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Fi: Novelli, sui tirocini la Giunta tace gli abusi

03.04.2017
15:39
(ACON) Trieste, 3 apr - COM/RCM - "Fa piacere riscontrare che il programma dei tirocini previsti nell'ambito del Piano integrato di politiche per l'occupazione e il lavoro (Pipol), che comprende Garanzia giovani e Progetto occupabilità, funzioni bene e dia prospettive lavorative ai nostri ragazzi, proprio come quello di sperimentazione rivolta ai laureati in discipline umanistiche, ma continuiamo a non sapere niente su quali controlli pone in essere l'Amministrazione regionale per prevenire fenomeni di abuso dello strumento del tirocinio e se la Giunta sia a conoscenza di anomalie di gestione da parte dei datori di lavoro negli stage finanziati con fondi regionali o comunitari".

Ad affermarlo, il consigliere regionale di Forza Italia Roberto Novelli a seguito della risposta dell'assessore regionale al Lavoro, Loredana Panariti, a una sua interrogazione.

"Nell'interrogazione - rileva l'esponente azzurro - veniva evidenziata la preoccupazione che dietro agli stage si mascherino delle vere e proprie fattispecie di lavoro subordinato che, per pura convenienza economica, non vengano contrattualizzate come tali. Il tutto naturalmente a scapito del lavoratore che rimane costantemente precario. Da qui la richiesta alla Giunta di monitorare attentamente il fenomeno.

"Dalla risposta dell'assessore Panariti, però, si evince soltanto che all'attività degli uffici regionali si accompagna la specifica competenza sui controlli dei tirocini in capo agli ispettorati territoriali del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali (Anpal) che operano controlli in loco sulla base delle comunicazioni obbligatorie inoltrate dai soggetti ospitanti. Controlli che prevedono un regime sanzionatorio che può giungere all'obbligo dell'impresa di assumere il tirocinante laddove la verifica evidenzi l'assenza degli aspetti formativi propri di un tirocinio.

Ecco che Novelli si chiede se questi controlli siano stati fatti e, se sì, quanti e dove. Ma anche se sia stata applicata qualche sanzione. "Visto che si tratta di strumenti a finanziamento pubblico e regionale (si veda il programma dei tirocini previsti nell'ambito di Pipol o tramite il Fondo sociale europeo) - conclude il consigliere -, sono convinto che anche la Regione dovrebbe fare la sua parte ed effettuare controlli a campione per evitare eventuali abusi".