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CR: ddl geodiversità, approvati gli articoli da 7 a 11 (5)

30.09.2016
13:13
(ACON) Trieste, 30 set - MPB - Nessuna modifica presentata per l'articolo 7 che apre il Capo III sulle disposizioni in materia di aree carsiche e acquiferi carsici, di cui tratta la ricognizione e delimitazione, e per questo considerato di importanza centrale: approvato a maggioranza ma senza voto contrari. Accolto poi l'emendamento aggiuntivo di AR-Ncd all'articolo 8, che completa il Capo con le disposizioni per la tutela di aree carsiche e acquiferi carsici: in base alla modifica, puramente normativa, la Regione può promuovere interventi per accordi e collaborazioni anche sovranazionali e sovraregionali per lo studio e la gestione ottimale di aree vaste carsiche ove avviene la ricarica delle falde carsiche regionali stesse.

Fanno quindi seguito le norme per la tutela e la valorizzaizone del patrimonio speleologico e delle forre, contenute nel Capo IV del provvedimento.

All'articolo 9 si tratta del Catasto speleologico regionale (CSR) approvato dopo l'accoglimento di un emendamento proposto da Gabrovec (Pd-Ssk) e Ukmar (Pd) con anche i relatori di maggioranza, che inserisce fra i dati identificativi catastali anche quelli toponomastici accanto ai già citati topografici e metrici.

Le disposizioni per la tutela del patrimonio speleologico e delle forre, all'articolo 10, sono state approvate in una versione modificata ancora da Gabrovec, Ukmar e relatori di maggioranza, e che ai fini dell'aggiornamento del Catasto, stabilisce che - qualora nel corso di lavori di qualsiasi natura sua rinvenuta una grotta o una cavità artificiale - il rinvenimento sia comunicato alla struttura regionale entro 10 giorni.

Modifiche anche all'articolo 11 che concerne disposizioni per la gestione del patrimonio speleologico. In particolare una proposta dai relatori di maggioranza ha poi raccolto anche le firme di Colautti, Dal Zovo e Ret. Sopprime la previsione che consentirebbe alla regione di procedere all'espropriazione delle grotte dichiarate di notevole interesse pubblico. Amplia inoltre il rinvio alle normative statali di settore, attualmente limitato alle materie di tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro, estendendolo a tutte quelle che potenzialmente disciplinano i molteplici aspetti dell'intervento di apertura di una nuova grotta turistica.

Un'ulteriore modifica proposta da Gabrovec, e Ukmar con l'adesione dei relatori di maggioranza, e accolta dall'Aula, interviene sugli aspetti della retroattività normativa.

L'Assemblea ha quindi iniziato l'esame delle modifiche all'articolo 12 riguardante la Consulta tecnico-scientifica.

(segue)