VI Comm: illustrata pdl contrasto al bullismo
(ACON) Trieste, 23 feb - RCM - "Disciplina degli interventi per
la prevenzione e il contrasto del fenomeno del bullismo" è il
titolo della proposta di legge a firma Forza Italia che il
consigliere regionale Rodolfo Ziberna ha illustrato alla VI
Commissione consiliare, presidente Franco Codega (Pd), presente
l'assessore Loredana Panariti.
È un fenomeno - ha spiegato Ziberna - che anche in Friuli Venezia
Giulia ha assunto una dimensione che non si può non definire
preoccupante. Fatti come quelli accaduti a Pordenone, dove una
ragazza di appena 12 anni, frequentante le scuole medie, ha
tentato il suicidio, oppure a Udine, dove un giovanissimo è stato
malmenato da un gruppo di bulli, ci impongono interventi adeguati
e non più rinviabili.
Gli interventi di prevenzione - ha aggiunto il consigliere -
devono essere mirati a tutti i livelli dell'esperienza
soggettiva. Il bullismo va affrontato in un'ottica sistemica a
livello cognitivo, emotivo, affettivo, socio-relazionale. Gli
interventi di prevenzione devono attuarsi con una programmazione
complessa e devono prevedere una strutturazione che non si
esaurisce al primo, ineludibile, intervento di aiuto. E'
necessario coinvolgere la famiglia unitamente alla comunità
scolastica e alle istituzioni, in una prospettiva di
corresponsabilità e di co-progettazione degli interventi. Ai
giovani va insegnato fin da piccoli, dalle scuole elementari, a
essere responsabili, spiegando loro che già a 14 anni sono
imputabili di reati e che non è una ragazzata sanzionabile con
una sculacciata.
La proposta di legge, che trae spunto dalla legislazione della
Regione Lazio, vede come primo obiettivo dei suoi 7 articoli
quello di cercare di avvicinare i ragazzi, la famiglia e la
scuola per accorciare le distanze che si generano e che sono al
culmine della catena del disagio giovanile.
Ecco che si prevede che la Regione finanzi programmi per
valorizzare le diversità e contrastare tutte le discriminazioni,
tutelare l'integrità psico-fisica dei bambini e degli
adolescenti, diffondere la cultura della legalità, l'utilizzo
consapevole degli strumenti informativi e della rete, soprattutto
in ambiente scolastico. Tali programmi sono rivolti sia alle
vittime sia agli autori di atti di bullismo, alle loro famiglie,
al personale scolastico e agli educatori in generale.
Si afferma, inoltre, che la Regione sostenga le spese legali per
le vittime di atti di bullismo nei procedimenti giudiziari e che
promuova, di concerto con l'Ufficio scolastico regionale e le
pubbliche amministrazioni del FVG, la destinazione ai lavori
socialmente utili di quegli studenti che si rendono responsabili
di gravi azioni di violenza.
Non da ultimo, si istituisce l'Osservatorio regionale sul
bullismo con lo scopo di creare una sinergia tra tutti gli attori
che sul territorio possono contribuire a prevenire, gestire e
contrastare il fenomeno del bullismo e individuare percorsi di
istruzione e di educazione contro ogni forma di disagio
scolastico.
La seduta ha dato modo alla consigliera Silvana Cremaschi (Pd) di
preannunciare una sua proposta di legge che punterà al
coordinamento delle politiche per l'infanzia e per l'adolescenza,
mentre Giorgio Ret (AR) ha già depositato un testo volto a
favorire l'insegnamento dei principi dell'educazione civica nelle
scuole del Friuli Venezia Giulia. Perciò non è stato escluso che
i tre progetti potrebbero essere elaborati dalla VI Commissione
per giungere a un testo unificato da presentare all'Aula, già
intervenuta di recente con l'approvazione di una proposta di
legge nazionale, suggerita dal M5S, che affronta il fenomeno del
cyber-bullismo.
(immagini tv)