LN: Zilli, riconoscere il ruolo delle scuole paritarie
(ACON) Trieste, 28 dic - COM/RCM - Scuole paritarie: ai ritardi
da parte del ministero, si accompagnano i ritardi regionali per
le sezioni primavera. Questi istituti ormai sono ridotti
all'asfissia: questo il commento di Barbara Zilli (LN) in
occasione della scorsa seduta d'Aula in cui si è discusso del
bilancio regionale e la Giunta ha accolto un ordine del giorno
primo passo verso il riconoscimento del ruolo di questi istituti
per la società.
"Siamo di fronte a una spirale viziosa - dice oggi la Zilli - e
l'amministrazione non fa nulla per interromperla: la Regione non
può prescindere da una doverosa attività di pressing sul
ministero per l'erogazione dei contributi agli istituti paritari
e nemmeno nascondersi dietro il paravento della carenza di
organico per la ritardata erogazione dei fondi per le sezioni
primavera: in ogni caso a rimetterci sono le famiglie.
"E' innegabile che il servizio offerto dalle paritarie, in
particolare dell'infanzia, sia ormai irrinunciabile e
complementare a quello fornito dalla scuola pubblica - prosegue
la Zilli -. Così stando le cose, le scuole sono costrette anche a
sacrificare gli stipendi degli insegnanti e i servizi di pre e
post accoglienza.
"Negli ultimi cinque anni le paritarie chiuse in Italia sono
state 350 - continua la Zilli - e la responsabilità spesso è
attribuibile proprio alla mancata corresponsione in tempi utili
dei fondi ministeriali. La soluzione prospettata dall'assessore
Panariti per l'erogazione dei contributi pregressi per le sezioni
primavera è doverosa, ma è inaccettabile che in una situazione di
cronica incapacità del governo di rispettare i termini per
concedere i finanziamenti, pur avendo i soldi in cassa, la
Regione corra ai ripari con una doverosa attività di persuasione,
né dando sollievo alle scuole coprendo i costi per le sezioni
primavera (bambini da 18 mesi a 3 anni).
"Tutti questi aspetti - chiosa la consigliera del Carroccio -
stanno a significare una sola cosa: finora sulla questione la
Regione si è dimostrata totalmente assente. Confido che
l'accoglimento dell'ordine del giorno sia un primo passo verso il
giusto riconoscimento di questi istituti".