Consorzi e distretti industriali reginali; 212 chilometri di reti ottiche metropolitane nei capoluoghi di provincia; 8.736 apparati attivi sulla rete regionale. Oggi risultano attivi 199 Comuni: per fine anno saranno tutti attivi, eccetto Sgonico e Monrupino, in provincia di Trieste, causa intoppi per ottenere i permessi e causa maltempo. "Tra i mancanti c'è anche il mio, Azzano Decimo", ha detto tra il serio e il faceto l'assessore Panontin per far capire che non si fanno sconti, ma neppure favoritismi a nessuno.

Inoltre, ad agosto 2016 sono stati pubblicati 3 avvisi relativi alla cessione di fibra nelle zone industriali (ZI dei Comuni del Distretto della sediase; ZI dei Comuni del Distretto industriale dell'agro-alimentare di San Daniele, del Consorzio per lo sviluppo industriale del Friuli centrale e della zona pedemontana Alto Friuli, del Distretto delle tecnologie digitali; ZI dei Comuni dei Consorzi per lo sviluppo di Monfalcone, di Gorizia e di Trieste) allo scopo di ridurre il divario digitale grazie alla concessione in uso delle risorse della rete Ermes eccedenti il fabbisogno della pubblica amministrazione. Alla fine, più del 70% della rete in eccedenza sarà a bando di cessione. Il 14 settembre scorso si è tenuto un incontro con gli operatori di telecomunicazioni per approfondire i contenuti degli avvisi; le domande preliminari dovranno essere presentate entro il 30 settembre prossimo.

Per quanto riguarda la sanità, Insiel è da tempo responsabile dell'insieme delle applicazioni e delle infrastrutture informatiche che concorrono all'erogazione dei servizi sanitari per i cittadini. Tra i progetti portati avanti, la riduzione da 9 a 6 delle Aziende sanitarie senza vi siano stati intoppi di operatività; creazione del Fascicolo sanitario elettronico (Fse); dematerializzazione della ricetta farmaceutica, con quella specialistica in fase di sperimentazione; centralizzazione del 118 a Palmanova e avvio del Numero unico europeo di emergenza 112 (Nue); creazione di una App per le emergenze; offerta di diversi servizi on line come la situazione dei pazienti nei Pronto soccorso, verifica dei tempi di attesa e prenotazioni, pagamento ticket, referti, cambio medico, etc.

Non da ultimo, Puksic ha parlato del progetto "Insiel4joung": il Piano di ricambio generazionale vede l'uscita di circa 100 dipendenti attraverso un piano di accompagnamento alla pensione, a fronte di 50 persone da assumere in 3 anni, dopo che da 6 anni Insiel non assumeva - ha sottolineato il presidente dell'azienda -. A fine giugno 2016, sono entrati a far parte di Insiel 10 ragazze e 5 ragazzi con non più di 29 anni, con un contratto di un anno (per i meritevoli non si esclude diventerà a tempo indeterminato) di apprendistato professionalizzante, dove alternano lavoro e formazione. In tutto, erano arrivati 258 curricula da tutta Italia.

Non tralasciando l'aspetto del lavoro degli addetti al Customer service desk di Insiel, ovvero di coloro che ogni giorno rispondono alle richieste di assistenza degli utenti, Puksic ha concluso parlando dei risparmi giunti con la razionalizzazione delle sedi: abbandono della sede udinese di via Umago affittata per 685mila euro all'anno per una nuova sede in via del Cotonificio per 225mila euro annui e ripristino di una vecchia sede a Feletto Umberto (Tavagnacco) costato 200mila euro. Ai risparmi dell'immediato, si aggiungeranno i minori costi energetici derivanti dall'utilizzo di sistemi più moderni ed efficienti. A tutto ciò, si sommerà il risparmio derivante dal taglio dei dipendenti. I costi del personale, infatti, sono passati da 41,8 milioni del 2015 a poco più di 40 milioni.

Le conclusioni all'assessore Panontin, che le ha dedicate a uno degli argomenti più delicati relativi all'offerta informatica della Regione al territorio: come evitare che i singoli enti locali escano dalla logica del sistema integrato a cui la Regione punta. Non possiamo obbligarli - ha spiegato l'assessore -, ma solo offrire loro servizi in convenzione. Per ottenere un sistema più integrato, esistono solo due strade e le stiamo studiando: la prima è la cessione all'ente di quote societarie così, diventando socio a sua volta, il vincolo a utilizzare i servizi della società è più forte, inoltre ne diventa controllore mentre oggi il controllore è unico (la Regione). La seconda strada è coercitiva e implica condizionare i trasferimenti di parte corrente: la Regione fornisce gratuitamente un servizio sebbene a lei costi, perché Insiel - ha rimarcato Panontin - non vive di aria, e se il Comune può permettersi di rifiutarlo allora significa che ha risorse proprie; se ha risorse proprie, la Regione può trasferirgli meno entrate. È una strada già tentata, ma che ovviamente ha provocato un'alzata di scudi da parte dei Comuni.

Non tutto è bello - ha chiosato Panontin -, ci sono cose che non vanno come vorremmo, ma anche criticare tutto non è giusto. L'impostazione aziendale è rimasta ferma per troppo tempo.

Da parte dei consiglieri, le curiosità di Cargnelutti (Ncd) sono andate alla cessione di oltre 210 dipendenti a Insiel Mercato e dunque alla situazione dei cassaintegrati; la Bianchi (M5S) ha spaziato dal numero delle utenze attive al funzionamento del data base del Sistema sanitario regionale; Sergo (M5S) ha chiesto del portale marketing territoriale e di Industria 4.0; Paviotti (Citt) e Gratton (Sel) si sono interessati di come poter superare il divario digitale; Marsilio (Pd) ha accusato la necessità di un sistema unico che obblighi tutti i soggetti pubblici a integrarsi.

(immagini tv)