M5S: costi della politica, tagliare indennità consiglieri regionali
(ACON) Trieste, 15 dic - COM/AB - "Gli stipendi dei consiglieri
regionali devono essere adeguati a quello del sindaco di Trieste,
capoluogo di Regione, pari cioè a 5.052 euro al mese, al netto di
aumenti derivanti da ulteriori indennità. È venuto il momento di
ridurre lo stipendio di chi siede in Consiglio regionale, come
chiesto con forza dal Partito democratico, a livello sia
nazionale che regionale, prima del referendum. Questa classe
politica, che a parole difende la credibilità delle istituzioni,
dimostri un briciolo di coerenza almeno nel rispetto di quel 40
per cento di elettori italiani che il 4 dicembre scorso ha votato
per tagliare le indennità agli eletti in Regione".
Questa richiesta arriva per l'ennesima volta dai consiglieri
regionali del MoVimento 5 Stelle Elena Bianchi, Eleonora
Frattolin, Ilaria Dal Zovo, Cristian Sergo e Andrea Ussai che,
per raggiungere questo risultato, nei giorni scorsi hanno
depositato un emendamento all'articolo 10 del Ddl 167 "Legge
collegata alla manovra di bilancio 2017 - 2019".
"Chiediamo quindi di passare da 6.300 euro mensili lordi ai 5.052
mensili lordi - spiega Andrea Ussai, primo firmatario
dell'emendamento -. Fino a pochi giorni fa, battendosi per il Sì
al referendum costituzionale, il Pd promuoveva con convinzione
sui quotidiani, in tv e sui social network la necessità -
improrogabile - di contenere i costi di funzionamento delle
istituzioni. Tra le misure da approvare con urgenza c'era anche
il taglio delle indennità dei consiglieri regionali. Bene, oggi
hanno l'occasione, almeno in Friuli Venezia Giulia, di rispettare
il volere di chi ha votato a favore di questa riforma".
"Ogni euro risparmiato potrà essere utilizzato per aiutare i
cittadini e le piccole medie imprese in forte difficoltà per la
crisi economica. Sono tre anni e mezzo - ricorda Sergo - che
invitiamo i nostri colleghi a ridursi lo stipendio così come
facciamo noi senza bisogno di una legge. Finora siamo stati del
tutto ignorati dai politici di professione. Anzi, siamo stati
regolarmente bacchettati per queste nostre proposte che sono
state sempre bocciate perché - secondo gli esponenti di
centrosinistra e di centrodestra - quello dei consiglieri è un
lavoro importante che deve avere il giusto riconoscimento
economico. Quando invece a sostenerlo era l'attuale
sottosegretario al Governo Maria Elena Boschi, nessuno aveva da
obiettare. Per fortuna i cittadini del Friuli Venezia Giulia
continuano ad apprezzare questa nostra battaglia politica di buon
senso. E d oggi - precisa il consigliere del M5S - abbiamo già
risparmiato più di 800mila euro".
È infatti di 808.969,34 euro l'importo esatto che i consiglieri
regionali del MoVimento 5 Stelle hanno restituito,
complessivamente, ai cittadini e alle imprese del Friuli Venezia
Giulia dal giorno in cui sono stati eletti nell'aprile 2013.
Parliamo di una quota rilevante, che si aggira attorno al 65%,
delle indennità ricevute mese per mese, versata nel "Fondo per lo
sviluppo" della Regione FVG.
Negli ultimi giorni i cinque consiglieri regionali del MoVimento
5 Stelle hanno bonificato, infatti, altri 73.993,29 euro. Sono
risorse risparmiate dagli stipendi dei portavoce regionali del
M5S nei mesi di maggio, giugno, luglio e agosto 2016, destinate a
sostenere le piccole e medie imprese del Friuli Venezia Giulia.
L'ottavo assegno (simbolico) sarà consegnato ai cittadini
domenica 18 dicembre nel corso di un incontro pubblico che si
terrà, dalle 16.00, nella sala Dora Bassi di Gorizia (via
Garibaldi, 7).