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GM: Piccin, burocrazia impedisce cure riab. bambini autistici

06.10.2016
12:24
(ACON) Trieste, 6 ott - COM/MPB - "Presento oggi stesso un'interrogazione urgente all'assessore alla sanità Telesca e alla presidente Serracchiani - afferma determinata la consigliera regionale pordenonese Mara Piccin. Ci troviamo davanti a un caso gravissimo di malasanità, dove una burocrazia pesante e impreparata abbandona le famiglie a loro stesse, al punto tale da lasciarle gestire da sole una problematica tanto delicata com'è l'autismo".

"Il fatto è il seguente - spiega Piccin: la Fondazione bambini e autismo onlus, riconosciuta dal ministero della Sanità, ha dovuto interrompere da mercoledì 5 ottobre 2016 i servizi di riabilitazione poiché l'AAS2 ha ritenuto di non autorizzarli, così come sono rimasti privi di autorizzazione i servizi finora erogati. La causa è stata un inammissibile rimpallo di responsabilità tra i vertici della AAS2 e dell'AAS5, che ha causato inefficienze a catena, con l'effetto di incidere sul corso della procedura di convenzione della onlus, che di fatto non è stata portata a termine. Vi è ora il rischio che i costi dei servizi erogati fino a ieri debbano essere sopportati per intero dalle famiglie, che contavano ragionevolmente sulla copertura regionale per le cure ricevute dai loro bambini autistici.

"La situazione - prosegue la consigliera regionale del Gruppo Misto - è ulteriormente peggiorata dall'assenza di risposte istituzionali.

"Non è accettabile la mancata assunzione di responsabilità degli organi preposti, ed è dovere dell'Amministrazione risolvere questi gravi problemi".

Rincara Piccin: "Andrò al fondo della questione perché voglio non solo una risposta chiara da parte dell'assessore competente, ma anche che vi sia l'accertamento di ogni responsabilità nello svolgimento del servizio pubblico. Farò anche un accesso agli atti".

Conclude Piccin: "Se la riforma sanitaria porta genitori e famiglie a doversi fare carico di problematiche così delicate com'è l'autismo, allora c'è qualcosa che non va. I bambini vanno aiutati e tutelati, non possono aspettare".