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VI Comm: illustrata pdl contrasto al bullismo

23.02.2017
16:38
(ACON) Trieste, 23 feb - RCM - "Disciplina degli interventi per la prevenzione e il contrasto del fenomeno del bullismo" è il titolo della proposta di legge a firma Forza Italia che il consigliere regionale Rodolfo Ziberna ha illustrato alla VI Commissione consiliare, presidente Franco Codega (Pd), presente l'assessore Loredana Panariti.

È un fenomeno - ha spiegato Ziberna - che anche in Friuli Venezia Giulia ha assunto una dimensione che non si può non definire preoccupante. Fatti come quelli accaduti a Pordenone, dove una ragazza di appena 12 anni, frequentante le scuole medie, ha tentato il suicidio, oppure a Udine, dove un giovanissimo è stato malmenato da un gruppo di bulli, ci impongono interventi adeguati e non più rinviabili.

Gli interventi di prevenzione - ha aggiunto il consigliere - devono essere mirati a tutti i livelli dell'esperienza soggettiva. Il bullismo va affrontato in un'ottica sistemica a livello cognitivo, emotivo, affettivo, socio-relazionale. Gli interventi di prevenzione devono attuarsi con una programmazione complessa e devono prevedere una strutturazione che non si esaurisce al primo, ineludibile, intervento di aiuto. E' necessario coinvolgere la famiglia unitamente alla comunità scolastica e alle istituzioni, in una prospettiva di corresponsabilità e di co-progettazione degli interventi. Ai giovani va insegnato fin da piccoli, dalle scuole elementari, a essere responsabili, spiegando loro che già a 14 anni sono imputabili di reati e che non è una ragazzata sanzionabile con una sculacciata.

La proposta di legge, che trae spunto dalla legislazione della Regione Lazio, vede come primo obiettivo dei suoi 7 articoli quello di cercare di avvicinare i ragazzi, la famiglia e la scuola per accorciare le distanze che si generano e che sono al culmine della catena del disagio giovanile.

Ecco che si prevede che la Regione finanzi programmi per valorizzare le diversità e contrastare tutte le discriminazioni, tutelare l'integrità psico-fisica dei bambini e degli adolescenti, diffondere la cultura della legalità, l'utilizzo consapevole degli strumenti informativi e della rete, soprattutto in ambiente scolastico. Tali programmi sono rivolti sia alle vittime sia agli autori di atti di bullismo, alle loro famiglie, al personale scolastico e agli educatori in generale.

Si afferma, inoltre, che la Regione sostenga le spese legali per le vittime di atti di bullismo nei procedimenti giudiziari e che promuova, di concerto con l'Ufficio scolastico regionale e le pubbliche amministrazioni del FVG, la destinazione ai lavori socialmente utili di quegli studenti che si rendono responsabili di gravi azioni di violenza.

Non da ultimo, si istituisce l'Osservatorio regionale sul bullismo con lo scopo di creare una sinergia tra tutti gli attori che sul territorio possono contribuire a prevenire, gestire e contrastare il fenomeno del bullismo e individuare percorsi di istruzione e di educazione contro ogni forma di disagio scolastico.

La seduta ha dato modo alla consigliera Silvana Cremaschi (Pd) di preannunciare una sua proposta di legge che punterà al coordinamento delle politiche per l'infanzia e per l'adolescenza, mentre Giorgio Ret (AR) ha già depositato un testo volto a favorire l'insegnamento dei principi dell'educazione civica nelle scuole del Friuli Venezia Giulia. Perciò non è stato escluso che i tre progetti potrebbero essere elaborati dalla VI Commissione per giungere a un testo unificato da presentare all'Aula, già intervenuta di recente con l'approvazione di una proposta di legge nazionale, suggerita dal M5S, che affronta il fenomeno del cyber-bullismo.

(immagini tv)