M5S: Ussai, salute e amb., Ferriera stabilimento non sostenibile
(ACON) Trieste, 10 feb - COM/MPB - "L'assessore Vito continua a
fingere di non capire: io non contesto i dati forniti, io
contesto le scelte politiche fatte sulla base di quei dati".
Questa, senza giri di parole, la risposta del consigliere
regionale del MoVimento 5 Stelle Andrea Ussai alle accuse
dell'assessore regionale all'Ambiente Sara Vito che in
Commissione ha risposto a una interrogazione pentastellata
finalizzata a sapere quali siano le azioni a carico di
Siderurgica Triestina che la Regione ha intrapreso a seguito
della non ottemperanza delle prescrizioni del decreto Aia.
"Non metto in discussione i rilievi fatti dai tecnici dell'Arpa e
i dati forniti (se e quando sono disponibili), questo non è certo
il mio compito - insiste il consigliere Ussai -. Anzi, è proprio
in base a quei rilievi assieme alle innumerevoli segnalazioni dei
cittadini che sono costretto a mettere in evidenza il non
rispetto da parte dell'azienda delle prescrizioni imposti
dall'Aia (alcuni esempi: ritardi nell'esecuzione degli interventi
urgenti di mitigazione acustica; sforamenti dei limiti di
produzione della ghisa tra maggio e luglio 2016, superato per 27
giorni (su 54 totali) del limite di sfornamenti al giorno (75)
prescritto fino a messa a regime dell'impianto di aspirazione
della cokeria; mancata presentazione del progetto di confinamento
e copertura delle aree a parco (minerali e fossile) corredato da
un cronoprogramma di attuazione, ecc. ecc.).
"Il fatto è che la lettura di quei dati mi porta a trarre delle
conclusioni che si distanziano enormemente da quelle
dell'assessore Vito. Spiace constatare che l'assessore definisca
"attacchi politici" le mie conclusioni. Una conferma che avevamo
visto giusto la notizia, diffusa dallo stesso assessore Vito, che
a dicembre Arpa ha notificato un verbale sanzionatorio alla
proprietà della Ferriera per le violazioni alle prescrizioni del
decreto Aia.
"Ormai i dati parlano chiaro: negli ultimi mesi le emissioni in
atmosfera dell'azienda sono in calo, ma resta il fatto che ci
sono! Visti gli inquinanti rilasciati in atmosfera e le analisi
delle urine di chi risiede vicino allo stabilimento, che indicano
un rischio maggiore di sviluppare malattie, come M5S riteniamo
che questo rischio non sia accettabile - sottolinea il
consigliere pentastellato -. Sulla base di quei dati e vista
l'esiguità degli investimenti sulla bonifica degli impianti,
riteniamo che la Ferriera non è e non può diventare uno
stabilimento "sostenibile" per la salute e per l'ambiente, perché
opera troppo a ridosso del centro abitato. Del resto anche la
stessa presidente Serracchiani e l'ex sindaco Cosolini avevano
ribadito che "in assenza di un miglioramento sensibile,
percepibile anche dai cittadini, ¿ non solo il rispetto dei
limiti di benzo(a)pirene¿ l'area a caldo non ha prospettive di
futuro".
"Personalmente non remo contro un'idea di industria sostenibile.
Se l'assessore Vito crede veramente che la Ferriera sia uno
"stabilimento sostenibile" per la salute e per l'ambiente vada a
vivere a Servola con la propria famiglia oppure più onestamente
cerchi di programmare urgentemente con la proprietà una
progressiva chiusura dell'area a caldo dell'impianto. Perché,
come ricordava anche l'Azienda Sanitaria triestina nella
Valutazione di impatto sulla salute per la pubblica
amministrazione (Vispa) - conclude Ussai - nemmeno "il rispetto
dei limiti di legge per le concentrazioni in aria degli
inquinanti normati non salvaguarda i residenti nelle aree
limitrofe allo stabilimento da condizioni di vita pesantemente
segnate"".