FI: Ziberna, proposta di legge contro il bullismo
(ACON) Trieste, 21 dic - COM/RCM - Promuovere e sostenere
azioni di rilevazione, prevenzione, gestione e contrasto del
fenomeno del bullismo in tutte le sue diverse manifestazioni,
compreso il cyberbullismo, al fine di tutelare la crescita
educativa, sociale e psicologica dei minori, valorizzare il
benessere tra pari e prevenire il rischio nell'età dell'infanzia
e dell'adolescenza.
E' questo l'obiettivo della proposta di legge "Disciplina degli
interventi per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del
bullismo", presentata dal consigliere regionale di Forza Italia
Rodolfo Ziberna (primo firmatario) e sottoscritta anche dai
colleghi Roberto Novelli, Riccardo Riccardi, Elio De Anna e Bruno
Marini.
"Anche nella nostra regione - rileva Ziberna - il fenomeno del
bullismo ha assunto dimensioni che non possiamo non definire
preoccupanti. Recenti fatti come quello accaduto a Gorizia, dove
una ragazza è stata picchiata dai compagni di scuola perché aveva
osato ribellarsi a mesi di violenza e soprusi verbali, ci
impongono di intervenire adeguatamente e con una norma che possa
essere di aiuto ai casi di bullismo.
"Secondo gli ultimi dati Istat, nel 2014 il fenomeno in Italia ha
interessato più del 50% degli 11-17enni che hanno subito qualche
episodio offensivo, non rispettoso e/o violento da parte di altri
ragazzi o ragazzi nei 12 mesi precedenti. Ulteriori dati vengono
forniti da una recente indagine di Sos Il Telefono Azzurro Onlus
e DoxaKids, secondo la quale 1 adolescente su 5 è vittima
fisicamente di bullismo, in quasi l'80% dei casi a scuola, mentre
1 su 10 lo subisce online e sui Sociale Network. Il 10% delle
vittime tenta il suicidio e il 30% arriva ad atti di
autolesionismo. Solo 1 bambino su 5, però, informa un adulto di
esserne vittima.
"Molti esperti del settore - prosegue l'esponente di Forza Italia
- concordano sul fatto che, verificati e possibilmente
adeguatamente informati da chi può avere subito situazioni di
vessazione, serve immediatamente agire per prevenire il fenomeno.
E questi interventi di prevenzione devono coinvolgere la
famiglia, la comunità scolastica e le istituzioni presenti sul
territorio.
"La proposta di legge che abbiamo presentato prevede come primo
obiettivo proprio quello di cercare di avvicinare i tre mondi di
più frequente azione di atti di bullismo: i ragazzi, la famiglia
e la scuola. Un tanto per accorciare le distanze che si generano
e che sono al culmine della catena del disagio giovanile.
Concretamente si prevede che la Regione sostenga e finanzi
programmi per valorizzare le diversità e contrastare tutte le
discriminazioni, tutelare l'integrità psico-fisica dei bambini e
degli adolescenti, diffondere la cultura della legalità,
l'utilizzo consapevole degli strumenti informativi e della rete,
soprattutto in ambiente scolastico. Tali programmi sono rivolti
sia alle vittime sia agli autori di atti di bullismo, alle loro
famiglie, al personale scolastico e agli educatori in generale.
"Si prevede, inoltre, che la Regione sostenga le spese legali per
le vittime di atti di bullismo nei procedimenti giudiziari (fermo
restando il limite di reddito previsto per il gratuito
patrocinio) e che promuova, di concerto con l'Ufficio scolastico
regionale e le pubbliche amministrazioni del FVG, la destinazione
degli studenti che si rendano responsabili di gravi azioni di
violenza, unitamente o in alternativa alla sospensione, ai lavori
socialmente utili.
"Oltretutto - conclude Ziberna - si istituisce l'Osservatorio
regionale sul bullismo presso la direzione centrale Salute,
Integrazione sociosanitaria e Politiche sociali con lo scopo di
creare una sinergia tra tutti gli attori che sul territorio
possono contribuire a prevenire, gestire e contrastare il
fenomeno del bullismo ed individuare percorsi di istruzione e di
educazione di ogni forma di bullismo e di disagio scolastico".