II Comm: illustrata pdl M5S per uso industriale canapa sativa
(ACON) Trieste, 18 gen - MPB - Una proposta di legge presentata
nel luglio del 2015 dal MoVimento Cinquestelle, prima firmataria
la portavoce in Consiglio regionale Ilaria dal Zovo, che mira a
realizzare in Friuli Venezia Giulia una filiera della canapa
sativa prevedendo incentivi per la sua coltivazione,
trasformazione e commercializzazione a uso industriale, è stata
illustrata alla II Commissione consiliare, presieduta da Alessio
Gratton (Sel-FVG) dal consigliere pentastellato Cristian Sergo.
Un'illustrazione che ha evidenziato alcune modifiche apportate al
testo originario in seguito al varo, lo scorso dicembre, di una
legge nazionale sull'argomento, e che per evitare doppioni
normativi punta a dare sostegno ai coltivatori specie per le fasi
di trasformazione, e ad attuare interventi di formazione e
divulgazione che il testo nazionale rimanda alle Regioni.
La canapa sativa - ben distinta dalla canapa indica, ad altro
contenuto di tetraidrocannabinolo considerata sostanza
stupefacente e riconosciuta a livello internazionale per i suoi
effetti terapeutici - appare per molti aspetti una coltivazione
strategica, già in passato estesa proprio per la sua versatilità
e per il suo svariato utilizzo e oggi assai allettante per un
nuovo mercato che si sta allargando sempre più anche grazie a
un'economia green, che prevede l'uso di materie biologiche ed
ecosostenibili per alimentare le nuove tecnologie industriali.
Ogni parte della pianta può essere usata in vari settori,
dall'agroalimentare all'edilizia e industria (per mattoni,
pannelli isolanti termo/acustici, intonaci, malte) e nel
manifatturiero (tessile, carta). Infatti con le materie prime
della canapa si possono produrre, in modo pulito ed
economicamente conveniente: tessuti, carta, plastiche, vernici,
combustibili, materiali per l'edilizia e anche oli alimentari di
altissime qualità. La canapa sativa inoltre sottrae la luce e
soffoca le altre erbe presenti sul terreno, liberandolo da tutte
le infestanti. Non servono quindi diserbanti, riducendo così
l'inquinamento del terreno da sostanze chimiche. Anzi, essa può
essere utilizzata anche per bonificare terreni inquinati: queste
piante infatti fungono da pompe di calore e assorbono dal terreno
metalli pesanti accumulandoli nella foglia e nel fusto.
Sono questi gli aspetti positivi alla base dell'iniziativa dei
Cinquestelle, evidenziati anche dagli studi che l'Ersa in
collaborazione con l'Ateneo friulano sta conducendo con una
sperimentazione avviata lo scorso anno e che si concluderà nel
2019: oltre ai dati di campo sulle analisi varietali, fornirà
valutazioni sulle possibilità di trasformazione a fini
farmaceutici, cosmetici, alimentari, sull'uso degli oli
essenziali, delle farine e dei residui foliari; ma anche elementi
utili di valutazione economica e dei problemi tecnici di raccolta
di infiorescenze e semi e quelli di gestione dei residui, che i
coltivatori dovrebbero affrontare, ragionando quindi sulla
possibilità concreta di sviluppare in Friuli Venezia Giulia una
filera completa.
L'interesse per questa coltivazione, particolarmente importante e
utile anche sotto il profilo ambientale, deriva anche dalla
considerazione che un tempo il nostro Paese era il secondo
produttore mondiale di canapa e il primo fornitore della Marina
inglese.
(foto; immagini tv)