CR: ddl geodiversità, approvati gli articoli da 7 a 11 (5)
(ACON) Trieste, 30 set - MPB - Nessuna modifica presentata per
l'articolo 7 che apre il Capo III sulle disposizioni in materia
di aree carsiche e acquiferi carsici, di cui tratta la
ricognizione e delimitazione, e per questo considerato di
importanza centrale: approvato a maggioranza ma senza voto
contrari. Accolto poi l'emendamento aggiuntivo di AR-Ncd
all'articolo 8, che completa il Capo con le disposizioni per la
tutela di aree carsiche e acquiferi carsici: in base alla
modifica, puramente normativa, la Regione può promuovere
interventi per accordi e collaborazioni anche sovranazionali e
sovraregionali per lo studio e la gestione ottimale di aree vaste
carsiche ove avviene la ricarica delle falde carsiche regionali
stesse.
Fanno quindi seguito le norme per la tutela e la valorizzaizone
del patrimonio speleologico e delle forre, contenute nel Capo IV
del provvedimento.
All'articolo 9 si tratta del Catasto speleologico regionale (CSR)
approvato dopo l'accoglimento di un emendamento proposto da
Gabrovec (Pd-Ssk) e Ukmar (Pd) con anche i relatori di
maggioranza, che inserisce fra i dati identificativi catastali
anche quelli toponomastici accanto ai già citati topografici e
metrici.
Le disposizioni per la tutela del patrimonio speleologico e delle
forre, all'articolo 10, sono state approvate in una versione
modificata ancora da Gabrovec, Ukmar e relatori di maggioranza, e
che ai fini dell'aggiornamento del Catasto, stabilisce che -
qualora nel corso di lavori di qualsiasi natura sua rinvenuta una
grotta o una cavità artificiale - il rinvenimento sia comunicato
alla struttura regionale entro 10 giorni.
Modifiche anche all'articolo 11 che concerne disposizioni per la
gestione del patrimonio speleologico. In particolare una proposta
dai relatori di maggioranza ha poi raccolto anche le firme di
Colautti, Dal Zovo e Ret. Sopprime la previsione che
consentirebbe alla regione di procedere all'espropriazione delle
grotte dichiarate di notevole interesse pubblico. Amplia inoltre
il rinvio alle normative statali di settore, attualmente
limitato alle materie di tutela della salute e della sicurezza
nei luoghi di lavoro, estendendolo a tutte quelle che
potenzialmente disciplinano i molteplici aspetti dell'intervento
di apertura di una nuova grotta turistica.
Un'ulteriore modifica proposta da Gabrovec, e Ukmar con
l'adesione dei relatori di maggioranza, e accolta dall'Aula,
interviene sugli aspetti della retroattività normativa.
L'Assemblea ha quindi iniziato l'esame delle modifiche
all'articolo 12 riguardante la Consulta tecnico-scientifica.
(segue)