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CR: ddl commercio, relatori di maggioranza e contenuti (3)

21.11.2016
13:33
(ACON) Trieste, 21 nov - MPB - Per il disegno di legge n.161 contenente disposizioni per l'adeguamento e la razionalizzazione della normativa regionale in materia di commercio relatori di maggioranza all'Aula sono i consiglieri Alessio Gratton (Sel-FVG), Enio Agnola (Pd) e Gino Gregoris (Cittadini) che concordemente hanno evidenziato come il provvedimento vada a completare il percorso di riordino e semplificazione della normativa afferente il settore terziario avviato lo scorso aprile con la legge 4/2016.

Concordi anche nel sottolineare che l'obiettivo principale sia di promuovere lo sviluppo del sistema economico regionale in armonia con i principi di liberalizzazione e concorrenzialità di derivazione europea, nella convinzione che tali principi debbano essere strettamente legati al territorio con le sue tipicità produttive e peculiarità urbane, storiche e geografiche, tenendo contemporaneamente conto delle esigenze dei consumatori cui assicurare un servizio commerciale adeguato, bastato sul pluralismo e sull'equilibrio tra le diverse strutture di vendita.

La nostra è la regione italiana con il più alto tasso di superficie dedicata alla GDO (grande distribuzione organizzata) per abitante (697 mq ogni 1000 abitanti rispetto alla media nazionale di 384 mq); le imprese attive che operano nel comparto del commercio sono circa 21mila, pari a circa il 23% del totale con all'incirca 90mila occupati.

Per questo il ddl introduce come elemento regolatore il principio fondamentale della pianificazione basato su elementi di carattere urbanistico (infrastrutturazioni di viabilità e servizio, densità insediativa residenziale, sostenibilità sotto i profili edilizio, artistico, ambientale, della tutela della salute) e sul recupero dei centri urbani e storici. La pianificazione urbanistica commerciale diventa così uno strumento finalizzato a promuovere uno sviluppo equilibrato dei diversi esercizi commerciali sul territorio, con particolare riferimento alla possibilità di ristabilire un equilibrio accettabile fra grandi e piccole o medie strutture di vendita.

In questa direzione vanno l'introduzione del Piano di settore comunale con particolare attenzione alle grandi strutture di vendita, il coordinamento con la recente normativa sul consumo del suolo introdotta con la legge regionale 21/2025 e i rimandi alle nuove norme urbanistiche che contengono strumenti specifici rivolti agli Enti locali per attuare una regolamentazione che garantisca maggiore tutela del territorio. Così, ad esempio, vengono previste più stringenti valutazioni legate al traffico e all'impatto ambientale.

In particolare Gratton ha analizzato i contenuti qualificanti il disegno di legge che, oltre alla pianificazione, riguardano la semplificazione e lo snellimento burocratico e organizzativo per gli operatori del settore; la disciplina del commercio della stampa quotidiana e periodica con la previsione che l'attivazione delle rivendite sia assoggettata a SCIA (segnalazione certificata di inizio attività) e la possibilità di commercializzare nelle rivendite qualsiasi altro prodotto; l'abolizione di fatto dell'istituto dell'Osservatorio regionale del commercio, le cui funzioni sono demandate alla Direzione centrale competente, che riguardano la tenuta e la gestione delle basi conoscitive dei dati aggregati, il monitoraggio degli strumenti urbanistico-commerciali dei Comuni, della rete distributiva regionale e della evoluzione della disciplina in materia di aperture e orari degli esercizi commerciali.

Agnola, affermando che anche la decisione di affidare le funzioni dell'Osservatorio alla Direzione competente va nella direzione della semplificazione, ha sottolineato che per il recupero e la valorizzazione dei centri urbani e dei piccoli centri sono previste priorità localizzative degli esercizi commerciali nei centri storici e nelle aree urbane periferiche attraverso azioni, ed eventualmente interventi partecipati dalle associazioni di categoria tesi ad assicurare il rispetto degli standard di parcheggio a sostegno degli esercizi ivi insediati.

Gregoris, infine, ponendo l'accento sugli aspetti innovativi del ddl, innanzitutto il controllo sul consumo del suolo e la promozione del recupero delle attività commerciali nei centri storici e lo snellimento delle regole e delle procedure in tema di contributi, ha aggiunto una riflessione sul delicato e discusso tema delle aperture degli esercizi, ritenendo corretta la soluzione di rendere obbligatorie le chiusure nelle festività riconosciute garantendo così il diritto a tutti i dipendenti del settore commerciale di non essere obbligati a lavorare in tali giornate. Inoltre il relatore ha indicato che debbano essere rivisti alcuni aspetti riguardanti le sanzioni per distinguere chi in maniera evidente tende a eludere le disposizioni normative da chi invece commette errori procedurali, in buona fede e a causa dell'onerosità degli adempimenti burocratici previsti dall'ordinamento che pure questa legge tende a mitigare.

(foto, immagini tv)

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