CR: ddl soppressione Province, i relatori di minoranza (5)
(ACON) Trieste, 23 nov - RCM - Innanzitutto il buon senso, per
il relatore di minoranza Rodolfo Ziberna (FI) sul ddl n. 164
sulla soppressione delle Province, avrebbe dovuto indurre la
Giunta regionale a rinviare l'esame del provvedimento in quanto
tra pochi giorni il Paese sarà chiamato a esprimersi su un
referendum costituzionale che, tra le modifiche suggerite,
contiene anche tale soppressione. Meglio, allora, attendere
l'esito referendario. Concetto poi espresso anche dalla relatrice
di minoranza, Barbara Zilli (LN).
Moltissime le osservazioni che dovremmo svolgere - ha aggiunto
Ziberna -, ma abbiamo ben percepito in sede di Commissione come
la Giunta non intenda concedere alcuno spazio di dialogo. Prova
ne è come un emendamento, proponente lo slittamento della data
della presa in carico del patrimonio di edilizia scolastica della
Provincie di Udine di solo poche settimane, sia stato scartato
per aprioristiche posizioni ideologiche di contrasto. Molte
riserve le nutriamo in ordine alla destinazione finale del
patrimonio immobiliare delle quattro Province, che a nostro
avviso avrebbe potuto trovare spazio in questa legge. Ed è
rinviata al prossimo anno anche la decisione sulla destinazione
delle quote delle Province nelle diverse partecipate. Aspetti
pertanto affatto di secondo piano non sono affrontati dal ddl.
Per una Regione a Statuto speciale come il Friuli Venezia Giulia
- ha concluso la Zilli -, lo scenario delineato dal ddl 162
coniugato con la legge Renzi-Boschi si palesa come una svendita
di fine stagione dell'autonomia, rea di essere passata di moda
per chi governa, colpevole quest'ultimo di una miopia cronica che
è propria soltanto di chi non sa cogliere nelle diversità
regionali le ricchezze e le potenzialità.
L'Aula ha sospeso i lavori per circa un'ora per consentire ai
consiglieri di analizzare i nuovi emendamenti nel frattempo
distribuiti.
(immagini tv)
(segue)