Pd/Ssk: Gabrovec, inutile nuovo istituto per varianti linguistiche
(ACON) Trieste, 23 feb - COM/RCM - "Mi preme ricordare che a
San Pietro al Natisone (Speter) già da anni opera con successo
l'Istituto per la cultura slovena, che nel quadro della tutela e
promozione della comunità nazionale slovena storicamente presente
nella fascia confinaria da Cividale a Tarvisio promuove anche le
diverse varianti dialettali che contraddistinguono le valli del
Natisone, del Torre, della Val Canale e della Resia".
Commenta così il consigliere regionale del Pd/Slovenska skupnost,
Igor Gabrovec, la proposta di modifica della legge regionale
26/2007 per la tutela della minoranza linguistica slovena
recentemente avanzata da alcuni consiglieri di centrodestra, e
aggiunge: "L'introduzione dell'Istituto per le varianti
linguistiche proposto dal primo firmatario, Roberto Novelli, è
quindi del tutto inutile e probabilmente ha finalità ben lontane
dall'attenzione verso la tutela delle tradizioni locali e delle
varianti linguistiche dialettali.
"Il consigliere Novelli non perde occasione per sostenere che il
resiano e le altre varianti dialettali locali nulla avrebbero a
che fare con la lingua slovena, la quale a sentir loro
costituirebbe addirittura una minaccia. Teoria, questa, sulla
quale Novelli e i suoi insistono nonostante la materia sia stata
oggetto di approfondite e qualificate ricerche
storico-scientifiche che hanno confutato i dubbi e smontato tesi
fantasiose e strampalate.
"Queste varianti dialettali rappresentano, infatti, una vera e
propria ricchezza e si sono conservate sino a oggi solo grazie
alla trasmissione orale in famiglia e nelle chiese, nonostante la
continua e pressante politica di assimilazione subita".
Gabrovec ricorda come soltanto negli anni '80 si è arrivati alla
costituzione di quello che sarebbe diventato l'Istituto
comprensivo statale bilingue di San Pietro al Natisone, oggi
punto di riferimento per tutta la Benecija: "Questo modello
educativo si basa sull'insegnamento della lingua letteraria, come
pure sulla conoscenza e il rispetto delle parlate dialettali
locali che la comunità slovena, attraverso le proprie
associazioni, tutela quale inestimabile patrimonio storico e
culturale.
"Il prossimo 11 marzo sarà un giorno di festa con l'inaugurazione
ufficiale della scuola bilingue di San Pietro che verrà
intitolata a Paolo Petricic. L'annunciata presenza del presidente
della Slovenia, Borut Pahor, aggiungerà valenza simbolica
all'evento e rappresenterà una risposta culturale, matura ed
europea a coloro che ancora oggi senza vergogna insistono a voler
negare la presenza ultra millenaria degli sloveni nella provincia
di Udine".