FI: Piccin, AttivaGiovani, una mia pdl presentata nel 2014
(ACON) Trieste, 22 mar - COM/MPB - "Ho sollevato il problema
dei neet (così sono denominati i giovani che non studiano e non
lavorano) già a inizio legislatura, e ora chiederò che la mia
proposta di legge datata 2014 venga esaminata congiuntamente a
quella di iniziativa dell'assessore Panariti, arrivata con ben
tre anni di distacco".
Così interviene Mara Piccin, consigliera regionale di Forza
Italia, sul recente disegno di legge a firma della Giunta
Serracchiani concernente il sostegno all'occupazione dei giovani.
"La mia proposta di legge aveva fatto seguito a una
interrogazione rivolta alla Giunta nel 2014, la cui risposta mi
aveva lasciata perplessa. Tant'è che a settembre dello stesso
anno ho provveduto a presentare un progetto di legge inerente
"Contributi e misure per l'inserimento dei giovani nel mondo del
lavoro", frutto della rielaborazione di un emendamento presentato
durante l'assestamento di bilancio 2014, e ritirato a fronte
della promessa della Giunta, mai mantenuta, di esaminarlo in
Commissione.
"Le numerose iniziative per il sostegno all'occupazione dei
giovani al tempo sbandierate dall'Esecutivo Serracchiani -
commenta Piccin - pare abbiano sortito nel tempo ben pochi
effetti positivi, posto che la situazione è precipitata con
l'eliminazione dei voucher. E proprio in questo contesto è
intervenuto il disegno di legge di iniziativa giuntale.
"Presentare come innovativa nel 2017, a quasi tre anni di
distanza, una proposta di legge sul problema dell'occupazione
giovanile, senza aver mai nemmeno calendarizzato la mia proposta
di legge, significa oltre che essere in grave ritardo rispetto al
problema, anche vivere fuori dalla realtà.
"La mia proposta - spiega Piccin - prevedeva contributi e misure
per l'autoimprenditorialità, la costituzione e l'avvio di imprese
formate da giovani, l'inserimento dei giovani nel mondo del
lavoro attraverso la facilitazione di contratti a tempo
indeterminato e la deduzione degli oneri in carico alle imprese
che li assumono.
"Sorge il sospetto - conclude Piccin - che un intervento
arrivato a un passo dalla scadenza della legislatura, con il solo
fine di tamponare la grave situazione sorta con dell'eliminazione
dei voucher, abbia il sapore di una bandierina per la prossima
campagna elettorale. E a farne le spese sono i giovani della
regione che attendono da anni un intervento".