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Pd/Ssk: Gabrovec, inutile nuovo istituto per varianti linguistiche

23.02.2017
12:52
(ACON) Trieste, 23 feb - COM/RCM - "Mi preme ricordare che a San Pietro al Natisone (Speter) già da anni opera con successo l'Istituto per la cultura slovena, che nel quadro della tutela e promozione della comunità nazionale slovena storicamente presente nella fascia confinaria da Cividale a Tarvisio promuove anche le diverse varianti dialettali che contraddistinguono le valli del Natisone, del Torre, della Val Canale e della Resia".

Commenta così il consigliere regionale del Pd/Slovenska skupnost, Igor Gabrovec, la proposta di modifica della legge regionale 26/2007 per la tutela della minoranza linguistica slovena recentemente avanzata da alcuni consiglieri di centrodestra, e aggiunge: "L'introduzione dell'Istituto per le varianti linguistiche proposto dal primo firmatario, Roberto Novelli, è quindi del tutto inutile e probabilmente ha finalità ben lontane dall'attenzione verso la tutela delle tradizioni locali e delle varianti linguistiche dialettali.

"Il consigliere Novelli non perde occasione per sostenere che il resiano e le altre varianti dialettali locali nulla avrebbero a che fare con la lingua slovena, la quale a sentir loro costituirebbe addirittura una minaccia. Teoria, questa, sulla quale Novelli e i suoi insistono nonostante la materia sia stata oggetto di approfondite e qualificate ricerche storico-scientifiche che hanno confutato i dubbi e smontato tesi fantasiose e strampalate.

"Queste varianti dialettali rappresentano, infatti, una vera e propria ricchezza e si sono conservate sino a oggi solo grazie alla trasmissione orale in famiglia e nelle chiese, nonostante la continua e pressante politica di assimilazione subita". Gabrovec ricorda come soltanto negli anni '80 si è arrivati alla costituzione di quello che sarebbe diventato l'Istituto comprensivo statale bilingue di San Pietro al Natisone, oggi punto di riferimento per tutta la Benecija: "Questo modello educativo si basa sull'insegnamento della lingua letteraria, come pure sulla conoscenza e il rispetto delle parlate dialettali locali che la comunità slovena, attraverso le proprie associazioni, tutela quale inestimabile patrimonio storico e culturale.

"Il prossimo 11 marzo sarà un giorno di festa con l'inaugurazione ufficiale della scuola bilingue di San Pietro che verrà intitolata a Paolo Petricic. L'annunciata presenza del presidente della Slovenia, Borut Pahor, aggiungerà valenza simbolica all'evento e rappresenterà una risposta culturale, matura ed europea a coloro che ancora oggi senza vergogna insistono a voler negare la presenza ultra millenaria degli sloveni nella provincia di Udine".