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LN: Zilli, riconoscere il ruolo delle scuole paritarie

28.12.2016
13:11
(ACON) Trieste, 28 dic - COM/RCM - Scuole paritarie: ai ritardi da parte del ministero, si accompagnano i ritardi regionali per le sezioni primavera. Questi istituti ormai sono ridotti all'asfissia: questo il commento di Barbara Zilli (LN) in occasione della scorsa seduta d'Aula in cui si è discusso del bilancio regionale e la Giunta ha accolto un ordine del giorno primo passo verso il riconoscimento del ruolo di questi istituti per la società.

"Siamo di fronte a una spirale viziosa - dice oggi la Zilli - e l'amministrazione non fa nulla per interromperla: la Regione non può prescindere da una doverosa attività di pressing sul ministero per l'erogazione dei contributi agli istituti paritari e nemmeno nascondersi dietro il paravento della carenza di organico per la ritardata erogazione dei fondi per le sezioni primavera: in ogni caso a rimetterci sono le famiglie.

"E' innegabile che il servizio offerto dalle paritarie, in particolare dell'infanzia, sia ormai irrinunciabile e complementare a quello fornito dalla scuola pubblica - prosegue la Zilli -. Così stando le cose, le scuole sono costrette anche a sacrificare gli stipendi degli insegnanti e i servizi di pre e post accoglienza.

"Negli ultimi cinque anni le paritarie chiuse in Italia sono state 350 - continua la Zilli - e la responsabilità spesso è attribuibile proprio alla mancata corresponsione in tempi utili dei fondi ministeriali. La soluzione prospettata dall'assessore Panariti per l'erogazione dei contributi pregressi per le sezioni primavera è doverosa, ma è inaccettabile che in una situazione di cronica incapacità del governo di rispettare i termini per concedere i finanziamenti, pur avendo i soldi in cassa, la Regione corra ai ripari con una doverosa attività di persuasione, né dando sollievo alle scuole coprendo i costi per le sezioni primavera (bambini da 18 mesi a 3 anni).

"Tutti questi aspetti - chiosa la consigliera del Carroccio - stanno a significare una sola cosa: finora sulla questione la Regione si è dimostrata totalmente assente. Confido che l'accoglimento dell'ordine del giorno sia un primo passo verso il giusto riconoscimento di questi istituti".