Fi: Novelli, sui tirocini la Giunta tace gli abusi
(ACON) Trieste, 3 apr - COM/RCM - "Fa piacere riscontrare che
il programma dei tirocini previsti nell'ambito del Piano
integrato di politiche per l'occupazione e il lavoro (Pipol), che
comprende Garanzia giovani e Progetto occupabilità, funzioni bene
e dia prospettive lavorative ai nostri ragazzi, proprio come
quello di sperimentazione rivolta ai laureati in discipline
umanistiche, ma continuiamo a non sapere niente su quali
controlli pone in essere l'Amministrazione regionale per
prevenire fenomeni di abuso dello strumento del tirocinio e se la
Giunta sia a conoscenza di anomalie di gestione da parte dei
datori di lavoro negli stage finanziati con fondi regionali o
comunitari".
Ad affermarlo, il consigliere regionale di Forza Italia Roberto
Novelli a seguito della risposta dell'assessore regionale al
Lavoro, Loredana Panariti, a una sua interrogazione.
"Nell'interrogazione - rileva l'esponente azzurro - veniva
evidenziata la preoccupazione che dietro agli stage si mascherino
delle vere e proprie fattispecie di lavoro subordinato che, per
pura convenienza economica, non vengano contrattualizzate come
tali. Il tutto naturalmente a scapito del lavoratore che rimane
costantemente precario. Da qui la richiesta alla Giunta di
monitorare attentamente il fenomeno.
"Dalla risposta dell'assessore Panariti, però, si evince soltanto
che all'attività degli uffici regionali si accompagna la
specifica competenza sui controlli dei tirocini in capo agli
ispettorati territoriali del ministero del Lavoro e delle
Politiche sociali (Anpal) che operano controlli in loco sulla
base delle comunicazioni obbligatorie inoltrate dai soggetti
ospitanti. Controlli che prevedono un regime sanzionatorio che
può giungere all'obbligo dell'impresa di assumere il tirocinante
laddove la verifica evidenzi l'assenza degli aspetti formativi
propri di un tirocinio.
Ecco che Novelli si chiede se questi controlli siano stati fatti
e, se sì, quanti e dove. Ma anche se sia stata applicata qualche
sanzione. "Visto che si tratta di strumenti a finanziamento
pubblico e regionale (si veda il programma dei tirocini previsti
nell'ambito di Pipol o tramite il Fondo sociale europeo) -
conclude il consigliere -, sono convinto che anche la Regione
dovrebbe fare la sua parte ed effettuare controlli a campione per
evitare eventuali abusi".