I Comm: audizione pres. Insiel su attuazione Piano industriale
(ACON) Trieste, 21 set - RCM - A distanza di un anno dalla
prima illustrazione del crono-programma 2014-2017, il presidente
della società informatica regionale Insiel, Simone Puksic, e
l'assessore Paolo Panontin si sono ripresentati alla I
Commissione consiliare presieduta da Renzo Liva (Pd) per
aggiornarla sull'attuazione del Piano industriale dell'azienda.
Per effetto del Piano industriale approvato dalla Giunta
regionale esattamente due anni fa, Insiel - ha rammentato Puksic
- ha assunto il ruolo di Centro servizi per l'innovazione
digitale e di integratore globale di sistemi e infrastrutture ICT
(Information and Communications Technology, ovvero Tecnologie
dell'informazione e della comunicazione) al servizio della
pubblica amministrazione, della sanità, degli enti locali e in
generale dei cittadini del Friuli Venezia Giulia. Ecco che Insiel
ha il compito prioritario di affiancare la Regione nell'attuare
riforme come quella sanitaria e degli enti locali.
Puksic ha così citato per primo il progetto Ermes con cui la
Regione intende portare la banda larga (fase 1, terminata a
giugno, 96% dell'infrastruttura realizzata) e ultra larga (fase
2, terminerà entro l'anno) alle pubbliche amministrazioni, alle
imprese e alle famiglie del FVG, anche per non dire soprattutto
nelle aree marginali del territorio, le cosiddette bianche -
Cluster C e D, ha spiegato Panontin - finanziando interventi
volti a colmare il divario digitale che affligge tali zone
attraverso l'infrastrutturazione della rete di telecomunicazione.
Così gli obiettivi: attivazione in 217 Comuni; collegamento di
1.012 sedi utente; 1.679 chilometro di infrastruttura di dorsale;
720 chilometri di infrastruttura di cablaggio nelle 86 zone
industriali afferenti i 18 Consorzi e distretti industriali
reginali; 212 chilometri di reti ottiche metropolitane nei
capoluoghi di provincia; 8.736 apparati attivi sulla rete
regionale. Oggi risultano attivi 199 Comuni: per fine anno
saranno tutti attivi, eccetto Sgonico e Monrupino, in provincia
di Trieste, causa intoppi per ottenere i permessi e causa
maltempo. "Tra i mancanti c'è anche il mio, Azzano Decimo", ha
detto tra il serio e il faceto l'assessore Panontin per far
capire che non si fanno sconti, ma neppure favoritismi a nessuno.
Inoltre, ad agosto 2016 sono stati pubblicati 3 avvisi relativi
alla cessione di fibra nelle zone industriali (ZI dei Comuni del
Distretto della sediase; ZI dei Comuni del Distretto industriale
dell'agro-alimentare di San Daniele, del Consorzio per lo
sviluppo industriale del Friuli centrale e della zona pedemontana
Alto Friuli, del Distretto delle tecnologie digitali; ZI dei
Comuni dei Consorzi per lo sviluppo di Monfalcone, di Gorizia e
di Trieste) allo scopo di ridurre il divario digitale grazie alla
concessione in uso delle risorse della rete Ermes eccedenti il
fabbisogno della pubblica amministrazione. Alla fine, più del 70%
della rete in eccedenza sarà a bando di cessione. Il 14 settembre
scorso si è tenuto un incontro con gli operatori di
telecomunicazioni per approfondire i contenuti degli avvisi; le
domande preliminari dovranno essere presentate entro il 30
settembre prossimo.
Per quanto riguarda la sanità, Insiel è da tempo responsabile
dell'insieme delle applicazioni e delle infrastrutture
informatiche che concorrono all'erogazione dei servizi sanitari
per i cittadini. Tra i progetti portati avanti, la riduzione da 9
a 6 delle Aziende sanitarie senza vi siano stati intoppi di
operatività; creazione del Fascicolo sanitario elettronico (Fse);
dematerializzazione della ricetta farmaceutica, con quella
specialistica in fase di sperimentazione; centralizzazione del
118 a Palmanova e avvio del Numero unico europeo di emergenza 112
(Nue); creazione di una App per le emergenze; offerta di diversi
servizi on line come la situazione dei pazienti nei Pronto
soccorso, verifica dei tempi di attesa e prenotazioni, pagamento
ticket, referti, cambio medico, etc.
Non da ultimo, Puksic ha parlato del progetto "Insiel4joung": il
Piano di ricambio generazionale vede l'uscita di circa 100
dipendenti attraverso un piano di accompagnamento alla pensione,
a fronte di 50 persone da assumere in 3 anni, dopo che da 6 anni
Insiel non assumeva - ha sottolineato il presidente dell'azienda
-. A fine giugno 2016, sono entrati a far parte di Insiel 10
ragazze e 5 ragazzi con non più di 29 anni, con un contratto di
un anno (per i meritevoli non si esclude diventerà a tempo
indeterminato) di apprendistato professionalizzante, dove
alternano lavoro e formazione. In tutto, erano arrivati 258
curricula da tutta Italia.
Non tralasciando l'aspetto del lavoro degli addetti al Customer
service desk di Insiel, ovvero di coloro che ogni giorno
rispondono alle richieste di assistenza degli utenti, Puksic ha
concluso parlando dei risparmi giunti con la razionalizzazione
delle sedi: abbandono della sede udinese di via Umago affittata
per 685mila euro all'anno per una nuova sede in via del
Cotonificio per 225mila euro annui e ripristino di una vecchia
sede a Feletto Umberto (Tavagnacco) costato 200mila euro. Ai
risparmi dell'immediato, si aggiungeranno i minori costi
energetici derivanti dall'utilizzo di sistemi più moderni ed
efficienti. A tutto ciò, si sommerà il risparmio derivante dal
taglio dei dipendenti. I costi del personale, infatti, sono
passati da 41,8 milioni del 2015 a poco più di 40 milioni.
Le conclusioni all'assessore Panontin, che le ha dedicate a uno
degli argomenti più delicati relativi all'offerta informatica
della Regione al territorio: come evitare che i singoli enti
locali escano dalla logica del sistema integrato a cui la Regione
punta. Non possiamo obbligarli - ha spiegato l'assessore -, ma
solo offrire loro servizi in convenzione. Per ottenere un sistema
più integrato, esistono solo due strade e le stiamo studiando: la
prima è la cessione all'ente di quote societarie così, diventando
socio a sua volta, il vincolo a utilizzare i servizi della
società è più forte, inoltre ne diventa controllore mentre oggi
il controllore è unico (la Regione). La seconda strada è
coercitiva e implica condizionare i trasferimenti di parte
corrente: la Regione fornisce gratuitamente un servizio sebbene a
lei costi, perché Insiel - ha rimarcato Panontin - non vive di
aria, e se il Comune può permettersi di rifiutarlo allora
significa che ha risorse proprie; se ha risorse proprie, la
Regione può trasferirgli meno entrate. È una strada già tentata,
ma che ovviamente ha provocato un'alzata di scudi da parte dei
Comuni.
Non tutto è bello - ha chiosato Panontin -, ci sono cose che non
vanno come vorremmo, ma anche criticare tutto non è giusto.
L'impostazione aziendale è rimasta ferma per troppo tempo.
Da parte dei consiglieri, le curiosità di Cargnelutti (Ncd) sono
andate alla cessione di oltre 210 dipendenti a Insiel Mercato e
dunque alla situazione dei cassaintegrati; la Bianchi (M5S) ha
spaziato dal numero delle utenze attive al funzionamento del data
base del Sistema sanitario regionale; Sergo (M5S) ha chiesto del
portale marketing territoriale e di Industria 4.0; Paviotti
(Citt) e Gratton (Sel) si sono interessati di come poter superare
il divario digitale; Marsilio (Pd) ha accusato la necessità di un
sistema unico che obblighi tutti i soggetti pubblici a
integrarsi.
(immagini tv)